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Passeggiata nel bosco

cippolippo

Aspirante Giardinauta
Accompagnato da un collega del club bonsai di lucerna siamo andati in cerca di Yamadori. E questo è quello che ho trovato.

rsz_wp_20141012_003.jpg rsz_wp_20141012_002.jpg rsz_wp_20141012_004.jpg rsz_wp_20141012_005.jpg rsz_wp_20141012_006.jpg

Che ne pensate.

Adesso staranno a riposo per un paio di anni
 

cippolippo

Aspirante Giardinauta
da dicembre fino ad aprile maggio è impossibile andare visto la presenza di neve.
Hanno avuto buoni risultati prelevando in questo periodo.
Comunque è stato prelevato con tutta la terra possibile il reinvasto è stato fatto usando la terra di riporto e aggiungendo solo akadama per coprire e coprire.
Sotto l'akadama è tutta terra della pianta . Se sopravvivono penso di fare un reinvaso corretto tra un paio di anni
 
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malsi

Giardinauta
Il periodo è buono, l'autunno è come la primavera basta tenerle riparate durante il freddo. Io quando raccolgo una pianta preferisco togliere il piu possibile la sua terra, anche perche in queste zone la maggior parte dei terreni sono molto argillosi e lasciando quel terreno al primo rinvaso troviamo una zolla dura e le radici, dentro la zolla non hanno prodotto capillari e si allungano troppo, meglio rischiare subito e la pianta vegeta con piu vigore. Personalmente avrei evitato di mettere il filo meglio farle vegetare liberamente un paio di anni, il tempo che sembra di perdere lo fa recuperare la pianta con una maggiore vigoria
 

cippolippo

Aspirante Giardinauta
Il terreno non mi sembrava argilloso anche perché le piante era appoggiate su delle rocce da dove le abbiamo delicatamente prelevate.
Ho sbagliato a filare lo so, mi sono fatto prendere la mano.

Spero di non averle condannate a morte :(

Comunque se cosi non fosse pensate che l'impostazione è corretta?
 

malsi

Giardinauta
Troppo presto per pensare all'impostazione, bisogna vedere come reagisce la pianta, potrebbe perdere dei rami o chi sa che cosa. l'impostazione non è che sia molto corretta, per quello che si puo vedere in foto. C'è un ramo troppo basso si vede nella foto 3, anche se è giusto nelle prime lavorazioni lasciare qualche ramo in piu ma sembrano un po troppi e per finire i rami delle conifere non devono andare in alto ma devono scendere pensando al peso del ramo e della neve. Ci sono anche dei rami troppo lunghi la pianta non sta nell'ipotetico triangolo.
Questo è solo il mio parere ma se a te piace cosi va bene, se ti posso dare un consiglio, togli il filo da primavera spingile con i concimi adatti per 2 anni e poi inizi a pensare come impostarla vedrai sara la pianta stessa a darti dei suggerimanti........ non avere fretta di fare
 

aurex

Esperto di Bonsai
Troppo presto per pensare all'impostazione, bisogna vedere come reagisce la pianta, potrebbe perdere dei rami o chi sa che cosa. l'impostazione non è che sia molto corretta, per quello che si puo vedere in foto. C'è un ramo troppo basso si vede nella foto 3, anche se è giusto nelle prime lavorazioni lasciare qualche ramo in piu ma sembrano un po troppi e per finire i rami delle conifere non devono andare in alto ma devono scendere pensando al peso del ramo e della neve. Ci sono anche dei rami troppo lunghi la pianta non sta nell'ipotetico triangolo.
Questo è solo il mio parere ma se a te piace cosi va bene, se ti posso dare un consiglio, togli il filo da primavera spingile con i concimi adatti per 2 anni e poi inizi a pensare come impostarla vedrai sara la pianta stessa a darti dei suggerimanti........ non avere fretta di fare

concordo in pieno....
 

Greenray

Esperto di Bonsai
la quiete

Per le vacanze sto in una casetta in un luogo circondato dal verde, anzi quasi aggredita dal verde.
Non ho nemmeno bisogno di andare a "ravanare" nei boschi, perché basta aspettare che i camion del comune "fresino" indiscriminatamente tutto ciò che sconfina dal profilo della carreggiata della strada che arriva fin lì e non va oltre.

Dopo si trova di tutto ed anche in condizioni tali da non potersi porre scrupoli.
Sono piante destinate a morire (e male) oppure a farlo alla prossima "fresatura".
Ne rimangono dei frammenti malandati dove l'asfalto finisce, ma se le si toccano si scopre che sono state scosse "di brutto", fino alla radice, letteralmente.

