Distinguiamo i due tipi di calcio assimilabili dalle orchidee perchè a volte con il calcio si generalizza molto e alla fine non si usa (personalmente uso un fertilizzante che già contiene calcio in formato Ossido di Calcio CaO) ma bisogna anche conoscere le caratteristiche delle orchidee.
Per le orchidee epifite il
Nitrato di Calcio (Ca(NO3)2), è fertilizzante ottimale ad alto tenore di azoto che fornisce anche una buona percentuale di calcio in forma prontamente assimilabile dalle piante e si può dare una volta ogni uno-due mesi (dipende da quante volte viene fatta la concimazione normale) nel periodo vegetativo della pianta (primavera/estate) in alternativa alla normale fertilizzazione anche se a volte si trova in formato di Ossido già associato come macroelemento nei fertilizzante in questo caso non serve dare il "Nitrato di Calcio".
Per le orchidee calcicole quali molti Paphiopedilum e altre (anche alcune epifite come la Phalaenopsis cochlearis, Coelogyne calcicola) invece la normale acqua dell'acquedotto va benissimo in quanto contiene già il necessario Calcio oppure si aggiunge nel substrato del
Carbonato di Calcio CaCO3 come ad esempio la graniglia di marmo o di calcare, gusci tritati di conchiglie, gusci tritati di uova, grit per gli uccelli o altri elementi in grado di rilasciare carbonato di calcio nel substrato
Quindi come se vede ambedue i tipi di calcio possono essere utili alle orchidee
La cosa più importante nella coltivazione non è fertilizzare (che faccio quando mi ricordo e ho tempo anche se consiglio agli altri di farlo), bagnare, luce ecc. anche se sono ovviamente importanti ma conoscere le proprie orchidee e l'ambiente in cui vengono coltivate senza riempirsi la testa di nozioni che a volte portano solo e stati di apprensione perchè non si riescono a trovare
@pNino guarda che il gesso è solfato di calcio e non va bene per le orchidee ottimo invece per alcuni cactus in piccole quantità