• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

non puo' essere un video vero...

Sevi

Fiorin Florello
Ma si accetta, spesso.

Però capire è un fine a cui l'uomo non può rinunciare.
Se vi rinunciasse sarebbe la fine, ma in un altro senso.

Anche della sua intelligenza, credo :fifone2:
 
E

elicriso

Guest
@Olmo
Ma non credi che tentare di comprendere sia fondamentale per conoscersi ed evolvere verso qualcosa di migliore?
Se poi non si riesce scatta l'accettazione passiva, ma almeno il tentativo mi pare importante.
Però mi hai fatto venire il dubbio....
 

francoises

Giardinauta Senior
Non c'è niente da fare: gli uomini tutti, come genere, credo, non riescono ad ammettere "freddamente" ciò che non comprendono. Davanti all'assolutamente-diverso c'è in noi un blocco quasi istintivo a dover "capire" la diversità per poi poterla accettare. Mi piacerebbe che fosse accettata anche là dove la nostra comprensione non arriva. Questo è un'esercizio che applico a me da molto tempo perchè lo ritengo un limite anche mio.
a volte mi lasci senza parole... davvero.
fai dei ragionamenti che, per il mio modo di pensare, sono assolutamente perfetti.
 

Olmo60

Guru Master Florello
. Quoto me stessa per spiegarmi meglio
:Non c'è niente da fare: gli uomini tutti, come genere, credo, non riescono ad ammettere "freddamente" ciò che non comprendono

.
Non ammettiamo ciò che noi non condividiamo: le idee diverse dalle nostre, cerchiamo di riportarle dentro un aura di "condivisione" per poterle ammettere. Il pensiero che si possa amare gli animali più degli esseri umani, infatti, come pensiero astratto lo osteggiamo perchè non è il nostro...provoca un senso di fastidio quasi "fisico", mentre per logica, tutti i pensieri in quanto tali (senza la morale) sono tutti sullo stesso piano.

Davanti all'assolutamente-diverso c'è in noi un blocco quasi istintivo a dover "capire" la diversità per poi poterla accettare.
Intervengono i "ma" e i "però" per dare uno spessore ad un pensiero che ci sfugge. Capire vuol dire "sentire quello che sente l'altro" comprendere, l'ho usato nella sua accezione di Con-prendere, cioè prendere per sè, introiettare...(così come "accettare")..Capire freddamente è far uscire dal proprio pensiero tutte le valenze morali dell'argomento mentre dover capire è uno sforzo aggiuntivo dove noi mettiamo un pò di noi stessi (le nostre convinzioni) per fare da cuscinetto a qualcosa che diversamente non ci appartiene e che quindi non potremmo comprendere...

Mi piacerebbe che fosse accettata anche là dove la nostra comprensione non arriva. Questo è un'esercizio che applico a me da molto tempo perchè lo ritengo un limite anche mio.

Se qualcosa non fa parte di noi (del nostro sentire) non per questo non dovremmo capire: basterebbe dire: non la penso come te, ma se questo è il tuo "sentire" è il tuo sentire. Invece il sentire "diverso" non lo si ammette. C'è chi sente il sentire diverso come uno "schiaffo morale"...per me si fa molta confusione tra pensiero e morale. (tra le altre cose) , tra il pensiero dettato da una morale e il nostro pensiero dettato da un'altra morale...
 

Olmo60

Guru Master Florello
@Olmo
Ma non credi che tentare di comprendere sia fondamentale per conoscersi ed evolvere verso qualcosa di migliore?
Se poi non si riesce scatta l'accettazione passiva, ma almeno il tentativo mi pare importante.
Però mi hai fatto venire il dubbio....

Se tentare di comprendere vuol dire tradurre nella nostra sfera di valori un pensiero diverso facciamo uno sbaglio: quello che, per capirci, hanno fatto i "conquistadores" quando hanno messo piede nelle terre degli indios: li hanno capiti quando li hanno trasformati: non hanno compreso/accettato la loro "diversità" il loro essere "totalmente -altro-"..applica a questo esempio -pratico- l'esercizio dell'espressione del pensiero e il gioco è fatto....
Ora basta 'che sono andata in super-super OT..!!!!
 

