polliceverdesbiadito ha scritto:
Einaudi e Sakamoto i miei preferiti!
Le onde è l'album più emozionante che abbia sentito.
Le note si trasformano in emozioni, e il mio animo vaga tra la nebbia della vita.
Salutissimi
Di Einaudi mi permetto di consigliarti l'album " i Giorni" ed anche l'ultimo " Una Mattina".
Adoro Einaudi, ascoltarlo dal vivo è una esperienza incredibilmente emozionante. Io ho assistito a 10 suoi concerti negli ultimi due anni.
L'ultimo concerto al quale ho assistito è stato a Matera il 28 Luglio scoro e vorrei proporvi la memoria scritta:
teresa wrote:
p.s. dovrebbe esserci anche la luna
......invece la luna non c'era,
ma Ludovico si, eccome, ed anche io, non sapendo resistere al richiamo sono andata a perdermi nell'incantesimo della sua musica.....
.......ed ho rischiato di perdermi sul serio stavolta.....perchè è stato il concerto più bello fra quelli che ho visto finora , quello in cui ho ascoltato con più passione La prima parte è durata un'ora e per me è stata dura reggere per tanto tempo la forte emozione. Note di dolce droga, poi note di Limbo, la nascita delle cose segrete, poi inizio. La parte che ha suonato dopo " inizio" , inedita e forse improvvisata, in particolare mi ha molto colpito
Nel secondo " fiume" il brano con l'ipod che mi è piaciuto più che a Napoli, penso forse per problemi di acustica, mentre a Napoli il suono dell'ipod mi ha disturbato per la sua frequenza, qui mi ha affascinato, è un brano molto bello.
Poi ci sono stati i giorni, stella del mattino, nuvole nere , alcune note di un brano di eden roc che mi sfugge, passaggio e questa notte, tutto legato insieme con nuove note.
Un solo bis purtroppo. Ma la maggoranza del pubblico non meritava neanche quello.
Mi piace questa nuova forma di concerto, perchè si crea grande concentrazione sia nel musicista che nel pubblico attento e questo porta ad una grande partecipazione e procura sensazioni estasianti
Un accenno a Matera: è un posto molto suggestivo, antico e fascinoso, purtroppo non c'è stato il tempo di girare un poco fra i sassi in notturna perchè il viaggio di ritorno era lungo. Però all'andata abbiamo sbagliato strada, io ero convinta che bisognase andare verso il Duomo e quindi ci siamo incamminati per dei vicoli deserti, su scale di pietra, su stradine acciottolate, con delle pietre lucide e lisce, fra case bianche diverse luna dallaltra, fatte di tufo. Arrivai lì sopra ci hanno indicato che il concerto era dal lato opposto di dove eravamo e quindi abbiamo fatto la strada al contrario, correndo, perchè avevamo paura di fare tardi.
Invece ce l'abbiamo fatta e ci siamo sistemati prorpio in primissima fila davanti a Ludovico. Di fronte a questo posto dove c'era il concerto, si vedeva la parte vecchissima dei sassi, per intenderci quella dove girano i film, ed ai due lati la parte più abitata, tutta bianca, senza un ombra di verde, sembrava, vista da lontano, un antico presepe.
Dopo il concerto abbiamo salutato Ludovico, come sempre simpatico e dolce. E siamo ripartiti, con grande entusiasmo per la serata trascorsa, ma, da parte mia ,come sempre, gia con un pò di nostalgia
VI PROPONGO ANCHE UNA FOTO SCATTATA QUELLA SERA AL DOLCISSIMO MUSICISTA: