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Non ho potuto fare a meno

Commelina

Master Florello
ma che roba, new, questo continuo scavare dentro...... Io ho talmente mal sopportato l'instabilità della adolescenza e del decennio dai venti ai trenta che ho sempre aspirato alla tranquillità della maturità come un punto di arrivo completamente appagante. E ora leggo che invece tu non ami questo stato che io invece ho cercato e per mia immensa fortuna ho anche trovato.
Non fa per me il subbuglio dei sentimenti, fa per me il porto tranquillo nel quale, dopo burrasche per me inenarrabili, sono finalmente arrivata tra i trenta e i quaranta anni. E' stata una mia ricerca interiore molto dolorosa.... ha prodotto lacrime di sangue per anni e anni. Ora non rinuncio a questo traguardo raggiunto.
Grazie New..... confermo quello che ti ho detto un paio di giorni fa..... ti adoro :)

PS sono andata fuori tema per quanto riguarda la frase che non si dimentica....ce l'ho bene in mente....la cerco .......... e la posterò
 
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seya

Master Florello
ci sto lavorando , non vi preoccupate per me, io cado in piedi come i gatti :)
grazie infinite :)
 

daria

Master Florello
Che bello questo topic!
Mi piacerebbe rispondere con calma, amo le parole, sono linfa vitale per me;ce ne sono molte che mi somigliano, mi commuovono, mi divertono e mi cullano, mi fanno sognare, viaggiare e guardare con gli occhi speciali della mente.
Questa la dedico alle parole e alla loro magia: :)

"Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un'anima.L'anima di chi l'ha scritto e di coloro che l'hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie ad esso_Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza."
(Carlos Ruiz Zafon)

...
 

casper69

Guru Giardinauta
Ognuno di noi conserva una frase di un libro che non può dimenticare.

La tua è bellissima, non riesco ad entrare nel merito perchè non mi sento positiva, ti lascio alcune di uno dei miei libri preferiti:

Ambientato in una biblioteca:

"...Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un'anima, l'anima di chi lo ha scritto e di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie a esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza..."

Il segreto:

"... un segreto conta quanto coloro da cui dobbiamo proteggerlo..."

"...l'avvocato conosceva bene la storia e sapeva che il futuro si legge nelle strade, nelle fabbriche e nelle caserme molto più chiaramente che sulle pagine dei giornali..."

"...gli avrebbe fatto piacere sapere che qualcuno voleva ricordarlo. Diceva sempre: esistiamo fintanto che siamo ricordati..."

"...alcune persone si ricordano, altre si sognano. Per me, N. M. aveva la qualità di un miraggio: non dubitavo che esistesse ma avevo l'impressione che potesse svanire da un momento all'altro..."

da l'Ombra del Vento di Carlos Ruiz Zafòn

:love_4:
 
Ultima modifica:

new dawn

Guru Giardinauta
ma che roba, new, questo continuo scavare dentro...... Io ho talmente mal sopportato l'instabilità della adolescenza e del decennio dai venti ai trenta che ho sempre aspirato alla tranquillità della maturità come un punto di arrivo completamente appagante. E ora leggo che invece tu non ami questo stato che io invece ho cercato e per mia immensa fortuna ho anche trovato.
Non fa per me il subbuglio dei sentimenti, fa per me il porto tranquillo nel quale, dopo burrasche per me inenarrabili, sono finalmente arrivata tra i trenta e i quaranta anni. E' stata una mia ricerca interiore molto dolorosa.... ha prodotto lacrime di sangue per anni e anni. Ora non rinuncio a questo traguardo raggiunto.
Grazie New..... confermo quello che ti ho detto un paio di giorni fa..... ti adoro :)

