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Opuntia e inverno

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

se a marzo oppure aprile inizierà il vero inverno le piante grasse continueranno il loro "letargo" e non entreranno in ripresa vegetativa.
Di conseguenza non avranno bisogno di troppe attenzioni.

Per tutte le piante la primavera inizia quando glielo dice il clima, non il calendario.
Tanto è vero che piante precoci (non grasse) iniziano già ora a mettere fuori le nuove gemme.
Per quelle, un inverno tardivo potrebbe essere deleterio e, ad esempio per le piante da frutta, compromettere il raccolto.
Io ad esempio ho le rose con i germogli e la Cydonia già in piena fioritura.

Ma per le grasse non cambierà molto. L'importante sarà, per noi al nord, non aver fretta nel voler mettere le piante all'aperto. Meglio tenere tutto protetto e riparato fino a che la primavera non sarà stabile. Un colpo di coda invernale potrebbe essere molto rischioso.

BUONE FESTE!

Ste
 

Erika

Moderatrice Sezz. Cactacee e Succulente / Parliamo
Membro dello Staff
E' difficile rendersi conto di come sia un inverno al nord se non lo si vive (mamma mia....sembra di parlare di un paese lontano lontano :confused:)
Ad inverni freddi ed umidi se ne alternano altri un pò meno rigidi ma altrettanto bagnati; gli inverni secchi sono rari non perchè scarseggia la pioggia ma perchè umidità e nebbia sono amiche fedeli.
Gli ultimi 2-3 inverni sono stati a dir poco bizzarri; zero pioggia, temperature elevate (non calde ma superiori alla media) e questo, almeno sino ad ora, non sembra diverso (a parte la mancanza di neve in montagna).
Temperature più alte della media non significa annaffiare; le piante sono a riposo in serra fredda e rimarranno asciutte fino a primavera.
Quello che Maryfiore e qualcun altro si ostina a non capire, è che, stramberie climatiche a parte, gli inverni al nord sono inverni in tutti i sensi....freddi, bagnati e ghiacciati.

Questa è la mia hildewintera colademononi, mi sono dimenticata di portarla in serra fredda ed al mattino l'ho trovata così; una notte nebbiosa e temperature di poco al di sotto dello zero l'hanno ricoperta di ghiaccio (la galaverna non perdona i cactus :cry:)

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brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
Erika povera la piantina, però che bella con la brina attaccata. Facci sapere se ha subito danni, non è detto...
 

MaryFlowers

Fiorin Florello
Si effettivamente quando non si vive in un posto così un po' come imparare l' inglese quale modo migliore se non far pratica in Inghilterra ? Mi dispiace per la tua pianta forse la stessa pianta nata e sviluppata qui giù a livello genetico avrebbe resistito un po' di più li da te come ho avuto modo di constatarlo inviando molte succulenti e spinosi li a voi la su sembrano duri a morire e messo ovviamente al riparo.ma come dice Stefano sarà distrattoso sui alberi da frutta e in agricoltura ovunque se prosegue così e se per primavera ci sia gelo e freddo,io ho perso molte piante nel fango il 12 agosto colpiti da bombe d' acqua e nubifragi ovunque nella nostra città,campagne e parte di montagne crollate ma ovviamente e' nulla a tante famiglie mezzi e case perdute. . . Certamente le stagioni non più stagioni non vanno certo a migliorar visto l' Alarme mondiale della natura che c'è in tutto il mondo .buon natale Erica :)
 

Mor@

Moderatrice Sez. Cactacee e Succulente
Membro dello Staff
Il succo, Mary, è che tu non ti ritroverai mai un cactus ridotto così (e per la verità nemmeno io perché la galaverna qui è un fenomeno raro), per cui continua se vuoi a dare i tuoi consigli, specificando però che sono ADATTI AL TUO CLIMA e a quello del sud in generale, e senza insistere nel farli applicare anche a chi abita più al nord, perché per loro ci saranno i coltivatori del nord a darli, ben più esperti del LORO CLIMA.
 