Sevi

Fiorin Florello
Ma Olmina, se fosse giusto fare come dici, dovremmo accettare anche pensieri e idee orribili che attraversano la testa di certe persone :fifone2:

Dovremmo accettare ogni tipo di ideologia senza batter ciglio?
E' impossibile, Olmina, quel che dici. E per fortuna che sia impossibile, aggiungo.

Perché, se partissimo da questo, dovremmo accettare ogni estremismo pure, ti rendi conto?
Di conseguenza anche ogni guerra, ogni battaglia fatta in nome di quell'ideologia stessa.

No, Olmina, non si può...e soprattutto NON SI DEVE...accettare tutto ciò che non comprendiamo.
(nel senso...alcune distinzioni sono d'obbligo).

Non comprendo un razzista, e non lo accetto.
Non comprendo la guerra, e non la accetto.
Non comprendo l'estremismo, e non l'accetto.

Ora...mi spieghi dove sta il limite in ciò che tu dici andrebbe accettato pur senza comprensione dello stesso?
Però ti aggiungo: se i limiti ci sono, ed è ovvio e giusto che ci siano per i motivi di cui sopra, significa anche che è impossibile la partenza, in termini di pensiero, che tu prospetti, semplicemente.

Sarebbe giusto forse, sì, se tutti gli esseri umani fossero ciò che troppo spesso invece non sono.
Sono esseri orribili, a volte, e mi rifiuto di comprenderli, o accettarli in quel caso.

Che poi, quest'ultima frase, ben si collega alla sfiducia di cui parlava Françoise, oltretutto.
Partendo anche da questo...allora mi sorge spontaneo chiederti: ma da ogni parte dovrebbe esserci l'accettazione, no, a questo punto?
Intendo...già la sua sfiducia negli esseri umani la dice lunga sul comportamento non condivisibile di questi ultimi, ergo: torniamo a monte, che non si possono condividere certe brutture di cui sono capaci.

Ci sono cose, o idee, pensieri, che non possono assolutamente essere accettati proprio perché non condivisibili (ovvio che è un discorso in generale tutto il post).

Troppi uomini odiano, Olmina.
Ecco perché è proprio impossibile, a volte, dire semplicemente: "non la penso come te, ma lo accetto" :flower:
 
Ultima modifica:

francoises

Giardinauta Senior
Ma Olmina, se fosse giusto fare come dici, dovremmo accettare anche pensieri e idee orribili che attraversano la testa di certe persone :fifone2:

Dovremmo accettare ogni tipo di ideologia senza batter ciglio?
E' impossibile, Olmina, quel che dici. E per fortuna che sia impossibile, aggiungo.

Perché, se partissimo da questo, dovremmo accettare ogni estremismo pure, ti rendi conto?
Di conseguenza anche ogni guerra, ogni battaglia fatta in nome di quell'ideologia stessa.

No, Olmina, non si può e soprattutto NON SI DEVE accettare tutto ciò che non comprendiamo.

Non comprendo un razzista, e non lo accetto.
Non comprendo la guerra, e non la accetto.
Non comprendo l'estremismo, e non l'accetto.

Ora...mi spieghi dove sta il limite in ciò che tu dici andrebbe accettato pur senza comprensione dello stesso?
Però ti aggiungo: se i limiti ci sono, ed è ovvio e giusto che ci siano per i motivi di cui sopra, significa anche che è impossibile la partenza, in termini di pensiero, che tu prospetti, semplicemente.

Sarebbe giusto forse, sì, se tutti gli esseri umani fossero ciò che troppo spesso invece non sono.
Sono esseri orribili, a volte, e mi rifiuto di comprenderli, o accettarli in quel caso.

Che poi, quest'ultima frase, ben si collega alla sfiducia di cui parlava Françoise, oltretutto.
Partendo anche da questo...allora mi sorge spontaneo chiederti: ma da ogni parte dovrebbe esserci l'accettazione, no, a questo punto?
Intendo...già la sua sfiducia negli esseri umani la dice lunga sul comportamento non condivisibile di questi ultimi, ergo: torniamo a monte, che non si possono condividere certe brutture di cui sono capaci.

Ci sono cose, o idee, pensieri, che non possono assolutamente essere accettati proprio perché non condivisibili (ovvio che è un discorso in generale tutto il post).

Troppi uomini odiano, Olmina.
Ecco perché è proprio impossibile, a volte, dire semplicemente: "non la penso come te, ma lo accetto" :flower:
sevi, come sempre sarò stringata, questa volta stringatissima.
Dunque, credo che la maggior parte delle persone quando si pone di fronte agli orribili pensieri e punti di vista, come tu affermi

"Perché, se partissimo da questo, dovremmo accettare ogni estremismo pure, ti rendi conto?
Di conseguenza anche ogni guerra, ogni battaglia fatta in nome di quell'ideologia stessa.

No, Olmina, non si può e soprattutto NON SI DEVE accettare tutto ciò che non comprendiamo.

Non comprendo un razzista, e non lo accetto.
Non comprendo la guerra, e non la accetto.
Non comprendo l'estremismo, e non l'accetto.

Ora...mi spieghi dove sta il limite in ciò che tu dici andrebbe accettato pur senza comprensione dello stesso?"


CONFONDE LA DIVERSITà DI PENSIERO CON LA MORALE.
Perchè invece di appiattirsi al consono pensiero non si prova un esercizio mentale di accettazione della diversità altrui?
(premesso che i crimini cosiddetti riconosciuti dalla morale comune sono comunque inaccettabili. Ma per questo, per chi ci crede, ci sono i dieci comandamenti. o no? )
 

Sevi

Fiorin Florello
CONFONDE LA DIVERSITà DI PENSIERO CON LA MORALE.
Perchè invece di appiattirsi al conosono pensiero non si prova un esercizio mentale di accettazione della diversità altrui?
(premesso che i crimini cosiddetti riconosciuti dalla morale comune sono comunque inaccettabili. Ma per questo, per chi ci crede, ci sono i dieci comandamenti. o no? )


No, è una divisione in termini che non comprendo, e non credo neppure sia giusta.
Separare così la diversità di pensiero e la morale, intendo.

Ogni pensiero porta con sé una morale, volente o nolente è così.
Non possono essere disgiunti in quel senso.

Anche tutti questi post inerenti al video in questione, tanto x richiamare l'ot, hanno una morale.
Ora...va da sé che non si commette un crimine dicendo di provare emozioni diverse (minori o maggiori non importa, adesso) per esseri umani e animali.
Va anche da sé che posso arrivare ad accettare un pensiero, nel caso, diverso dal mio.

Ma che sia un pensiero che tocca (nel senso di portare con sé) la morale non c'è alcun dubbio.
Che poi sia una morale diversa per ognuno, ce n'è ancora meno :flower:


EDIT: scusa, ho tolto la parte che mi riguardava perché andava a incasinare il Quote.
Ho provato a sistemarlo in altri modi, ma s'incasinava lo stesso :embarass
 
Ultima modifica:

francoises

Giardinauta Senior
No. Non concordo.
La semplifico all'estremo:
se a me piacciono le ciliege, e il colore azzurro, dov'è la morale in questa diversità di pensiero?
Preferisco i cani del canile rispetto ai cani di razza. non c'è una morale, ma una preferenza dettata da esperienze, sensibilità. La morale comune verte su aspetti più ampi e importanti! Perfavore non la riduciamo a mera espressione di scelte personali.
Non uccidere è una scelta o un dovere morale? Non rubare?
 

Sevi

Fiorin Florello
No. Non concordo.
La semplifico all'estremo:
se a me piacciono le ciliege, e il colore azzurro, dov'è la morale in questa diversità di pensiero?
Preferisco i cani del canile rispetto ai cani di razza. non c'è una morale, ma una preferenza dettata da esperienze, sensibilità. La morale comune verte su aspetti più ampi e importanti! Perfavore non la riduciamo a mera espressione di scelte personali.
Non uccidere è una scelta o un dovere morale? Non rubare?