PS sono andata fuori tema per quanto riguarda la frase che non si dimentica....ce l'ho bene in mente....la cerco .......... e la posterò

aspetto la tua frase!
intanto vorrei dire che non è che io cerchi proprio un subbuglio, ma ho bisogno spesso di essere sorpresa e anche messa sottosopra, da qualcosa (più che da qualcuno).
Per esempio oggi non ho fatto che pensare a quelle parole di Camus, non so perché, e il mio tran tran solito era tutto diverso. Ero distratta, emozionata, le associavo a tante cose ... ho mandato una mail a mia figlia per condividerle anche con lei. Ho voluto sperimentare la condivisione anche con voi, e mi sono tornate indietro delle cose molto belle. E' questo che intendo per essere vivi.
Io non riuscirei a sentire cose simili se non fossi sempre in una condizione di ricerca, e quando sono troppo tranquilla non cerco più e mi ingrigisco.
Rendo l'idea?
Baci a tutti
 

miciajulie

Fiorin Florello
grazie per questo 3d! rimettersi in gioco, specie alla mia età, non vuol necessariamente dire buttare a mare le sicurezze (!) acquisite, materiali e non. ma solo ascoltare quella vocina che chiede di lasciarsi andare a una nuova emozione, a un nuovo sentimento, a una nuova amicizia, a un nuovo amore, a un nuovo subbuglio dell'anima, che può essere anche solo permettersi un hobby, o rompere, anche soltanto ammaccare, la routine per tornare a vibrare (sempre che non si sia in vibrazione fissa..., dipende da chi siamo), tornare a prestare orecchio alle sensazioni sopite, dimenticate, accantonate per distrazione, noia, ripetitività
ho due brani, di due libri diversi, che ho spesso in testa. mi hanno colpito, uno da adulta, l'altro da ragazzina, ma non come 'pensiero filosofico', solo per la sensualità, anche la sessualità, la carnalità che mi trasmettevano leggendoli, ma che qui, scusate, non posso mettere (XXX), sono da castelli di rabbia di alessandro baricco e da com'era verde la mia vallata di richard llewellyn
 

Manu1

Maestro Giardinauta
"Castelli di rabbia" mi ha fatto commuovere fino alle lacrime...i sogni che sono come biglie di vetro da tenere i tasca

.. quando la gente ti dirà che hai sbagliato... e avrai errori dappertutto dietro al schiena, fregatene.
Ricordatene. Devi fregartene. Tutte le bocce di cristallo che hai rotto erano solo vita...
non sono quelli gli errori... quella è vita... e la vita vera magari è proprio quella che si spacca,
quella vita su cento che alla fine si spacca..... io questo l'ho capito, il mondo è pieno di gente
che gira con in tasca le sue piccole biglie di vetro....le sue piccole tristi biglie infrangibili.....
e allora tu non smetterla mai di soffiare nelle tue sfere di cristallo.....
sono belle, a me è piaciuto guardarle, per tutto il tempo che ti sono stato vicino...
ci si vede dentro tanta di quella roba..... é una cosa che ti mette l'allegria addosso..
.non smetterla mai..... e se un giorno scoppieranno anche quella sarà vita,
a modo suo..... meravigliosa vita.

Alessandro Baricco, Castelli di Rabbia
 

quadricromia

Guru Giardinauta
Pensa che avevo dimenticato di aver letto questo libro... ebbene si, ho una memoria pietosa... ma rileggendo ora questo passaggio la storia delle biglie mi ha riportato tutto alla mente
il mondo è pieno di gente che gira con in tasca le sue piccole biglie di vetro....le sue piccole tristi biglie infrangibili.....
e allora tu non smetterla mai di soffiare nelle tue sfere di cristallo.....

bello!
 

francoises

Giardinauta Senior
La tua è bellissima, non riesco ad entrare nel merito perchè non mi sento positiva, ti lascio alcune di uno dei miei libri preferiti:

Ambientato in una biblioteca:

"...Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un'anima, l'anima di chi lo ha scritto e di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie a esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza..."

Il segreto:

"... un segreto conta quanto coloro da cui dobbiamo proteggerlo..."

"...l'avvocato conosceva bene la storia e sapeva che il futuro si legge nelle strade, nelle fabbriche e nelle caserme molto più chiaramente che sulle pagine dei giornali..."

"...gli avrebbe fatto piacere sapere che qualcuno voleva ricordarlo. Diceva sempre: esistiamo fintanto che siamo ricordati..."

"...alcune persone si ricordano, altre si sognano. Per me, N. M. aveva la qualità di un miraggio: non dubitavo che esistesse ma avevo l'impressione che potesse svanire da un momento all'altro..."

da l'Ombra del Vento di Carlos Ruiz Zafòn

:love_4:

scusate l'OT. adoro zafon, e l'ombra del vento!
hai letto il seguito?
 

daria

Master Florello
colori, sapori, profumi e... vari afrori

IL PROFUMO

Patrick Suskind









Le prime righe

"Nel diciottesimo secolo visse in Francia un uomo, tra le figure più geniali e scellerate di quell’epoca non povera di geniali e scellerate figure. Qui sarà raccontata la sua storia. Si chiamava Jean-Baptiste Grenouille, e se il suo nome, contrariamente al nome di altri mostri geniali quali de Sade, Saint-Just, Fouché, Bonaparte, ecc., oggi è caduto nell'oblio. non è certo perché Grenouille stesse indietro a questi più noti figli delle tenebre per spavalderia, disprezzo degli altri, immoralità, empietà insomma, bensì perché il suo genio e unica ambizione rimase in un territorio che nella storia non lascia traccia: nel fugace regno degli odori.

...Al tempo di cui parliamo, nella città regnava un puzzo a stento immaginabile per noi moderni. Le strade puzzavano di letame, i cortili interni di orina, le trombe delle scale di legno marcio e di sterco di ratti, le cucine di cavolo andato a male e di grasso di montone, le stanze non aerate puzzavano di polvere stantia, le camere da letto di lenzuola bisunte, dell'umido dei piumini e dell'odore pungente e dolciastro di vasi da notte. Dai camini veniva puzzo di zolfo, dalle concerie veniva il puzzo di solventi, dai macelli puzzo di sangue rappreso. La gente puzzava di sudore e di vestiti non lavati, dalle bocche veniva un puzzo di denti guasti, dagli stomaci un puzzo di cipolla e dai corpi, quando non erano più tanto giovani, veniva un puzzo di formaggio vecchio e latte acido e malattie tumorali. Puzzavano i fiumi, puzzavano le piazze, puzzavano 1e chiese, c'era puzzo sotto i ponti e nei palazzi. Il contadino puzzava come il prete, l'apprendista come la moglie del maestro, puzzava tutta la nobiltà, perfino il re puzzava, puzzava come un animale feroce, e la regina come una vecchia capra, sia d'estate sia d'inverno. Infatti nei diciottesimo secolo non era stato ancora posto alcun limite all'azione disgregante dei batteri i e così non v’era attività umana, sia costruttiva sia distruttiva, o manifestazione di vita in ascesa o in declino, che non fosse accompagnata dal puzzo.



E, verso la fine 800 un giro con Zola nelle Halles, i Mercati generali di Parigi

"La bella Lisa rimase in piedi dietro il suo banco, tenendo il capo un po’ girato dalla parte dei mercati, e Florent la contemplò muto, meravigliato di vederla così bella… Lisa gli apparve al di sopra dei cibi sul banco. Davanti a lei erano esposti, in piatti di porcellana bianca, i salami di Arles e di Lione già intaccati, le lingue e i salsicciotti lessi, una testa di maiale affogata nella gelatina, un vaso di acetini aperto, e una scatola di sardine scoperchiata, dove si vedeva un lago d’olio: poi a destra e a sinistra, sopra ripiani di legno, c’erano forme di formaggio d’Italia, e di caciocavallo, un prosciutto color rosa pallido, uno di York dalla carne sanguigna sotto uno strato denso di grasso…"
 

new dawn

Guru Giardinauta
Quello di Suskind è un grande pezzo da maestro; quello di Zola non lo conoscevo, ma è meraviglioso con quel brusco passaggio dallal bellezza di lei al catalogo di tutti i prodotti di salumeria. Vecchie Halles, beato chi le ha conosciute!
 

