a volte mi lasci senza parole... davvero.Non c'è niente da fare: gli uomini tutti, come genere, credo, non riescono ad ammettere "freddamente" ciò che non comprendono. Davanti all'assolutamente-diverso c'è in noi un blocco quasi istintivo a dover "capire" la diversità per poi poterla accettare. Mi piacerebbe che fosse accettata anche là dove la nostra comprensione non arriva. Questo è un'esercizio che applico a me da molto tempo perchè lo ritengo un limite anche mio.
.:Non c'è niente da fare: gli uomini tutti, come genere, credo, non riescono ad ammettere "freddamente" ciò che non comprendono
Intervengono i "ma" e i "però" per dare uno spessore ad un pensiero che ci sfugge. Capire vuol dire "sentire quello che sente l'altro" comprendere, l'ho usato nella sua accezione di Con-prendere, cioè prendere per sè, introiettare...(così come "accettare")..Capire freddamente è far uscire dal proprio pensiero tutte le valenze morali dell'argomento mentre dover capire è uno sforzo aggiuntivo dove noi mettiamo un pò di noi stessi (le nostre convinzioni) per fare da cuscinetto a qualcosa che diversamente non ci appartiene e che quindi non potremmo comprendere...Davanti all'assolutamente-diverso c'è in noi un blocco quasi istintivo a dover "capire" la diversità per poi poterla accettare.
Mi piacerebbe che fosse accettata anche là dove la nostra comprensione non arriva. Questo è un'esercizio che applico a me da molto tempo perchè lo ritengo un limite anche mio.
@Olmo
Ma non credi che tentare di comprendere sia fondamentale per conoscersi ed evolvere verso qualcosa di migliore?
Se poi non si riesce scatta l'accettazione passiva, ma almeno il tentativo mi pare importante.
Però mi hai fatto venire il dubbio....
sevi, come sempre sarò stringata, questa volta stringatissima.Ma Olmina, se fosse giusto fare come dici, dovremmo accettare anche pensieri e idee orribili che attraversano la testa di certe persone :fifone2:
Dovremmo accettare ogni tipo di ideologia senza batter ciglio?
E' impossibile, Olmina, quel che dici. E per fortuna che sia impossibile, aggiungo.
Perché, se partissimo da questo, dovremmo accettare ogni estremismo pure, ti rendi conto?
Di conseguenza anche ogni guerra, ogni battaglia fatta in nome di quell'ideologia stessa.
No, Olmina, non si può e soprattutto NON SI DEVE accettare tutto ciò che non comprendiamo.
Non comprendo un razzista, e non lo accetto.
Non comprendo la guerra, e non la accetto.
Non comprendo l'estremismo, e non l'accetto.
Ora...mi spieghi dove sta il limite in ciò che tu dici andrebbe accettato pur senza comprensione dello stesso?
Però ti aggiungo: se i limiti ci sono, ed è ovvio e giusto che ci siano per i motivi di cui sopra, significa anche che è impossibile la partenza, in termini di pensiero, che tu prospetti, semplicemente.
Sarebbe giusto forse, sì, se tutti gli esseri umani fossero ciò che troppo spesso invece non sono.
Sono esseri orribili, a volte, e mi rifiuto di comprenderli, o accettarli in quel caso.
Che poi, quest'ultima frase, ben si collega alla sfiducia di cui parlava Françoise, oltretutto.
Partendo anche da questo...allora mi sorge spontaneo chiederti: ma da ogni parte dovrebbe esserci l'accettazione, no, a questo punto?
Intendo...già la sua sfiducia negli esseri umani la dice lunga sul comportamento non condivisibile di questi ultimi, ergo: torniamo a monte, che non si possono condividere certe brutture di cui sono capaci.
Ci sono cose, o idee, pensieri, che non possono assolutamente essere accettati proprio perché non condivisibili (ovvio che è un discorso in generale tutto il post).
Troppi uomini odiano, Olmina.
Ecco perché è proprio impossibile, a volte, dire semplicemente: "non la penso come te, ma lo accetto" :flower:
CONFONDE LA DIVERSITà DI PENSIERO CON LA MORALE.
Perchè invece di appiattirsi al conosono pensiero non si prova un esercizio mentale di accettazione della diversità altrui?
(premesso che i crimini cosiddetti riconosciuti dalla morale comune sono comunque inaccettabili. Ma per questo, per chi ci crede, ci sono i dieci comandamenti. o no? )
No. Non concordo.
La semplifico all'estremo:
se a me piacciono le ciliege, e il colore azzurro, dov'è la morale in questa diversità di pensiero?
Preferisco i cani del canile rispetto ai cani di razza. non c'è una morale, ma una preferenza dettata da esperienze, sensibilità. La morale comune verte su aspetti più ampi e importanti! Perfavore non la riduciamo a mera espressione di scelte personali.
Non uccidere è una scelta o un dovere morale? Non rubare?
No. Non concordo.
La semplifico all'estremo:
se a me piacciono le ciliege, e il colore azzurro, dov'è la morale in questa diversità di pensiero?
