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parliamo di musica?

Antonella65

Maestro Giardinauta
io sono sempre andata in gradinata non numerata -

per risparmiare, ovviamente:cry: - mi porto cuscini e coperte e risolvo il problema della pietra, non quello della schiena, però!
mi porto anche da mangiare, visti i prezzi .

al di là dell'essere un po' scomodi è una bellissima esperienza

o terra, addio; addio, valle di pianti....
sogno di gaudio che in dolor svanì.
a noi si schiude il ciel e l'alme erranti
volano al raggio dell'eterno dì...
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Non parlo di musica, ma stamane ho letto questo articolo, che mi ha molto colpita, lo voglio condividere con voi, io in questo caso parlerei di forza della musica :)

da Repubblica di oggi (www.Repubblica.it)

Trovato mentre vagabondava in un paesino del Kent
Non parla, non ha documenti, ma suona da grande maestro
Il mistero dell'uomo senza voce che 'rinasce' solo davanti al pianoforte
</B>Le autorità sanitarie britanniche hanno lanciato un appello rivolgendosi soprattutto alle orchestre di tutta Europa


este_16155948_01530.jpg

L'uomo e il disegno del piano
(foto dal sito di The Guardian)

LONDRA - Lo chiamano Piano Man. Perché non ha un nome, non parla, non ricorda nulla. Però davanti a un pianoforte riprende vita e suona, per ore, senza fermarsi più. Una storia drammatica e affascinante, quella che vede protagonista uno sconosciuto fra i venti e i trent'anni, trovato mentre vagabondava per le strade di Sheerness, una località marittima del Kent, in abito nero e cravatta completamente zuppo d'acqua. E muto. Ora i servizi sociali britannici hanno lanciato un appello per scoprire la sua identità. Rivolgendosi, in modo particolare, alle orchestre di tutta Europa.

E' il 7 aprile. Una pattuglia in giro per Sheerness intercetta il vagabondo. Gli agenti si fermano, chiedono se ha bisogno d'aiuto, non ricevono alcuna risposta. L'uomo sembra stordito, smarrito. Lo conducono presso il Medway Maritime Hospital. Anche lì, nemmeno una parola.

Poi, la sorpresa. Che arriva quando i sanitari gli forniscono carta e penna affinché possa scrivere qualcosa di sé. E lui disegna, con dovizia di dettagli, un pianoforte. Viene accompagnato all'interno della cappella dell'ospedale. Si mette al piano. E non si ferma più, lasciando di stucco tutto lo staff medico con una performance degna di un grande maestro. Ma di lui non si riesce a sapere nulla. Neanche con l'ausilio di alcuni interpreti, ingaggiati per scoprire se l'uomo fosse di altra nazionalità

L'uomo ora è ricoverato presso una unità di salute mentale di un altro nosocomio, il West Kent NHS and Social Care Trust. "Mostra segni di forte stress, probabilmente ha subito un trauma" ha detto Michael Camp, l'assistente sociale che lo ha seguito al momento del ricovero al Medway. "E' molto vulnerabile - ha aggiunto - e non si può lasciare andare via da solo, è come se fosse spaventato da qualcosa. Solo davanti al pianoforte ha ripreso vita".

L'appello è stato raccolto con grande partecipazione, e i servizi sociali britannici hanno già ricevuto centinaia di segnalazioni, ora al vaglio degli esperti. Allo scopo è stato messo a disposizione un servizio telefonico permanente.

(16 maggio 2005)
 

camilla03

Aspirante Giardinauta
Piace partecipare anche a me in questa discussione! Voglio dirvi che io vivo di musica solo di riflesso perchè la vera esperta è mia figlia che studia canto al conservatorio secondo i suoi insegnanti è un buon soprano ha già debuttato nell'Elisir D'amore e in Suor Angelica quindi a casa mia si vive d'opera ci facciamo tutta la stagione alle terme di Caracalla d'estate e al teatro dell'Opera d'inverno
L'anno scorso siamo state all'arena di Verona per Aida e a Torre del Lago per il centenario di Butterfly devo dire che è stato uno spettacolo stupendo ed una come me che si è sempre ritenuta stonata ignorante ha provato belle emozioni!
 

pastrugn

Aspirante Giardinauta
AMMAZZATEMI!
io ho quache disco di musica classica. Ma amo la musica leggera, e una spanna sopra a tutti Davide Van De Sfroos!
Per i non Lombardi magari e' difficile sapere chi e', perche' canta in dialetto comasco.
E' soprannominato il cantastorie, perche' in ogni sua canzone e' racchiusa una vera e propria storia, dei giorni che furono. Ogni volta che lo ascolto, la mia mente vaga per altri mondi.
Ve lo consiglio, provate a prestargli orecchio. Cmq non disdegno nessuna musica, anche la classica e' apprezzata.
ciao.
 
T

teresatita

Guest
anche io ho letto di questa storia, triste e affascinante allo stesso tempo. Ho letto anche che, messo davanti al pianoforte ha suonato musiche di Tchaikovsky e anche musiche del mio compositore e pianista preferito Ludovico Einaudi:

"In the following weeks the "piano man" returned regularly to the chapel. He played sections from Swan Lake by Tchaikovsky but most often seemed to prefer to perform what appear to be his own compositions, which have been compared to the work of the Italian composer Ludovico Einaudi. Some hospital staff are convinced he is a professional musician and may even have been performing not long before he was found - hence his smart black clothes"
 
B

bobino

Guest
Un pensiero...

Ovviamente, come a tanti, la cosa mi ha colpito. E come persona che ama e studia musica, mi ha toccato da vicino. Mi ha fatto riflettere cioé.
Perché, e parlo per esperienza personale, ogniqualvolta la mia vita sia stata stravolta o investita da fatti gravi o immensamente belli, io ho trovato rifugio nel mio pianoforte.
E' il mio alter ego, solo con lui riesco a liberare le mie emozioni. E mi basta appoggiare le mani sulla tastiera, poi questa vanno da sole a cercare suoni che meglio possano esprimere ciò che ho dentro.
E seguendo il fatto era come se in parte potessi capire come potesse solo esprimersi suonando.
In fondo ha lasciato che la musica potesse difenderlo dalle emozioni che provava.......
 
B

Bre

Guest
ciao a me piace la musica del pianoforte. sto imparando a suonarlo ed e' bello impegnativo... non sono cosi' esperta come voi pero' siete bravissimi tutti ciao
 
T

teresatita

Guest
Avete mai ascoltao Arturo Stalteri? E' un compositore romano di grande levatura artistica. Vi consiglio di ascoltae la bellissima " SCARLETT" DALL'ALBUM " fLOWERS" ... è un brano a dir poco bellissimo. Io l'ho ascoltato dal vivo a Napoli durante la rassegna dedicata agli " angeli musicanti" e mi ricordo che l pubblico fu letteralmene ipnotizzato. Il 14 maggio ha tenuto un concertoal museo di Capodimento a Napoli...un concerto dedicato " alla luna", purtroppo me ne sono dimenticata, e me lo sono perso. Gli angeli musicanti sono quei musicisti che, uscendo fori dagli schem e dai rigidi paletti del rigore stilistico, creano una musica che esce direttamene dall'anima. Fra di loro c'è Ludovico Einaudi, Wim Mertens, Stalteri, appunto, e tanti altri.
Tornando ai brani di Stalteri è bellissima anche " le ultime luci d Brera " oltre che a tutto il suo ultimo cd " Rings" dove ci sono dei pezzi cantati dalla bellissima voce di Jenny Sorrenti. Sentire per credere!! Ciao
 
T

teresatita

Guest
ci tengo a proporvi questa recensione riguardante un artista che amo:Ludovico Einaudi

Arte e sentimento al Teatro Romano di Fiesole
Per certi versi, quello che è riuscito a Ludovico Einaudi si può considerare una sorta di miracolo. Merito, forse, del suo stesso background, capace di spaziare con naturalezza dal rock dei Beatles all’avanguardia di Stockhausen, fatto sta che l’iter che lo ha contraddistinto testimonia appieno un’intima ansia di sondare i confini dell’Arte, ammesso che questi esistano davvero. E così, dopo le collaborazioni degli anni ‘70 con Gigi Venegoni, i successivi studi con Luciano Berio hanno condotto l’artista torinese a un discorso di ricerca nell’ambito della classica contemporanea. Però - e qui sta il miracolo - tutto ciò non si identifica affatto con uno sterile ermetismo: quella di Einaudi è musica ‘colta’, certo, ma che non perde mai di vista l’urgenza comunicativa con la gente ‘comune’, tanto che oggi il suo nome è conosciuto e apprezzato fra ampi strati di audiofili dai gusti più disparati, e il suo messaggio ha definitivamente un respiro europeo.
Nell’ideale cornice del Teatro Romano di Fiesole, il concerto ha confermato, e anzi amplificato, le maiuscole prerogative del pianista e compositore. Nel corso di un’intensa performance dipanatasi lungo quasi due ore, Einaudi ha deliziato il numeroso e attentissimo pubblico, quantomai eterogeneo per età e tipologia, offrendo il meglio della sua ormai cospicua produzione discografica. E così ci siamo ritrovati cullati nelle avvolgenti e morbide spire di un avvincente minimalismo, forse malinconico eppure così vitale, debitore il giusto nei confronti di Philip Glass e soprattutto Michael Nyman, ma ormai affrancato da troppo ingombranti riferimenti. Uno stile espressivo che, nella sua struttura circolare, è solo in apparenza immobile: basta poco per scoprire tocchi di pennello delicati, raffinati, sempre nuovi. Davvero grande la capacità di sintesi del Nostro, che fra dolcezze ambient à la Brian Eno e la particolare ‘appropriazione’ di “Lady Jane” dei Rolling Stones (!), ci ha fornito un significativo saggio di una creatività che trascende le dimensioni spazio-temporali.
Quanto all’Einaudi interprete, è addirittura superfluo rimarcarne qui la perizia e la pulizia tecnica, posta sempre, comunque, al servizio di un’intelligente sensibilità. E alla fine del concerto, che ha raggiunto il suo culmine emotivo nella celeberrima “Le onde”, si è avuta la certezza di aver assistito a un evento che ha scardinato proprio alla base il rigido dualismo fra musica ‘alta’ e ‘bassa’, consegnandoci un artista di rango che, con Arturo Stalteri e pochi altri, è oggi in grado di tener alto il nostrano vessillo della contemporaneità.
http://www.nove.firenze.it/foto/Einaudi_Fiesole.jpg
http://www.lucabaraldo.it/Ludovico Einaudi 013.jpg



Cronaca - a5.06.21.13.43


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a farvi leggere questa recensione di un artista che amo:
 
Ultima modifica di un moderatore:
T

teresatita

Guest
insisto sulla musica.....

sto ascoltando Max Bruch - concerto per violino in G minore opera 26 - finale allegro energico. ....è bellissimo. E' una muisca molto conosciuta ma io non sapeo di chi fosse e che cosa fosse. E' veramente bellissima:
Di Max Bruch è notevole anche " kOL NIDREI" una preghiera yiddisch, un brano romantico e pieno di suggestioni, con una lirica piena di fascino.
Max Bruch era un ebreo tedesco. Vi invito all'ascolto di questi brani, nel caso non li conosciate. Ciao.
 
P

polliceverdesbiadito

Guest
Einaudi e Sakamoto i miei preferiti!
Le onde è l'album più emozionante che abbia sentito.

Le note si trasformano in emozioni, e il mio animo vaga tra la nebbia della vita.