Commelina

Master Florello
come promesso il mio pezzo di libro indimenticabile......da "Tifone" di Joseph Conrad :love:

…..e poi fu la tempesta vera.
Fu qualcosa di formidabile e di subitaneo come l’improvviso scoppio di una fiala di furore. Parve esplodere tutt’intorno alla nave con un rombo assordante, con un fragore di sterminate masse d’acqua, come se un’immensa diga fosse saltata in aria sopravvento. Di colpo gli uomini persero i loro contatti. Questo è il potere disintegrante della bufera: isola ogni simile dal proprio simile. Un terremoto, una frana, una valanga raggiungono l’uomo così, per caso, senza passione. Ma la furia della tempesta lo attacca come un nemico personale, tenta di aggrapparsi alle sue membra, si afferra alla sua mente, cerca di sradicargli persino l’anima.
 

Manu1

Maestro Giardinauta
Dell'ultimo libro che ho letto, non riuscirei a ricordare un brano commovente, ma è tutto il libro ad esserlo. Un libro duro, spigoloso, pesante, a volte volgare, che mai vuole essere "piacione", ma che parla di sentimenti forti, violenti. Le prime venti pagine ho pensato "ma che sto leggendo? non ce la posso fare, chiudo!", poi sono andata avanti e ho trovato come sia bello riuscire a fare poesia dal fango.
è "come dio comanda" di Ammanniti.
(ps il film non è malaccio, ma io non sono obiettiva visto che mi piace da morire Filippo Timi...)
 

daria

Master Florello
Ursus e Homo erano legati da stretta amicizia. Ursus era un uomo, Homo era un lupo. Le loro indoli erano ben assortite. L'uomo aveva battezzato il lupo. È probabile che si fosse dato da sé anche il proprio nome; se Ursus andava bene per lui, Homo sarebbe andato bene per la bestia. L'alleanza tra l'uomo e il lupo dava i suoi frutti nelle fiere, durante le feste delle parrocchie, agli angoli delle strade dove fanno capannello i passanti, e dovunque la gente volesse ascoltare frottole e comperare pastiglie miracolose. Quel lupo docile, educato e obbediente, piaceva alla folla. La sottomissione riscuote successo. La nostra soddisfazione più grande consiste nel veder sfilare ogni tipo possibile di esseri addomesticati. Per questo c'è tanta gente al passaggio dei cortei reali.
(L'uomo che ride - Victor Hugo)
 

new dawn

Guru Giardinauta
Bravissimo Ammaniti ...


Da "Peter Pan nei giardini di Kensington"


Una delle grandi differenze tra le fate e noi è che loro non fanno mai niente di utile. Quando il primo bambino rise per la prima volta, il suo riso ruppe in milioni di frammenti che se ne andarono saltando tutt'intorno. Quella fu la nascita delle fate.
... Sono terribilmente ignoranti e tutto quello che fanno è finzione e benché abbiano belle scuole, non vi si insegna niente; e essendo il bambino più piccolo la persona più importante, lo prescelgono sempre come direttore, e quando ha fatto l'appello escono tutti per una passeggiata e non tornano più indietro.
... Se pensano che non le guardate, sgambettano alquanto rapidamente, ma se le guardate e se temono di non fare in tempo a nascondersi, stanno immobili fingendo di essere fiori. Molti sono proprio fiori, ma alcuno sono fate. Non si può mai essere sicuri di loro. Un buon stratagemma è però quello di camminare guardando da un'altra parte, e poi voltarsi di scatto.Un altro buon stratagemma è di fermarsi a fissarle. Dopo molto tempo non possono fare a meno di sbattere le pelpebre, e allora siete certi che sono fate"
 
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