Erika

Moderatrice Sezz. Cactacee e Succulente / Parliamo
Membro dello Staff
Ciao Brandegeii, la piantina l'ho messa in garage ed ogni tanto la guardo....non è bella ma non dispero; magari riesco a salvarla.

Mary, la galaverna non è dannosa per l'agricoltura e nemmeno per le piante da frutto perchè comunque, in pieno campo si coltivano solo piante resistenti a questo clima. Insomma, niente banani e niente aranci ma largo a peschi, kiwi, albicocchi ecc.
Tu parli di "nata e sviluppata qui giù a livello genetico" ma se questa pianta fosse nata qui da seme, non avrebbe cambiato le cose....non si può pretendere di modificare in un batter di ciglia quello che l'evoluzione fa in migliaia di anni perchè comunque questa pianta, geneticamente, non è programmata per vivere all'aperto in pianura padana. COn un inverno non particolarmente rigido può resistere in serra fredda, ma all'aperto proprio NO...te lo dice una che ha fatto svernare le euphobie obese in serra fredda a -10°C.
Ci sarà un motivo se in Piemonte nessuno coltiva fichi d'india in pieno campo.

Morena...ti quoto.
 

Mor@

Moderatrice Sez. Cactacee e Succulente
Membro dello Staff
Comunque quella coda di scimmia ha un suo fascino così... potresti quasi utilizzarla come decorazione natalizia :D
 

Stefano De C.

Florello Senior
Mi pare il 2005 sulle pianure del nordovest fu un inverno secco (a causa del fohn che si è presentato molte volte).
Cmq sì, il catino padano fa si che anche in presenza di alta pressione di origine subtropicale (alta delle Azzorre o la sua cugina africana, come quella di questi giorni) si formino nebbie e foschie dense che possono rimanere anche in pieno giorno.
Giornate terse con scarsa umidità si hanno in presenza di correnti da est-nordest oppure in presenza di correnti da nordovest (che scendono dalle Alpi riscaldate, cioè il fohn)
 

MaryFlowers

Fiorin Florello
Mi pare il 2005 sulle pianure del nordovest fu un inverno secco (a causa del fohn che si è presentato molte volte).
Cmq sì, il catino padano fa si che anche in presenza di alta pressione di origine subtropicale (alta delle Azzorre o la sua cugina africana, come quella di questi giorni) si formino nebbie e foschie dense che possono rimanere anche in pieno giorno.
Giornate terse con scarsa umidità si hanno in presenza di correnti da est-nordest oppure in presenza di correnti da nordovest (che scendono dalle Alpi riscaldate, cioè il fohn)
E dunque Stefano per una come me che non capisce bene le optunie trattasi l' argomento potrebbero stare fuori in questi tempi li al nord?
 

Stefano De C.

Florello Senior
E dunque Stefano per una come me che non capisce bene le optunie trattasi l' argomento potrebbero stare fuori in questi tempi li al nord?
Dipende dalle specie, alcune possono essere coltivate li fuori, però per esempio, il fico d'india (Opuntia ficus-indica) forse soffre troppo l'umidità di questi giorni, come temperature invece ci potrebbe anche stare, in posti riparati.
Cactacee che si potrebbero coltivare sempre fuori pure al nord (ma all'asciutto cioè senza annaffiare, dato che non so se la nebbia gli darebbe fastidio), sono gli echinocereus e molte specie di echinopsis, oltre al Chamaecereus silvestrii.
Cmq ovvio come è stato detto, che sono una minoranza rispetto alle 1600 specie di catcacee presenti nelle 2 Americhe
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
io ho perso una opuntia phaeacantha completamente congelata dalla neve, notoriamente rustica del nord america. La pioggia, la nebbia, la brina e la presenza elevata di acqua in inverno al nord è un enorme limite alla coltivazione di molti cactus. Giusto opuntia humifusa è veramente rustica al nord, spontaneizzata sui colli euganei, ma altri casi ad oggi non ne esisitono; dunque ogni capacità di resistenza al nord è sempre legata alla casualità di coltivazione.
 