Preferisco i cani del canile rispetto ai cani di razza. non c'è una morale, ma una preferenza dettata da esperienze, sensibilità. La morale comune verte su aspetti più ampi e importanti! Perfavore non la riduciamo a mera espressione di scelte personali.
Non uccidere è una scelta o un dovere morale? Non rubare?
L'antropologia studia comportamenti di vita non cerca di trovare soluzioni ai problemi del mondo....
questo lo può solo il confronto rispettoso
Tu osserveresti un pedofilo che si fa il proprio comodo senza intervenire, perchè antropologicmente si osserva senza giudicare?
ed era questo, per la cronaca...Infatti. un essere umano ha ricevuto lo stesso trattamento che sicevono gli animali investiti. i più passano oltre. La cosa certa è che non si è fermato/avvicinato nessuno. Auto coinvolte, il suv che è stato fermo a dx e poi è ripartito , pedoni. si nasce soli e si muore sempre più soli.
per quanto mi riguarda si. Cioè lo ammetto ma non lo accetto (ammetto che l'altro possa pensarlo pur non facendolo mio).Ma Olmina, se fosse giusto fare come dici, dovremmo accettare anche pensieri e idee orribili che attraversano la testa di certe persone :fifone2:
Dovremmo contrastare l'ideologia con la nostra ideologia sentendoci sullo stesso piano: le idee si contrastano con altre idee, i fatti con altri fatti senza demonizzare: stiamo parlando di libertà di idee...Dovremmo accettare ogni tipo di ideologia senza batter ciglio?
Eppure le guerre, almeno quelle dell' antichità partivano proprio per voler imporre le proprie idee..in molti casi...prendi le guerre di religione...E' impossibile, Olmina, quel che dici. E per fortuna che sia impossibile, aggiungo.
no stiamo parlando di idee, non di fatti...Perché, se partissimo da questo, dovremmo accettare ogni estremismo pure, ti rendi conto?
Di conseguenza anche ogni guerra, ogni battaglia fatta in nome di quell'ideologia stessa.
Io non ho detto che bisogna accettare (essere d'accordo con) le idee che non condividiamo, ma che dobbiamo ammetterle in chi non ci assomiglia...(io non scarto chi non la pensa come me)No, Olmina, non si può...e soprattutto NON SI DEVE...accettare tutto ciò che non comprendiamo.
(nel senso...alcune distinzioni sono d'obbligo).
Anch'io, ma posso parlare con un guerrafondaio e con un estremista non fosse altro che per un confronto...Non comprendo un razzista, e non lo accetto.
Non comprendo la guerra, e non la accetto.
Non comprendo l'estremismo, e non l'accetto.
NO, le brutture di cui sono capaci non si devono condividere: e questi sono fatti...Ora...mi spieghi dove sta il limite in ciò che tu dici andrebbe accettato pur senza comprensione dello stesso?
Però ti aggiungo: se i limiti ci sono, ed è ovvio e giusto che ci siano per i motivi di cui sopra, significa anche che è impossibile la partenza, in termini di pensiero, che tu prospetti, semplicemente.
Sarebbe giusto forse, sì, se tutti gli esseri umani fossero ciò che troppo spesso invece non sono.
Sono esseri orribili, a volte, e mi rifiuto di comprenderli, o accettarli in quel caso.
Che poi, quest'ultima frase, ben si collega alla sfiducia di cui parlava Françoise, oltretutto.
Partendo anche da questo...allora mi sorge spontaneo chiederti: ma da ogni parte dovrebbe esserci l'accettazione, no, a questo punto?
Intendo...già la sua sfiducia negli esseri umani la dice lunga sul comportamento non condivisibile di questi ultimi, ergo: torniamo a monte, che non si possono condividere certe brutture di cui sono capaci.
Ho sottolineato di nero non comprendo un razzista e non lo accetto: ti racconto una storia. Io ho un amico, un grande amico che però è anche un razzista convinto: tu dirai: è impossibile, invece è una persona che ha mille qualità...ma....quel pensiero. Ci facciamo delle litigate feroci, avvolte evito di provocarlo, ma è irremovibile...Bene, finchè non passa ai fatti, per me può pensare cosa vuole: del resto alla sua tesi porta anche argomenti "scottanti" (pochi) per i quali mi tocca dargli ragione (solo su qualche punto). Ma il giorno che dovesse compiere un gesto "razzista" io sarò la prima a deporre contro di lui davanti a un tribunale. E ce lo siamo detti. Ecco cosa intendo quando dico che per me, ripeto, tutti i pensieri sono leciti: poi nella pratica io seguo le regole della legge e agirei di conseguenza.Ci sono cose, o idee, pensieri, che non possono assolutamente essere accettati proprio perché non condivisibili (ovvio che è un discorso in generale tutto il post).
Troppi uomini odiano, Olmina.
Ecco perché è proprio impossibile, a volte, dire semplicemente: "non la penso come te, ma lo accetto" :flower: