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Pero & Pesco...

Mariella54

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti! Ho deciso di piantare un albero di pere coscia e uno di pesche nel mio orto. Ma, avendo spazio sia in un punto semiombreggiato, sia in un punto in pieno sole, non so se uno vale l'altro, oppure uno è meglio dell'altro... E poi, se dovessi piantarli vicini, quale dovrebbe essere la distanza giusta?
Grazie :)
 
Ciao a tutti! Ho deciso di piantare un albero di pere coscia e uno di pesche nel mio orto. Ma, avendo spazio sia in un punto semiombreggiato, sia in un punto in pieno sole, non so se uno vale l'altro, oppure uno è meglio dell'altro... E poi, se dovessi piantarli vicini, quale dovrebbe essere la distanza giusta?
Grazie :)

Pesco al sole e pero anche in semiombra,per le distanze va bene anche 4 metri ciao
vincenzo
 

Mariella54

Aspirante Giardinauta
Pesco al sole e pero anche in semiombra,per le distanze va bene anche 4 metri ciao
vincenzo

Grazie Vincenzo! Per la precisazione, il punto al sole, in piena estate è proprio sotto il sole diretto dalle 9 del mattino alle 7 di sera (infatti lì ci pianto anche basilico, pomdori e zucchine). Temo che sia "troppo" caldo e che la pianta possa soffrirne... o no?
 

Mariella54

Aspirante Giardinauta
Dunque che ho comprato i 2 alberi di pesco e di pero. Ero tranquilla per il trapianto perchè ci avrebbe pensato un giardiniere che chiamo ogni tanto, ma è all'Ospedale e quindi devo arrangiarmi da sola (sperando di non fare qualche casino...). L'albero di pesco è dentro un vaso e quindi non dovrebero esserci "problemi", mentre quello di pero è chiuso in un sacchetto di plastica. Il fatto è che nelle istruzioni di questo sacchetto, c'è scritto di potare sia certi rami che le radici per farlo "respirare". Se lo trapianto e lascio tutto così com'è senza tagliuzzare proprio nulla, sbaglio?
 

sabrina_77

Aspirante Giardinauta
Ciao Mariella, spero di poterti aiutare almeno per il pesco, perché ho 2 peschi, messi a dimora entrambi l'anno scorso a metà marzo (uno è un pesco noce nano, l'altro uno Springcrest, ambedue di circa 3 anni al momento della messa a dimora -- te lo preciso perché mi dicono che l'età sia un dettaglio importante per il successo del trapianto).

Non posso assolutamente definirmi un'esperta, infatti alla messa a dimora dei peschi ha provveduto mio padre, che invece è un esperto... :D io mi sono limitata a guardare e collaborare un po', dunque ti dico come ha fatto (però gli alberi erano a radice nuda, non con il pane di terra).

Per la posizione, il pesco deve stare al sole (altrimenti addio fiori e frutta), in un terreno ben drenato (altrimenti i funghi, a cui è vulnerabile, se la godono alla grande). Se la terra dove pensi di impiantarlo ospita già con successo altre piante che amano il sole (penso ad es. ai pomodori), va bene sicuramente. E' vero che il pesco patisce quando c'è un caldo veramente troppo intenso, ma si parla di situazioni proprio estreme, che secondo me tu a Genova non dovresti avere.

Mio padre, nell'impiantarli, ha effettivamente dato una potatina alla chioma (non drastica) e ha accorciato le radici. Poi ha messo la radice in acqua e poco letame per una decina di minuti (penso per reidratarla). Nel frattempo, ha scavato (anzi, ha fatto scavare a me..! una fatica...! :( ) una grossa fossa, anche abbastanza profonda, e sul fondo ha messo dello stallatico, che poi ha coperto con un po' di terra per evitare il contatto con le radici. Poi ha messo a dimora l'albero. Hanno attecchito tutti e due subito, però si sono beccati la bolla del pesco :muro:, dunque niente fiori e foglie tutte accartocciate, con mio grandissimo dispiacere. Dice mio padre che ciò dipende da trattamenti preventivi errati o inesistenti da parte di chi ci ha venduto gli alberi :burningma. Secondo lui, una volta che la bolla compare, c'è poco da fare, perché si deve prevenire ma non si può curare. Così abbiamo lasciato che la bolla passasse da sola (è una malattia fungina che non resiste alle alte temperature, per cui in giugno-luglio era scomparsa) e per tutto il periodo di riposo vegetativo abbiamo fatto regolari trattamenti preventivi a base di poltiglia bordolese. Mio padre, che non è un fissato del biologico come me, voleva usare anche lo ziram, ma io mi sono opposta. Per lo stesso motivo, io uso solo concimazione organica (stallatico equino), però mio padre mi prende sempre in giro per questa cosa e sostiene che dovrei convertirmi anche alla concimazione minerale chimica.... io però per ora non l'ho fatto e le piante stanno lo stesso bene! Le foglie sono tante e ci sono anche i primi fiori, e nel pesco SpringCrest sono molto grandi e colorati (quello nano è giustamente un po' più piccino e anche meno rigoglioso, ma anche lui fiorito, nel suo piccolo!). Per cui penso di poter dire che stanno bene e che il trapianto è ben riuscito e che quindi la tecnica adottata è valida. Con tutti questi boccioli, spero anche di potermi mangiare qualche frutto quest'anno... :food: Ma se torna la bolla.... mi arrabbio! Ciao, e buon trapianto!
 

Mariella54

Aspirante Giardinauta
Ciao Mariella, spero di poterti aiutare almeno per il pesco, perché ho 2 peschi, messi a dimora entrambi l'anno scorso a metà marzo (uno è un pesco noce nano, l'altro uno Springcrest, ambedue di circa 3 anni al momento della messa a dimora -- te lo preciso perché mi dicono che l'età sia un dettaglio importante per il successo del trapianto).

Non posso assolutamente definirmi un'esperta, infatti alla messa a dimora dei peschi ha provveduto mio padre, che invece è un esperto... :D io mi sono limitata a guardare e collaborare un po', dunque ti dico come ha fatto (però gli alberi erano a radice nuda, non con il pane di terra).

Per la posizione, il pesco deve stare al sole (altrimenti addio fiori e frutta), in un terreno ben drenato (altrimenti i funghi, a cui è vulnerabile, se la godono alla grande). Se la terra dove pensi di impiantarlo ospita già con successo altre piante che amano il sole (penso ad es. ai pomodori), va bene sicuramente. E' vero che il pesco patisce quando c'è un caldo veramente troppo intenso, ma si parla di situazioni proprio estreme, che secondo me tu a Genova non dovresti avere.

Mio padre, nell'impiantarli, ha effettivamente dato una potatina alla chioma (non drastica) e ha accorciato le radici. Poi ha messo la radice in acqua e poco letame per una decina di minuti (penso per reidratarla). Nel frattempo, ha scavato (anzi, ha fatto scavare a me..! una fatica...! :( ) una grossa fossa, anche abbastanza profonda, e sul fondo ha messo dello stallatico, che poi ha coperto con un po' di terra per evitare il contatto con le radici. Poi ha messo a dimora l'albero. Hanno attecchito tutti e due subito, però si sono beccati la bolla del pesco :muro:, dunque niente fiori e foglie tutte accartocciate, con mio grandissimo dispiacere. Dice mio padre che ciò dipende da trattamenti preventivi errati o inesistenti da parte di chi ci ha venduto gli alberi :burningma. Secondo lui, una volta che la bolla compare, c'è poco da fare, perché si deve prevenire ma non si può curare. Così abbiamo lasciato che la bolla passasse da sola (è una malattia fungina che non resiste alle alte temperature, per cui in giugno-luglio era scomparsa) e per tutto il periodo di riposo vegetativo abbiamo fatto regolari trattamenti preventivi a base di poltiglia bordolese. Mio padre, che non è un fissato del biologico come me, voleva usare anche lo ziram, ma io mi sono opposta. Per lo stesso motivo, io uso solo concimazione organica (stallatico equino), però mio padre mi prende sempre in giro per questa cosa e sostiene che dovrei convertirmi anche alla concimazione minerale chimica.... io però per ora non l'ho fatto e le piante stanno lo stesso bene! Le foglie sono tante e ci sono anche i primi fiori, e nel pesco SpringCrest sono molto grandi e colorati (quello nano è giustamente un po' più piccino e anche meno rigoglioso, ma anche lui fiorito, nel suo piccolo!). Per cui penso di poter dire che stanno bene e che il trapianto è ben riuscito e che quindi la tecnica adottata è valida. Con tutti questi boccioli, spero anche di potermi mangiare qualche frutto quest'anno... :food: Ma se torna la bolla.... mi arrabbio! Ciao, e buon trapianto!
Grazie mille! Sei stata esaustiva e veramente non ho altro da chiederti... Anche io ho comprato un pesco Springcrest semplicemente perchè era l'unico pesco, di tanti in vendita, che aveva già alcuni teneri fiorellini rosa... mi ha ispirato. Certo che avere un papà esperto deve essere una bella tranquillità: io non ho nessuna esperienza ma solo tanta passione per il mio orto e giardino. Lo so, faccio tanti esperimenti ed anche errori ma rispetto a quando mi ci sono messa 3 anni fa, vado già molto meglio! (Ho notato che mi "muovo" in una maniera istintiva)
Credo che con il pero farò come hai detto tu per il pesco... incrociando le dita... Però da qualche parte devo incominciare!
Grazie ancora e buon w.e.!
 
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