Erika

Moderatrice Sezz. Cactacee e Succulente / Parliamo
Membro dello Staff
E' vero, ho visto l'humifusa sui colli euganei ed è uno spettacolo veramente bizzarro...la mia invece se ne sta in un vaso ed in inverno si ammoscia, diventa viola e piena di rughe; poi a primavera risorge.
Personalmente da qualche anno coltivo all'aperto senza alcun tipo di copertura e riparo un paio di cylindropuntia imbricata, una opuntia polyacantha var.hystricina, una opuntia aciculata ed un'altra di cui non ricordo il nome (però mi guardo bene dal dire che si sono naturalizzate perchè finora sono stata fortunata).
La cylindropuntia molesta invece la tengo in serra fredda.
Tengo all'aperto anche anche un'agave americata non variegata (rigorosamente coperta con tnt e nylon anche se ormai è alta sui 2 mt) ed un paio di victoria reginae in vaso (ben infagottate nel tnt).
L'esperimento di una nigra e una victoria reginae all'aperto senza copertura è naufragato ancora prima di arrivare a primavera....troppo umido per loro.
 

Stefano De C.

Florello Senior
Ciao
io ho perso una opuntia phaeacantha completamente congelata dalla neve, notoriamente rustica del nord america. La pioggia, la nebbia, la brina e la presenza elevata di acqua in inverno al nord è un enorme limite alla coltivazione di molti cactus. Giusto opuntia humifusa è veramente rustica al nord, spontaneizzata sui colli euganei, ma altri casi ad oggi non ne esisitono; dunque ogni capacità di resistenza al nord è sempre legata alla casualità di coltivazione.
Anche la hengelmannii so che è naturalizzata anche in alcune zone del N Italia.
Il Chamaecereus sempre fuori lo hai provato?
So che è naturalizzato in alcune zone prealpine
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
ma quello che dici è stato riportato su qualche rivista scientifica di botanica? Si lo so che il silvestrii resiste all'esterno, ma non ho problemi di coltivazione, preferisco la serra fredda piuttosto che rovinare le piante testandole all'aperto. Non voglio tappezzarmi di silvestri il giardino.
 

Stefano De C.

Florello Senior
Ciao
ma quello che dici è stato riportato su qualche rivista scientifica di botanica? Si lo so che il silvestrii resiste all'esterno, ma non ho problemi di coltivazione, preferisco la serra fredda piuttosto che rovinare le piante testandole all'aperto. Non voglio tappezzarmi di silvestri il giardino.
Si, lo riporta A. Guiggi sul suo libro delle cactacee, e ne ha fatto anche pubblicazioni su alcune riviste scientifiche di ciò
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

uno dei problemi è che diventa difficile capire quali piante possono resistere e quali no in quanto il clima, di anno in anno, non è stabile.
Si passa da inverni piovosi/nevosi e freddi ad altri asciutti e caldi (da noi c'è sole ininterrotto da metà ottobre ed anche la nebbia si ferma un pochino più in basso. Ieri, ad esempio, ho raccolto 7 fragole nell'orto e le piante sono all'aperto, senza nessuna serra).
Ogni anno è una scommessa e, sinceramente, scommettere con le mie piante non mi piace.
Allora, come sempre e finché le dimensioni lo permettono, ritiro e proteggo le mie piante.
In questo modo, anche se non sarebbe stato necessario (come quest'anno), non ci rimetto nulla.
Preferisco non preoccuparmi, che dover guardare ogni sera il termometro con la paura che scenda troppo e mi freghi.

Ste
 

MaryFlowers

Fiorin Florello
Da una parte mi dispiace che questi tipi di cactus rimangono confinati nei vasi li da voi meglio di niente ma ovviamente in piena terra uguale uguale a ogni tipo di pianta sentono l' energia sotto oltre lo svilupparsi velocemente e altri fattori ,qui piccolissimi microscopi esemplai l' altro anno addattati
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MaryFlowers

Fiorin Florello
Però qui c'è qualcuno che comincia a non stare bene ,le umidità notturne la disturbano e comincia a cambiare colore qui devo intervenir prossimamente
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