Françoise, c'è una cosa che ti sfugge, però, nel mio lungo post là sopra :embarass

E cioè il mio sottolineare (sta in una parentesi) che tutto il post era in termini generali (spiegherò meglio cosa intendo con questo).
Voglio dire...io rispondevo a Olmina, la quale poneva...a sua volta...la questione in termini abbastanza generici, allargava il discorso a un insieme, ecco.
E' + chiaro così? :flower: (almeno...io così l'ho letta).

E siccome, appunto, non si può generalizzare in quel senso, ecco che sono intervenuta per specificarlo a mio modo, tirando in ballo altri aspetti per i quali ritengo impossibile la generalizzazione stessa.

Il mio "generale" tra parentesi, infatti, era nel senso: non strettamente inerente all'argomento del 3D in questione.
Anche perché, mi pare, io mi fossi già espressa abbastanza in merito.

Tutto qui :)
 

Sevi

Fiorin Florello
No. Non concordo.
La semplifico all'estremo:
se a me piacciono le ciliege, e il colore azzurro, dov'è la morale in questa diversità di pensiero?
Preferisco i cani del canile rispetto ai cani di razza. non c'è una morale, ma una preferenza dettata da esperienze, sensibilità. La morale comune verte su aspetti più ampi e importanti! Perfavore non la riduciamo a mera espressione di scelte personali.
Non uccidere è una scelta o un dovere morale? Non rubare?


Vabbè però...non ritieni l'argomento in questione (del 3D intendo) tanto importante da entrare di diritto nella morale comune, così come la chiami?
O ciò che tu pensi in merito?

Nel caso tu lo negassi ti sbaglieresti, e tanto.
Non sono ciliegie o mozzarelle, sono vite.
E se tu arrivi a un certo pensiero (accettato) in base alla tua sensibilità o esperienza...non per questo scansi l'aspetto morale, semplicemente ne hai un senso diverso.

P.S. che poi a me non piace moltissimo la parola "comune"...perché ognuno ha la propria.
E lo stiamo vedendo anche ora, giustamente.
 
E

elicriso

Guest
Olà che gran confusione!!!!

Innanzitutto: etica e morale sono due cose differenti...
la morale è contingente (ad un momento storico, alla religione, al sesso, alla cultura…..)
mentre l'etica è assoluta, elenca princìpi universalmente riconosciuti (solidarietà umana, assistenza ai più deboli, rispetto per ciò che ci circonda etc etc)

Se si esterna pubblicamente un pensiero su un qualcosa di astratto è perchè ci si tiene a farne partecipi gli altri, per cercare di far passare un messaggio, quindi su queste premesse gli altri chiedono spiegazioni....
In questo caso non guasta che il pensiero sia emesso sulla base di qualcosa di più di una semplice valutazione personale, limitata da particolarismi e circostanze

Se invece si vuole pronunciare sentenza inappellabile allora non si chiama dialogo ma monologo...basta saperlo....
mi metto qui e affermo qualsiasi cosa mi passi per la testa.

In entrambi i casi non è male avere un ragionamento logico alle spalle e non solo situazioni contingenti ed individuali :
vedo il sole che si alza in cielo quindi il sole si muove, mi son bruciato il dito nella presa della corrente quindi l'elettricità è dannosa., gli uomini neri sono brutti quindi pericolosi, ....

Comprendere non significa “tradurre” nella nostra sfera di valori, ma “rapportare” alla nostra sfera di valori, in modo che dalla fusione nasca un “qualcosa”, un pensiero, migliorato.
Solo dopo questo percorso poso affermare con certezza "la penso/non la penso come il mio interlocutore"

Ritengo che esprimere giudizi superficiali sui princìpi, senza discussione, inappellabili, sia fonte di integralismi e dogmi … proprio quello che tutti nella discussione han dimostrato di non apprezzare

PS.
I 10 comandamenti da un punto di vista storico sono un contratto di civile convivenza niente male per i tempi che furono....per parlare terra terra e non farla troppo lunga
 
E

elicriso

Guest
Inoltre fino a che un essere umano scrive queste cose in tutela della propria specie e dell'evoluzione della società e dell'ambiente in cui vive, nel suo insieme,
io crederò che uomo e mucca non sono uguali!
Ed è troppo importante per linkarlo...voglio mettervi parte del testo .

Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948

[h=3]Articolo 1[/h]Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
[h=3]Articolo 2[/h]
1. Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
2. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del Paese o del territorio cui una persona appartiene, sia che tale Paese o territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi altra limitazione di sovranità.
[h=3]Articolo 3[/h]
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.
[h=3]Articolo 4[/h]
Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; La schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.
[h=3]Articolo 5[/h]
Nessun individuo potrà essere sottoposto a trattamento o punizioni crudeli, inumani o degradanti.
[h=3]Articolo 6[/h]
Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.
[h=3]Articolo 7[/h]
Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad un'eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad un'eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.
[h=3]Articolo 8[/h]
Ogni individuo ha diritto ad un'effettiva possibiltà di ricorso a competenti tribunali nazionali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge.
[h=3]Articolo 9[/h]
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.
[h=3]Articolo 10[/h]
Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonchè della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.
[h=3]Articolo 11[/h]
1. Ogni individuo accusato di reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie per la sua difesa.
2. Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetrato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso.
[h=3]Articolo 12[/h]
Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, nè a lesioni del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.
[h=3]Articolo 13[/h]
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
2. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio Paese.
[h=3]Articolo 14[/h]
1. Ogni individuo ha diritto di cercare e di godere in altri Paesi asilo dalle persecuzioni.
2. Questo diritto non potrà essere invocato qualora l'individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite.
[h=3]Articolo 15[/h]
1. Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, nè del diritto di mutare cittadinanza.
[h=3]Articolo 16[/h]
1. Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento.
2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.
[h=3]Articolo 17[/h]
1. Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà privata sua personale o in comune con gli altri.
2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.



SONO QUALCOSA DI PIU' DEI 10 COMANDAMENTI, SONO UN MESSAGGIO LAICO
 

Diletta

Maestro Giardinauta
eli faceva troppo caldo per concentrarmi e scrivere quello che hai chiarito tu. purtoppo il giudizio è negli occhi di chi guarda, che non è un proverbietto basso basso, ma una verità universale. é la base dell'antropologia...osservare senza giudicare...
 
E

elicriso

Guest
L'antropologia studia comportamenti di vita non cerca di trovare soluzioni ai problemi del mondo....
questo lo può solo il confronto rispettoso
Tu osserveresti un pedofilo che si fa il proprio comodo senza intervenire, perchè antropologicmente si osserva senza giudicare?
 

Diletta

Maestro Giardinauta
L'antropologia studia comportamenti di vita non cerca di trovare soluzioni ai problemi del mondo....
questo lo può solo il confronto rispettoso
Tu osserveresti un pedofilo che si fa il proprio comodo senza intervenire, perchè antropologicmente si osserva senza giudicare?


è vero, sono stata troppo sintetica e ne è uscito fuori questo. intendevo dire che antropologicamente lo sguardo all'altro deve essere privo di pregiudizi, per studiarlo, non per essere d'accordo o meno. che poi io abbia il mio pensiero, deve prescindere.esempio rapidissimo: il fatto che abbia studiato e letto delle mutilazioni genitali femminili, e ne abbia tentato di comprendere la motivazione antropologica, non significa nella maniera più assoluta che io la trovi una pratica moralmente accettabile. peraltro non ho mai affermato che l'antropologia cercasse di risolvere i problemi del mondo. Del resto, quello che più stringentemente io penso del video in oggetto, l'ho scritto nel mio primo intervento e mi sembra fosse abbastanza chiaro.
 

Diletta

Maestro Giardinauta
Infatti. un essere umano ha ricevuto lo stesso trattamento che sicevono gli animali investiti. i più passano oltre. La cosa certa è che non si è fermato/avvicinato nessuno. Auto coinvolte, il suv che è stato fermo a dx e poi è ripartito , pedoni. si nasce soli e si muore sempre più soli.
ed era questo, per la cronaca...
 

