E' proprio vero che l'abbondanza genera l'incuria! Qui dove le condizioni di sopravvivenza sono spesso difficili (o almeno lo erano in passato, prima del riscaldamento del clima che fa maturare anche nel nord peperoni e pomodori), la gente si fa in quattro per curare le piante. Le facciate sono ornate di rampicanti e sarmentose, spesso piantate in spazi angusti (si tolgono tre o quattro ciottoli, si scava e si mette terriccio adatto e concime, e via!), le finestre di gerani e petunie, begoniette e piccole conifere, per non parlare dei giardini privati e pubblici. E pensare che le piante costano notevolmente meno che in Italia e sostituirle non grava sul budget. Eppure nessuno si sognerebbe di trascurarle, la sera si assiste a un balletto di top model fascinose (Alberto....!) e lattaie sovrabbondanti, austeri librai e cuochi rubicondi che, armati di cesoie e annaffiatoi si dedicano alle loro piante, che hanno il compito di catturare l'attenzione del cliente come i fiori gli insetti pronubi...
Tra l'altro: non si curano solo le piante proprie, ma, nelle strade - difficile chiamarle viali - in cui sono stati piantati alberelli, i piedi di questi sono normalmente fioriti dagli abitanti della casa di fronte, che si prendono anche la briga di avvisare il servizio giardini se ci sono segni di cedimento!