Salutissimi :Saluto:
 

austriaca

Aspirante Giardinauta
ora non sono riuscita a leggere tutti i post, ma devo amettere che amo particolarmente la musica di "Bach" - mi piacciono i concerti brandenburghi (si dice cosi??)
amo ascoltarli mentre sto dipingendo!
 

lobelia

Florello Senior
bobino ha scritto:
I miei preferiti? La quaterna barocca: Haendel, Bach, Vivaldi e Telemann.
sul classico Mozart
Buona giornata :love_4:

Adoro il Barocco, arte, teatro, musica e colori! Condivido i tuoi gusti Bb, per Mozart è un discorso a parte: lo amo! Lo sogno, lo adoro....quel ragnetto brutto! :love:
Quest'anno, se riesco, vado a vedere il Flauto magico al Teatro dell'Opera.
Il mio sogno? Visitare la sua casa. Ho conservato in un piccolissimo scrignetto di Limoges il primo euro con la sua effigie che mi è capitato tra le mani... :martello: :martello:
 
T

teresatita

Guest
polliceverdesbiadito ha scritto:
Einaudi e Sakamoto i miei preferiti!
Le onde è l'album più emozionante che abbia sentito.

Le note si trasformano in emozioni, e il mio animo vaga tra la nebbia della vita.


Salutissimi
Saluto.gif
Di Einaudi mi permetto di consigliarti l'album " i Giorni" ed anche l'ultimo " Una Mattina".
Adoro Einaudi, ascoltarlo dal vivo è una esperienza incredibilmente emozionante. Io ho assistito a 10 suoi concerti negli ultimi due anni.
L'ultimo concerto al quale ho assistito è stato a Matera il 28 Luglio scoro e vorrei proporvi la memoria scritta:
teresa wrote:

p.s. dovrebbe esserci anche la luna



......invece la luna non c'era,
ma Ludovico si, eccome, ed anche io, non sapendo resistere al richiamo sono andata a perdermi nell'incantesimo della sua musica.....

.......ed ho rischiato di perdermi sul serio stavolta.....perchè è stato il concerto più bello fra quelli che ho visto finora , quello in cui ho ascoltato con più passione La prima parte è durata un'ora e per me è stata dura reggere per tanto tempo la forte emozione. Note di dolce droga, poi note di Limbo, la nascita delle cose segrete, poi inizio. La parte che ha suonato dopo " inizio" , inedita e forse improvvisata, in particolare mi ha molto colpito
Nel secondo " fiume" il brano con l'ipod che mi è piaciuto più che a Napoli, penso forse per problemi di acustica, mentre a Napoli il suono dell'ipod mi ha disturbato per la sua frequenza, qui mi ha affascinato, è un brano molto bello.
Poi ci sono stati i giorni, stella del mattino, nuvole nere , alcune note di un brano di eden roc che mi sfugge, passaggio e questa notte, tutto legato insieme con nuove note.
Un solo bis purtroppo. Ma la maggoranza del pubblico non meritava neanche quello.
Mi piace questa nuova forma di concerto, perchè si crea grande concentrazione sia nel musicista che nel pubblico attento e questo porta ad una grande partecipazione e procura sensazioni estasianti



Un accenno a Matera: è un posto molto suggestivo, antico e fascinoso, purtroppo non c'è stato il tempo di girare un poco fra i sassi in notturna perchè il viaggio di ritorno era lungo. Però all'andata abbiamo sbagliato strada, io ero convinta che bisognase andare verso il Duomo e quindi ci siamo incamminati per dei vicoli deserti, su scale di pietra, su stradine acciottolate, con delle pietre lucide e lisce, fra case bianche diverse luna dallaltra, fatte di tufo. Arrivai lì sopra ci hanno indicato che il concerto era dal lato opposto di dove eravamo e quindi abbiamo fatto la strada al contrario, correndo, perchè avevamo paura di fare tardi.
Invece ce l'abbiamo fatta e ci siamo sistemati prorpio in primissima fila davanti a Ludovico. Di fronte a questo posto dove c'era il concerto, si vedeva la parte vecchissima dei sassi, per intenderci quella dove girano i film, ed ai due lati la parte più abitata, tutta bianca, senza un ombra di verde, sembrava, vista da lontano, un antico presepe.

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Dopo il concerto abbiamo salutato Ludovico, come sempre simpatico e dolce. E siamo ripartiti, con grande entusiasmo per la serata trascorsa, ma, da parte mia ,come sempre, gia con un pò di nostalgia

VI PROPONGO ANCHE UNA FOTO SCATTATA QUELLA SERA AL DOLCISSIMO MUSICISTA:

matera009.jpg
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
teresatita ha scritto:
insisto sulla musica.....

sto ascoltando Max Bruch - concerto per violino in G minore opera 26 - finale allegro energico. ....è bellissimo. E' una muisca molto conosciuta ma io non sapeo di chi fosse e che cosa fosse. E' veramente bellissima:
Di Max Bruch è notevole anche " kOL NIDREI" una preghiera yiddisch, un brano romantico e pieno di suggestioni, con una lirica piena di fascino.
Max Bruch era un ebreo tedesco. Vi invito all'ascolto di questi brani, nel caso non li conosciate. Ciao.
Di musica Yiddisch ho quasi tutti i cd di Moni Ovadia, ma ho anche musica comperata a Josephos, il ghetto di Praga.
La musica yiddisch mi piace molto, mi piace il ritmo, ho Sephardic Songs con Jana Lewhova e Rudolf Merinsky, Chassidic Songs e Synagogue Chants, cerchero´ qui il cd che suggerisci, spero di trovarlo., grazie
 
T

teresatita

Guest
vorrei parlare di Goran Bregovic che ho avuto la fortuna di ascoltare ieri sera con la sua band " piccola". ( in quanto so che suona anche con una orchestra di 43 elementi)

Ieri sera invece erano in 13: 3 trombe, 3 tromboni, 1 clarinetto e 1 trombone di quelli più grandi e di cui non conosco il nome, tre coriste un cantante, fisarmonicista e batterista e lui, il grande Goran Bregovic con una chitarra elettrica blu, un abito bianco ed una gestualità incredibile ed affascinante.

E' difficile distogliere lo sguardo dalla sua persona e dai suoi movimenti.
E' ammaliante!!!
Con gli occhi chiusi e la mano destra dirige i bravissimi musicisti alle sue spalle. Quando poi inizia a cantare il tempo si ferma, la sua musica è travolgente, una forza della natura . Ho passato due ore a stupirmi della sua bravura, ad ascoltare una musica incredibile.

Abbiamo avuto la fortuna, io ed Andrea mio fglio, di trovare posto proprio avanti alle transenne, ma in alcuni momenti ho avuto paura di rimanere schiacciata dalla folla alle mie spallle, credo di avere rischiato lo sfondamento della cassa toracica.

a fianco a lui era seduto un ragazzo giovanissimo che suonava una batteria composta solo da un tamburo ed un piatto, non aveva le bacchette ma un vero e proprio bastone. In alcuni pezzi ha suonato la fisarmonica ed in altri ha cantato. Magnificamente!! Era bravissimo.
Quando cantavano le coriste, tre donne bulgare non giovanssime, si rivolgevano verso di loro ed ascoltavano
con gli occhi chiusi e con grande concentrazione. Le tre donne erano sorridenti e belle......
non so cosa dire di più.
Nel caso non lo aveste ma ascoltato dal vivo, vi raccomando caldamente di farlo.
Unico rimpianto quello di non avere con me la macchina fotografica, perchè dal posto dove stavo avrei potuto scattare dele foto bellissime. Però ho cercato qualcosa su Google per completare questo commento e rendere l'idea.
Bello, bello, bello
Ciao:



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T

teresatita

Guest
per emanuela ams: ( oensando di farti cosa gradita ti ho inviato il file con il concerto per violino in G minore opera 26 - finale allegro energico e Kol Nidrei di Max Bruch.) chissà se lo hai ricevuto
 
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