Ciao Mariella, spero di poterti aiutare almeno per il pesco, perché ho 2 peschi, messi a dimora entrambi l'anno scorso a metà marzo (uno è un pesco noce nano, l'altro uno Springcrest, ambedue di circa 3 anni al momento della messa a dimora -- te lo preciso perché mi dicono che l'età sia un dettaglio importante per il successo del trapianto).
Non posso assolutamente definirmi un'esperta, infatti alla messa a dimora dei peschi ha provveduto mio padre, che invece è un esperto...

io mi sono limitata a guardare e collaborare un po', dunque ti dico come ha fatto (però gli alberi erano a radice nuda, non con il pane di terra).
Per la posizione, il pesco deve stare al sole (altrimenti addio fiori e frutta), in un terreno ben drenato (altrimenti i funghi, a cui è vulnerabile, se la godono alla grande). Se la terra dove pensi di impiantarlo ospita già con successo altre piante che amano il sole (penso ad es. ai pomodori), va bene sicuramente. E' vero che il pesco patisce quando c'è un caldo veramente troppo intenso, ma si parla di situazioni proprio estreme, che secondo me tu a Genova non dovresti avere.
Mio padre, nell'impiantarli, ha effettivamente dato una potatina alla chioma (non drastica) e ha accorciato le radici. Poi ha messo la radice in acqua e poco letame per una decina di minuti (penso per reidratarla). Nel frattempo, ha scavato (anzi, ha fatto scavare a me..! una fatica...!

) una grossa fossa, anche abbastanza profonda, e sul fondo ha messo dello stallatico, che poi ha coperto con un po' di terra per evitare il contatto con le radici. Poi ha messo a dimora l'albero. Hanno attecchito tutti e due subito, però si sono beccati la bolla del pesco :muro:, dunque niente fiori e foglie tutte accartocciate, con mio grandissimo dispiacere. Dice mio padre che ciò dipende da trattamenti preventivi errati o inesistenti da parte di chi ci ha venduto gli alberi :burningma. Secondo lui, una volta che la bolla compare, c'è poco da fare, perché si deve prevenire ma non si può curare. Così abbiamo lasciato che la bolla passasse da sola (è una malattia fungina che non resiste alle alte temperature, per cui in giugno-luglio era scomparsa) e per tutto il periodo di riposo vegetativo abbiamo fatto regolari trattamenti preventivi a base di poltiglia bordolese. Mio padre, che non è un fissato del biologico come me, voleva usare anche lo ziram, ma io mi sono opposta. Per lo stesso motivo, io uso solo concimazione organica (stallatico equino), però mio padre mi prende sempre in giro per questa cosa e sostiene che dovrei convertirmi anche alla concimazione minerale chimica.... io però per ora non l'ho fatto e le piante stanno lo stesso bene! Le foglie sono tante e ci sono anche i primi fiori, e nel pesco SpringCrest sono molto grandi e colorati (quello nano è giustamente un po' più piccino e anche meno rigoglioso, ma anche lui fiorito, nel suo piccolo!). Per cui penso di poter dire che stanno bene e che il trapianto è ben riuscito e che quindi la tecnica adottata è valida. Con tutti questi boccioli, spero anche di potermi mangiare qualche frutto quest'anno... :food: Ma se torna la bolla.... mi arrabbio! Ciao, e buon trapianto!