Ho raccolto numerosi aceri campestri, un paio di biancospini, un amico mi ha regalato un taxus baccata un po' piccino, ed un'amica un ontano un po' piccino.
L'edera assale gli aceri campestri fino a farne cadere i rami ed assume dimensioni strabilianti; varrebbe la pena farne qualcosa, così ho evitato di falciare nel mio prato quella che cresce spontanea vicino ai muri di cinta in pietra.
Ci sono noci, ciliegi e fichi, ma per il momento li escludo dai miei giochi.

Ciò che ho raccolto l'ho messo in parte in piena terra e in parte in vasi abbondanti conficcati in terra.
Il difficile è stabilire un punto dove sopravvivano senza innaffiatura, durante la mia assenza che sarà purtroppo lunghetta.

Da quanto ho raccolto ho ricavato anche numerose talee e nonostante luglio e agosto non siano più il periodo più indicato, le ho conficcate in zone a mezz'ombra: chissà! Fino ad una settimana fa davano ancora segni di vita o addirittura gemmavano. Ma la stagione è stata bizzarra, freddi luglio e agosto, tiepido da metà settembre a salire fino al caldo in ottobre! Secondo me il ....metabolismo delle piante s'è per forza incasinato!

Per primavera vorrei "raccattare" dei prunus spinosa: ce ne sono tante, sono autoctone e mi piacciono.
Inoltre mi piace tantissimo lo yamadori, perfino più del sushi :lol:
 
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GORLA

Florello Senior
Io faccio il diavolo .........Ma non si raccoglie in natura e vietato ,tutti lo fanno ma non lo dicono :mazza::lol: anna
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Fai bene a fare il diavolo, ma sei la persona meno indicata!
Hai ragione a scrivere ciò che hai scritto.
Per quanto mi riguarda però le piante che ho raccolto questa estate erano praticamente sull'asfalto, assieme agli sfalci che venivano raccolti dagli operatori e questo non m'è sembrato "raccogliere in natura".
Comunque ammetto di aver raccolto in passato con la sola attenuante di averlo fatto con coscienza.
 

Albicoccus

Giardinauta Senior
chi non ha mai peccato scagli la prima pietra....:martello2
ma non nasconda la mano :fischio:.
Nella mia campagna è nato un melo cotogno " da marmellata " e si è sviluppato bene , si trova sotto un pero percui non ha un futuro in " natura " e ho dunque preprogettato di farne un bonsai ( aspettavi una discussione ) cominciando a lavorare già quest'anno appena perde le foglie .
 

aurex

Esperto di Bonsai
Sono discorsi fatti e rifatti....si sa cosa è giusto fare e cosa non.....però perdonatemi un pensiero.....ma tutti quei mostri sacri appartenenti ai vari kimura, suzuki...kawasaki ...yamaha ecc..ecc...:lol:....ma verranno tutti da seme ?:confuso:....mhaa!!!!:mazza:
 

Grappino

Esperto Sez. Prato
però perdonatemi un pensiero.....ma tutti quei mostri sacri appartenenti ai vari kimura, suzuki...kawasaki ...yamaha ecc..ecc...:lol:....ma verranno tutti da seme ?:confuso:....mhaa!!!!:mazza:
Si, come io vengo dalla cicogna :D
Perdonate l'OT in una sezione che non bazzico assolutamente ma leggendo quà e là non sono riuscito davvero a contenermi dal postare :)
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Anche io mi rendo conto della mia contraddizione.
Raccomando di non eseguire yamadori, ma confesso di averne eseguiti.
La "coscienza" con cui sostengo di averlo fatto, non giustifica la mia azione.
Non pretendo d'essere creduto, ma i luoghi dove ritengo che lo yamadori non sia una colpa ma addirittura un merito, sono però difficilmente definibili "in natura".
Se in un cantiere che smuove terra, asfalto, pilastri e detriti di ogni genere io trovo una piantina che si rifiuta d'essere sepolta del tutto e poi cementata, credo che sia un bene levarla di lì e farla vivere magari pochi anni, ma in un mio vasetto.
Questo in città e dintorni.

Nella vera natura, (continuate pure a dubitare delle mie parole) non mi sognerei di sottrarre delle piante, ma anche qui ho trovato eccezioni (di comodo?).
Vi sono luoghi dove le piante nate vengono sterminate per vari motivi: o sono d'intralcio, o sottrarrebbero luce e alimentazione alle piante prescelte eccetera (è uno dei compiti della forestale).
In molti casi le piante mi vengono offerte ed io (scemo) le rifiuto, ma a fatica mi fanno capire che lì dove sono possono starci tutt'al più un mese o due, poi saranno falciate.

Forse è troppo comodo crederci, ma vedeste quante piante accoppate nel fiume, oppure ai bordi delle strade!