Olmo60

Guru Master Florello
.Ma Olmina, se fosse giusto fare come dici, dovremmo accettare anche pensieri e idee orribili che attraversano la testa di certe persone :fifone2:
per quanto mi riguarda si. Cioè lo ammetto ma non lo accetto (ammetto che l'altro possa pensarlo pur non facendolo mio)

Dovremmo accettare ogni tipo di ideologia senza batter ciglio?
Dovremmo contrastare l'ideologia con la nostra ideologia sentendoci sullo stesso piano: le idee si contrastano con altre idee, i fatti con altri fatti senza demonizzare: stiamo parlando di libertà di idee...

E' impossibile, Olmina, quel che dici. E per fortuna che sia impossibile, aggiungo.
Eppure le guerre, almeno quelle dell' antichità partivano proprio per voler imporre le proprie idee..in molti casi...prendi le guerre di religione...

Perché, se partissimo da questo, dovremmo accettare ogni estremismo pure, ti rendi conto?
Di conseguenza anche ogni guerra, ogni battaglia fatta in nome di quell'ideologia stessa.
no stiamo parlando di idee, non di fatti...


No, Olmina, non si può...e soprattutto NON SI DEVE...accettare tutto ciò che non comprendiamo.
(nel senso...alcune distinzioni sono d'obbligo).

Io non ho detto che bisogna accettare (essere d'accordo con) le idee che non condividiamo, ma che dobbiamo ammetterle in chi non ci assomiglia...(io non scarto chi non la pensa come me)
Non comprendo un razzista, e non lo accetto.
Non comprendo la guerra, e non la accetto.
Non comprendo l'estremismo, e non l'accetto.
Anch'io, ma posso parlare con un guerrafondaio e con un estremista non fosse altro che per un confronto...

Ora...mi spieghi dove sta il limite in ciò che tu dici andrebbe accettato pur senza comprensione dello stesso?
Però ti aggiungo: se i limiti ci sono, ed è ovvio e giusto che ci siano per i motivi di cui sopra, significa anche che è impossibile la partenza, in termini di pensiero, che tu prospetti, semplicemente.

Sarebbe giusto forse, sì, se tutti gli esseri umani fossero ciò che troppo spesso invece non sono.
Sono esseri orribili, a volte, e mi rifiuto di comprenderli, o accettarli in quel caso.

Che poi, quest'ultima frase, ben si collega alla sfiducia di cui parlava Françoise, oltretutto.
Partendo anche da questo...allora mi sorge spontaneo chiederti: ma da ogni parte dovrebbe esserci l'accettazione, no, a questo punto?
Intendo...già la sua sfiducia negli esseri umani la dice lunga sul comportamento non condivisibile di questi ultimi, ergo: torniamo a monte, che non si possono condividere certe brutture di cui sono capaci.

NO, le brutture di cui sono capaci non si devono condividere: e questi sono fatti...

Ci sono cose, o idee, pensieri, che non possono assolutamente essere accettati proprio perché non condivisibili (ovvio che è un discorso in generale tutto il post).

Troppi uomini odiano, Olmina.
Ecco perché è proprio impossibile, a volte, dire semplicemente: "non la penso come te, ma lo accetto" :flower:
Ho sottolineato di nero non comprendo un razzista e non lo accetto: ti racconto una storia. Io ho un amico, un grande amico che però è anche un razzista convinto: tu dirai: è impossibile, invece è una persona che ha mille qualità...ma....quel pensiero. Ci facciamo delle litigate feroci, avvolte evito di provocarlo, ma è irremovibile...Bene, finchè non passa ai fatti, per me può pensare cosa vuole: del resto alla sua tesi porta anche argomenti "scottanti" (pochi) per i quali mi tocca dargli ragione (solo su qualche punto). Ma il giorno che dovesse compiere un gesto "razzista" io sarò la prima a deporre contro di lui davanti a un tribunale. E ce lo siamo detti. Ecco cosa intendo quando dico che per me, ripeto, tutti i pensieri sono leciti: poi nella pratica io seguo le regole della legge e agirei di conseguenza.
Però questa persona razzista è anche mio amico: prendo da lui la parte che per me è buona e gli lascio il resto senza sentirmi superiore a lui o migliore....siamo diversi....semplicemente: siamo diversi....
 
Ultima modifica:
Alto