• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Per Elleboro

Danilis

Apprendista Florello
Ciao Elena! Ho visto il tuo messaggio in cui chiedevi che significato avesse la mia firma... non ti preoccupare, hai ragione a chiedere spiegazione, purtroppo non l' ho potuta mettere nella firma, non c'entrava, ergo colgo sia l' occasione per spiegare la firma, sia per farvi conoscere la mia esperienza di "Chimico pasticcione" :baf: ( pasticcione perchè ne ho combinate delle belle la volta scorsa, ora ve la dico :D)

Allora il saggio alla fiamma è un esperimento che si è fatto ieri (mercoledì) in laboratorio di chimica.
Il saggio alla fiamma consiste nel far colorare la fiamma con l' ausilio di alcuni metalli (sodio, litio, calcio, bario e potassio che sono solo questi i metalli che colorano la fiamma). In chimica si potrebbe dire che gli elettroni (saltano da un orbitale all' altro e la fiamma si colora perchè gli elettroni "scippano" calore alla fiamma, ma chi sè frega della spiegazione chimica, annoia :D).

Dicevo, mi sono dimenticato come avevo iniziato... allora... Il saggio alla fiamma consiste nel mettere alcuni metalli sulla fiamma per avere colorazioni differenti. Si procede così: si prende una bacchetta di vetro con attaccato ad essa un filo di platino (come si usa noi). Si immerge il filo nell' HCl (acido cloridrico, per pulire il filo) poi si cosparge del metallo (prendiamo in esame il bario) e lo si mette sulla fiamma, la fiamma si colora, come si vede nella firma.

I colori sono:
Giallo per il Sodio (Na)
Rosso per il Litio (Li)
Rosso-Arancio per il Calcio (Ca)
Verde per il bario (Ba)
Viola chiaro per il potassio (K)

Io in laboratorio ho combinato un casino con la mia compagna :bigeyes: Ho messo tantissimo Bario sul filo di platino che non andava più via, siamo stati lì un' ora a pulire con l' acido cloridrico il filo di platino! :burningma

Apparte questo, mi è piaciuto veramente tanto il saggio alla fiamma

Perdonate la mia primitiva spiegazione :D
 

elleboro

Florello
ah, io credevo che il "saggio" fosse un signore dotato di saggezza e non mi riusciva nemmeno di decrittare le foto! Ho fatto pochissima chimica e solo sui libri.
Grazie Dani.
 

Danilis

Apprendista Florello
Di nulla bruna :D è stato un piacere OPS TI CHIAMI BRUNA NON ELENA! Stoing! Una sassata in capo! LA chimica è molto bella se si fanno anche degli esperimenti dopo la teoria ;)
 
B

bobino

Guest
già....

Anch'io a scuola ho fatto degli esperimenti del genere e pasticci relativi. Mi ricordo che la professoressa di scienze spiegava le correnti d'aria e io con il mio compagno di banco costruivamo, ehm, aereoplanini di carta.....fino a che uno di questi prese il volo atterando sulla cattedra della professoressa.... :eek:
...amarcord.... :D
 

Danilis

Apprendista Florello
Noi durante il cambio delle ore facciamo più casino di quando sono al mercato.. proprio oggi si stava stuzzicando una davanti alla finestra, a un certo punto ci accorgiamo che dall' altra parte c'era la prof di matematica e tutti quelli di 3 superiore che ci guardavano strani ...... ops :D
 

Piper

Maestro Giardinauta
Mio fratello, che sta studiando per diventare perito chimico, ogni tanto porta a casa dei vetri stile "soffiati di Murano" che lui realizza nelle ore di laboratorio di chimica (naturalmente il programma implicherebbe tutt'altro...) utilizzando le provette che in teoria servono a contenere gli acidi, fondendole e poi soffiandole sulla fiamma. :squint:
Chiaramente stare attenti alla lezione è troppo noioso... bisogna cercare un diversivo.
 

elleboro

Florello
@Marianna, sei formidabile! Quali parole hai imparato questa volta? Spero che non sia "casino" ... Questa non sarebbe da imparare.
 

Danilis

Apprendista Florello
Ehm ehm :D Ops ... di preciso scat non ne ho la minima idea di quale sia l' utilità .... ma credo serva per "vedere" gli elettroni che saltano da un orbitale all' altro :)
 
F

Fiorellino

Guest
ah Daniele, come ti capisco !!

:D mi ricordi i miei anni alle superiori .... sono perito chimico, e in cinque anni ti posso garantire che ne abbiamo combinate di tutti i colori ....
... ma di applicazioni pratiche si tratta !!!! :p

la regola è DIVERTIRSI ma senza esagerare, ;) perchè se qualcuno si fa male non è più un gioco divertente !!! :(
Quando andavo a scuola io, qualcuno ha esagerato e quindi sono scattate le sanzioni disciplinari......
 

Piper

Maestro Giardinauta
Scat, avendo un chimico in famiglia (uhm... pare il titolo di una nuova serie TV) ho chiesto e mi ha rimandato ad un sito web di un istituto scolastico vicentino, da cui riporto quanto segue:



Il saggio alla fiamma é un metodo di analisi chimica che permette di riconoscere la presenza di certi metalli in un campione ridotto in polvere sottile. Poichè gli effetti più evidenti si ottengono con i cloruri dei metalli, si bagna con acido cloridrico il filo di platino prima di raccogliere su di esso un po' di polverina.

I cloruri riscaldati dalla fiamma ossidante del becco bunsen evaporano ed emettono una luce colorata a seconda dell'elemento metallico presente nel campione. Così si potranno ottenere fiamme con i seguenti colori : sodio, Na, giallo; bario, Ba, verde limone; potassio, K, rosa-violetto; calcio, Ca, rosso mattone; litio, Li, rosso carminio; stronzio, Sr, rosso scarlatto; rame, Cu, verde-azzurro; cobalto, Co, giallo brillante.​


bario2.jpg
calcio2.jpg
cobalto2.jpg
litio2.jpg
Nell'ordine:
Ba, bario
Ca, calcio
Co, cobalto
Li, litio
potassi2.jpg
rame2.jpg
stronzi2.jpg
Nell'ordine:
K, potassio
Cu, rame
Sr, stronzio



L'emissione di luce é dovuta alla "energizzazione" degli elettroni più esterni dell'atomo causata dalla alta temperatura della fiamma, e dal successivo rientro degli elettroni al livello energetico di partenza. Poiché differenti elementi chimici hanno gli elettroni più esterni a differenti livelli energetici, in definitiva i rientri degli elettroni producono radiazioni luminose di lunghezze d'onda differenziate a seconda dell'elemento chimico analizzato.​

Alcune emissioni sono percepite dall'occhio come luce variamente colorata (la serie di Balmer), altre sono infrarosse (le serie di Paschen e di Brackett) o ultraviolette (serie di Lyman).
 
Alto