Il mio non è un inno allo yamadori, è invece una ammissione di una colpa che però non ritengo grave.
Io non scelgo le piante che mi piacciono: cerco solo di salvare le meno fortunate.
Un po' come chi si prende dei gattini che verrebbero uccisi: fa niente se non sono di una razza pregiata o se hanno difetti fisici.
 
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Grappino

Esperto Sez. Prato
Il paragone col randagio nei casi che descrivi è estremamente calzante! Se in un bosco la forestale deve fare una cintura salva fuoco quelle piante non sarebbe il caso di "salvarle" se ne vale la pena e costa poco in quanto facilmente "trasportabili?"
 

Albicoccus

Giardinauta Senior
Intanto bisogna dire che la raccolta non é sempre o un danno o un atto " eroico " , ci sono casi in cui ( sempre restando nei limiti della legge ) " prelevare " un piccolo albero non danneggia l'ambiente ( inteso come zona ) né é un salvataggio " estremo " ( quell'albero lì potrebbe starci , magari anche bene ) . Ex: se si preleva un pino da un bosco ( quindi di pini c'è ne sono parecchi ) in cui non stava male ( aveva a disposizione luce e affini ) e nessuno lo avrebbe falciato .
io mi schierò in favore della pratica dello yamadori , sia inteso : quello che non danneggia l'ambiente , quello fatto con criterio ( non si raccoglie tutto e sempre , ma solo ciò che ci ispira veramente e , sopratutto , solo se si é abbastanza sicuri di far star bene la pianta , MAI dire " vabbé se prende va bene altrimenti poco male " ) .
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Sai Albicoccus, è tutto giusto quello che scrivi, fin troppo giusto.
Però se ci pensi bene nessuno mai ammetterà di aver provocato danni con uno yamadori, in buona fede o no.
Tutti quelli che sono convinti di agire bene (la maggioranza) misurano col proprio metro tutta la faccenda, in pratica se la cantano e se la suonano.
Quindi qualsiasi cosa si faccia viene automaticamente giustificata da noi stessi che compiamo l'azione.
Ma le leggi sono un'altra cosa ed è giusto che non guardino per il sottile, altrimenti giustificherebbe te grazie alle tue spiegazioni, giustificherebbe me per le mie e quindi sarebbe inutile avere una legge.

Quindi direi di limitarci ad ammettere quelli che comunque sia rimangono atti non appropriati, ma non tentiamo di farli apparire un aiuto alla natura o alle piante, nonostante spesso lo siano.

Una volta cavai un olmo da un marciapiede, era il più grosso fra tanti : circa 8 mm.
Dei vandali avevano tolto i cubetti di cemento con cui il marciapiede è lastricato e l'olmo da sotto s'è fatta strada, crescendo proprio male, vittima anche del ripetuto passare del decespugliatore.
Per la tensione nervosa sapendo d'essere in fallo, sudavo come raramente mi capita e per la fretta lavoravo proprio male, ma alla fine ce la feci e misi quell'olmetto in un vaso. Dopo un paio di giorni rifeci la stessa passeggiata e trovai gli altri olmi seccati ed ammucchiati lì vicino. (il marciapiede invece era ancora sgangherato)
Mi dissi che lo avevo proprio salvato e che avevo fatto una buona cosa. Non ho dubbi, ma una buona cosa non sempre è una cosa giusta.
 

Albicoccus

Giardinauta Senior
Ovviamente la legge non può " perdonare " tutti ( in teoria non dovrebbe perdonare nessuno ) , ma ti ricordo che se tu volessi prelevare una pianta da un posto pubblico ( ovviamente non nei parchi protetti ) devi rivolgerti alla forestale ( o a chi di dovere ) che fa un sopralluogo e stabilisce se puoi o non puoi ( legalmente parlando ) prelevare la suddetta pianta ( a grandi linee funziona così , i dettagli non li conosco perchè non ho ancora prelevato nulla ) . Io direi di rileggerci la discussione sulle norme per le piante protette ( cities ) in alto nel forum perchè la " legalità " della nostra azione dipende anche dall'essenza ( protetta o meno ) .
Comunque la pratica dello yamadori non credo sia un peccato mortale , la cosa importante è avere il permesso dal proprietario ( in caso di prelievo in terreno privato ) e della legge ( che non ti lascerà prelevare una pianta rara o in un posto in cui ce ne sono poche ) . Inoltre in alcune zone d'italia la forestale organizza dei " vivai " vendendo piante provenienti dalla pulizia del sottobosco ( un mio compagno di corso da loro ha preso una decina di carpini , li ho visti coi miei occhi ed erano abbastanza utili bonsaisticamente guardando ) .
 
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