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Olivastro

luigimita

Aspirante Giardinauta
Mature nella formazione, quindi Bonsai con molti anni di coltivazione in vaso e sui quali si desidera contenere lo sviluppo generale, mantenendo un equilibrio ottimale della pianta, sopra è sotto il terreno. Di sicuro una composta ricca di lapillo, pomice ed altri inerti simili, garantisce un buon sviluppo e capillarizzazione delle radici, mi viene da pensare che invece akadama ne limiti un po' lo sviluppo. Chiederò lumi in merito


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aurex

Esperto di Bonsai
e si evidentemente è così.....prendo atto dalla discussione che ho letto in altro forum....anche se....l'aka non mi convince ancora:D
 

luigimita

Aspirante Giardinauta
allora penso di aver svelato l'arcano. L'akadama su esemplari maturi ("finiti" o quasi) di questa essenza ha la capacità di rallentarne molto la crescita, cosa ovviamente che ci sta bene. Miscelata dunque con pomice (50 e 50) è perfetta, a voler proprio esser pignoli si può aggiungere un 10% di terriccio universale di qualità per trattene un po' più a lungo l'umidità, in ogni caso in primavera e d'estate diventa poi fondamentale l'attenzione alle innaffiature.

Su esemplari in formazione, su cui è ancora necessario spingere invece nulla è meglio di pomice, lapillo, zeolite, agriperlite e quant'altro miscelate con un po' di terriccio universale. Ovvio che ogni 3/4 anni (dalle mie parti) l'akadama andrà sicuramente rimpiazzata perché sfaldandosi tende a compattare, dove fa più freddo invece il deterioramento è ancora più rapido.
 

aurex

Esperto di Bonsai
allora penso di aver svelato l'arcano. L'akadama su esemplari maturi ("finiti" o quasi) di questa essenza ha la capacità di rallentarne molto la crescita,
non credo che cmq sia solo una questione di akadama....di sicuro ci deve essere anche una metodologia specifica per quanto riguarda la concimazione....verifica anche questa questione e fatti consigliare....
 

luigimita

Aspirante Giardinauta
per la concimazione va benissimo il solido a lenta cessione, come da prassi. L'akadama quando "fresca" è povera di nutrienti. Si carica di quest'ultimi con l'utilizzo combinato con le zollette organiche (es. biogold), rilasciandole poi su "richiesta" nel tempo.
 

Seraph

Giardinauta
Io non sono d'accordo sull'utilizzo dell'akadama, che senso ha setacciare e lavare, pomice, lapillo, agriperlite, se poi aggiungi l'akadama che nel giro di 2/3 anni si polverizza? Poi specialmente sull'olivastro, a limite ne metterei un 20% massimo 30% per garantire un buono scambio cationico e un'umidità costante, non per fare il saputo, ma vorrei scrivere una miscela, a mio parere ideale, per la maggioranza delle piante mediterranee, in questo caso, specifico per l'ulivo...
60% Pomice : perchè questa è leggera, ariosa e con uo scambio cationico intorno ai 16/17, quindi che riproduce il terreno in cui gli olivastri vivono.
10% Lapillo : perchè ascuiga molto velocemente, ha uno scambio cationico intorno ai 25/26 e rilascia lentamente minerali ferrosi (una specie di terra rossa pugliese in granuli)
10% Agriperlite: perchè è una manna, è leggera, assorbe acqua assicurando umidità anche nell'estate più calda, ed inoltre i microorganismi la "adorano" nel senso che ha una struttura che è adatta ad ospitare la flora batterica, infatti se noti che diventa verdina, è la flora che la "contamina". Inoltre ha scambio cationico 12.
20% Akadama: se usata in piccole percentuali anche l'akadama è buona, perchè circondata dalla pomice, non si sfalda completamente quindi è più duratura e col suo scambio cationico pari a circa 30, evita il dilavamento dei sali minerali.
Lo scambio cationico ideale per i bonsai è tra 25 e 30, per essenze che vogliono molto concime, quindi per un olivastro che non è proprio amante del concime un 22 direi che sta bene (infatti se fai la media aritmetica considerando i valori più alti, ti uscirà 85/4=21.25).
Poi per correttezza, ti scrivo anche dei "trucchetti", dei bonus da aggiungere al terreno, cioè:
- Il carbone sopra lo strato di drenaggio: purifica l'acqua, e quindi il terreno, da sostanze sgradite, ed è un ottima "riserva" d'acqua, inoltre favorisce la crescita della micorriza. Stabilizza il ph.
- Un pugno di kiryuzuna: io la uso su tutte le essenze in quantità minima (un pugno in ogni vaso) in quanto questa evita l'innalzamento del ph con conseguente clorosi ferrica (che appunto avviene con ph troppo alti, quindi terreni basici) inoltre evita anche questa malattia, considerata l'elevata presenza di ferro.
- Un cucchiaino di humus di lombrico: questa sostanza è qualcosa di importantissimo per la pianta, sembra terriccio normale, ma non lo è, ristabilisce subito la flora batterica nel terreno post-rinvaso e ha un effetto tampone incredibile, inoltre trattiene parecchia acqua, quindi se usato molto poco, specialmente al sud, risulta utile per evitare l'asciugatura, inoltre, pur sembrando TU, l'humus "sparisce" al rinvaso successivo, in quanto viene assorbito al 100% dalla pianta, cosa che il TU non fa. Poi tra l'altro se non lo vuoi far spingere molto, evita il Tu nell'olivastro.

Sembro tanto il piccolo chimico, ma il terriccio è la prima cosa che stabilisce la salute di una pianta, in crescita o matura che sia.

P.S. Giusto per la cronaca, ma non è l'akadama a rallentare la crescita delle piante, ma la sua granulometria molto fine che blocca lo scambio acqua-aria tellurica nel vaso a bloccare lo sviluppo eccessivo...di conseguenza per questo olivastro userei una granulometria fine, compresa tra i 3 e 5 mm, cosa che nel centro bonsai che conosciamo entrambi, ti sarà molto facile trovare! :D
 
Ultima modifica:

luigimita

Aspirante Giardinauta
guarda, premetto che non ho mai usato tantissimo l'akadama, ciò che so su di lei è frutto di quanto letto e sentito da chi questo bonsai lo ho creato. Non solo, la stessa filosofia di pensiero è sostenuta da altri esperti dell'essenza (es. Stefano Defraia, alias re di olea), altro bonsaista mooolto esperto proprio in olivi e olivastri che forse conoscerai anche te. Mi ha sconsigliato vivamente l'uso di una composta basata quasi totalmente sul lapillo, pena la perdita della pianta..un motivo penso ci sarà. Difficile mi sa stabilire quale ricetta seguire :) Francamente pensavo anche io inizialmente ad una ricetta molto simile alla tua. Magari un consiglio al buon Gianfranco lo chiederò :)
 
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Seraph

Giardinauta
Ma infatti nella miscela che ti ho detto c'è una minima percentuale di lapillo, se intendi il lapillo rosso, se invece il Re si riferisce ai materiali piroclastici in genere (quindi i lapilli, ovvero le pomici) penso che si sbagli, dato che l'akadama è un'argilla vulcanica...
 

aurex

Esperto di Bonsai
il lapillo è ricco di microelementi...un uso eccessivo dello stesso determina un rallentamento della pianta...probabilmente anche la perdita della stessa...io trovo il lapillo inutile...infatti non lo uso più da tempo...e sinceramente non ne sento affatto la mancanza...
 

luigimita

Aspirante Giardinauta
Ma infatti nella miscela che ti ho detto c'è una minima percentuale di lapillo, se intendi il lapillo rosso, se invece il Re si riferisce ai materiali piroclastici in genere (quindi i lapilli, ovvero le pomici) penso che si sbagli, dato che l'akadama è un'argilla vulcanica...

Il re intendeva proprio la pomice


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Seraph

Giardinauta
Luigi, non saprei cosa dirti, perchè gli ulivi, in pomice PURA, vanno che è una bellezza...
Comunque vorrei precisare una cosa, magari può sembrare che difenda con fervore le mie idee, ma io, quando mi si chiede un consiglio, ci tengo a dare un consiglio buono, spiegando anche il perchè delle cose, infatti se vedi, ti ho spiegato le caratteristiche delle singole terre, ma a me non cambia se tu usi akadama al 100% o terra di campo senza lo strato di drenaggio, io non vendo un prodotto, quindi tento di rifilartelo...
Comunque questo fatto delle pomici mi sembra strano, perchè come l'akadama esce da un vulcano, questo lo fa pure la pomice, il lapillo rosso e quello nero...su quello che ha deto aurex sono d'accordo, troppo lapillo fa male, però se usato in minima parte aiuta a mantenere il tenore di microelementi alto, e se viene micorizzato ancora meglio!
 

luigimita

Aspirante Giardinauta
Luigi, non saprei cosa dirti, perchè gli ulivi, in pomice PURA, vanno che è una bellezza...

Seraph, non intendo assolutamente ignorare i tuoi consigli, anzi. La domanda nasce proprio da un dubbio. Alla fine credo che il buon senso di ognuno di noi debba, con le proprie piante, consentirci di scegliere al meglio alla luce dei consigli e esperienze degli altri. Anche io come te mi son sempre trovato bene utilizzando inerti quali pomice e zeolite. Alla luce di tutto ciò che so e che mi avete detto, ho fatto un ragionamento di questo tipo:

abitando in una zona mediterranea, vicino al mare, con un clima caratterizzato da inverni miti e estati molto calde, ho necessità di utilizzare una composta che mi assicuri, per questa essenza, un ottimo drenaggio e una discreta capacità di conservare l'umidità senza asciugarsi in tempo estremamente breve. L'akadama mi consente di conservare un po' più a lungo l'umidità, di contro ogni 3 anni circa mi costringe a sostituire buona parte del pane. La pomice, mescolata con l'akadama mi consente di assicurare un buon drenaggio e areazione anche se l'akadama tende a sbriciolarsi, giusto un briciolo di humus di lombrico da te consigliato per assicurare una buona dose di nutrienti senza esagerare con i fertilizzanti, data la rusticità dell'essenza. Quindi penso di usare una composta cosi formata:

- 30% di akadama
- 60% pomice
- il rimanente 10% agriperlite e se lo trovo, come da te consigliato, un cucchiaino di humus

Penso dovrebbe essere più che buono.
 

jiraya

Giardinauta
ma quindi, fatemi capire: avete evinto che fino ad ora questa pianta è stata mantenuta nel modo errato visto che sta in akadama? :confuso:
a me vien da sorridere: a guardarla non si direbbe proprio.
è stato detto che l'akadama 'ritarderebbe lo sviluppo' e che perciò si utilizza in piante mature mentre la pomice favorirebbe lo sviluppo... nonostante ciò si cambierà miscela ad una pianta giudicata 'matura' in post precedenti.

ora, non so voi, ma per me qualcosa non torna in quanto detto: s'è detto tutto e l'esatto contrario :squint:

francamente negli anni e nei vari forum ho sentito spesso parlare di ritenzione idrica maggiore dell'akadama e perciò al sud dove fa più caldo si consiglia la pomice: a logica sarebbe il contrario... ma ho anche letto 'asciuga prima'.
per me c'è un'enorme confusione e nessuno davvero sa qualcosa in merito.
la verità per me è e resta una: le piante ovunque le metti vivono e stanno bene... se noi siamo in grado di star dietro con le giuste annaffiature.
gli errori/difficoltà non sono da attribuirsi ai differenti tipi di substrati, ma al coltivatore; la cosa 'difficile' è trovare quel mix unico tra coltivatore/pianta/substrato/microambiente di coltivazione: la stessa modalità potrebbe portare a differenti risultati se applicata da due persone differenti (es. per ritmi di bagnatura diversi) e dalla stessa persona se posta in altro ambiente (coltivazione in giardino e coltivazione su balcone, ad esempio).

Luigi, affidati ad appassionati esperti della tua zona: sapranno sempre cosa consigliarti al meglio.

ti porto la mia esperienza (altra parte d'Italia): coltivo tutto in akadama e nulla soffre nè ho ritardi di crescita, le mie piante sono in splendida forma (fatto riconosciuto da altri, molto più esperti di me); nonostante ciò olivi e olivastri da me faticano... ok che 'non è la loro zona', ma da quando li ho messi in pomice pura la crescita è migliorata (ma non avrò mai cacciate come se ne vedono al sud). ora li bagno esattamente come li bagnavo prima e stanno esattamente dov'erano prima, ma è cambiato il substrato. tanto per dire perchè sostengo quanto ho scritto... non certo per caso :)
 

luigimita

Aspirante Giardinauta
Beh in effetti non stravolgerò di certo l'attuale composta, quella da me riportata nell'ultimo post è adatta alla pianta, a me l'akadama serve, ma non in grandissime percentuali per via delle frequenti innaffiature. Preferisco dunque innaffiare di più ma evitare la poltiglia argillosa che dopo qualche anno si crea, tutto qui. Credimi anche ascoltando il parere di super esperti in zona ci si trova spesso con le idee confuse


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luigimita

Aspirante Giardinauta
Giusto per dirvi l'ultima, il presidente ubi Gianni Picella, espertone di ulivi nonché presidente del bonsai club bari, mi consiglia akadama pura


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Seraph

Giardinauta
Io pura la eviterei proprio, ce l'ho su un melograno e dopo 11 mesi si è già sfaldata all'inverosimile (per dirtene una)...
Comunque concordo con Jiraya, l'akadama non rallenta il ciclo vegetativo delle piante, perchè dovrebbe?

P.S. Volevo dirtelo prima ma me ne sono dimenticato, luigi, se ne hai la disponibilità, un pugno di lapillo fine aiuta a mantenere il tenore di microelementi alto e favorisce la nascita dei funghi benefici!
 

luigimita

Aspirante Giardinauta
la rallenta perché non porte con se elementi utili alla pianta, si arricchisce di questi solo man mano che si usano i vari fertilizzanti. Infatti viene usata quasi esclusivamente su bonsai particolarmente maturi dove avere una crescita a cannone è controproducente.
 

aurex

Esperto di Bonsai
la rallenta perché non porte con se elementi utili alla pianta, si arricchisce di questi solo man mano che si usano i vari fertilizzanti. Infatti viene usata quasi esclusivamente su bonsai particolarmente maturi dove avere una crescita a cannone è controproducente.

io a dire il vero non comprendo molto questa cosa...e sinceramente è la prima volta che lo sento...però l'utente che ha suggerito quanto sopra è abbastanza padrone degli olivastri....questo è un dato di fatto.....il dubbio mi sovviene un pò perchè i giapponesi usano molto l'aka...anche per le piante in crescita...e questo è abbastanza documentato dalle riviste...
questa discussione però dimostra il fatto che la scelta del substrato adatto dipende da tanti fattori...climatici....dell'essenza che si coltiva....dell'esperienza che uno ha o meno....ma soprattutto è e rimane il tema più dibattuto di sempre....
il fatto che la pianta in qualsiasi terriccio tu lo metta sta bene io ho dubbi derivanti dalla mia piccola esperienza di coltivazione in vaso....i terricci leggeri mi hanno sempre dato pochi problemi...
 

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