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N(u)ova Matematica

milla04

Maestro Giardinauta
sto notando però che spesso i ragazzini,in famiglia sono angioletti,educati perfetti,poi all'insaputa dei genitori,in "branco" sono dei piccoli delinquenti.

Vero...Già, ma spesso i genitori semplicemente non si accorgono di quel che fanno i figli perchè occupati nel lavoro, perchè indaffarati in altre faccende personali, perchè faciloni, perchè ognuno pensa che il proprio figlio non potrebbe mai aver scaricato il video di un down picchiato dai compagni come i figli degli altri, perchè se gli amichetti del proprio figlio sono figli di professionisti, persone benestanti e benviste sicuramente sono bravi ragazzi...

Anche la diffusa abitudine di dire agli altri del proprio bambino capriccioso e irrequieto "mio figlio è forte", "mio figlio è vivace, è sveglio, è furbo" invece di dire che è prepotente e viziato, è un gran bel rinforzo ad assumere certi comportamenti...
 

RosaeViola

Master Florello
sto notando però che spesso i ragazzini,in famiglia sono angioletti,educati perfetti,poi all'insaputa dei genitori,in "branco" sono dei piccoli delinquenti.


Nicola, quando ciò avviene è perchè la famiglia è già fortemente malata.

Mi spiego. Ognuno di noi, in casa propria, è portato a lasciarsi andare, ad avere meno censure su sè stesso, ad essere più libero.
Per i ragazzini è la stessa cosa. In casa, solitamente, sono dei tornado, sono più scatenati che nell'ambito sociale per le stesse ragioni di cui sopra.

Quando la situazione è ribaltata, allora significa che un ragazzino, forte del suo senso di onnipotenza, dettato da un Super Io mai adeguatamente "domato", anzi iperalimentato da un'educazione povera di contenuti e priva dei tanto salutari NO, pensa di poterla fare in barba alla famiglia (in cui non si identifica) e alla società intera, di conseguenza, perchè se riesco a far fessi i miei, figurati se non ci riesco con gli estranei...

Capisci quanto è pericoloso questo nuovo modello famigliare che da poco più di un decennio crea i nuovi mostri futuri?
 

milla04

Maestro Giardinauta
Eppure insegnare è uno dei mestieri più ambiti .E non è solo per passione che esiste un esercito di pseudo-aspiranti -insegnanti che bussa a più di una porta pur di insegnare in una qualsiasi scuola. Perchè ? perchè si lavora al massimo 5 ore al giorno , perchè ti fai le vacanze insieme agli alunni , perchè d'estate non fai nulla , perchè è un posto statale.

In tanti non sono nemmeno "titolati" ; una mia conoscenza ha preso il diploma di magistrale da esterna per cui non ha nemmeno frequentato 4 anni di scuola superiore, dopo ha conseguito i famosi corsi di sostegno , poi la pedatina ..ed oplààààà ora è insegnante di ruolo.
L'autonomia scolastica ha poi aggravato ulteriormente la questione raccomandati & company.

Mary, tra le ore di effettivo insegnamento, le varie riunioni (programmazione settimanale, interclasse per soli docenti, interclasse con i rappresentanti dei genitori, collegi dei docenti, commissioni varie, consigli di circolo, colloqui), l'aggiornamento obbligatorio di circolo, la correzione dei compiti e la ricerca e preparazione del materiale per le successive lezioni e unità didattiche, ti assicuro che le 5 ore sono solo una piccola parte di quello che si fa effettivamente. Sul numero di giorni di vacanza in effetti ne facciamo più che negli altri lavori, non oso lamentarmene, ma ad esempio dei due mesi estivi solo 32 giorni sono davvero di ferie, gli altri sono calcolati come recupero delle ore che facciamo in più durante l'anno scolastico (quelle che ho menzionato sopra). E poi, se togliessero i giorni di festa di Natale e Pasqua, le famiglie e gli operatori del settore turistico insorgerebbero, fidati!

Riguardo al titolo di studio indubbiamente nei programmi dell'istituto pedagogico dovrebbero mettere più ore di didattica e tirocinio... ma il "mestiere" si acquisisce sul campo di battaglia, come anche i geometri o i ragionieri...la scuola ti può dare delle basi, degli spunti, tecnica, ma sono la quotidianità del lavoro, i problemi che incontri e il rapporto con gli alunni che fanno di te un vero insegnante.

L'autonomia scolastica non permette di assumere persone a discapito di altre, in ogni caso le scuole fanno riferimento a graduatorie stabilite in base a titoli culturali, professionali, abilitazioni conseguite in concorsi ecc. L'autonomia è di tipo solo organizzativo (come l'organizzazione dell'orario, di eventuali rientri, la scelta dei curricoli, le collaborazioni col territorio, l'organizzazione di corsi per alunni e docenti).
:Saluto:
 

Eltuena

Guru Giardinauta
sapete cosa ha detto, a me e ad altre, una mamma un po' di tempo fa?
"Quando sono a casa, i miei figli, devono essere educati e rispettosi, non ammetto eccezioni. Fuori possono fare quello che vogliono"
 

nicola71

Guru Giardinauta
si,avete ragione,ma spesso i ragazzi hanno due faccie,non perche sono poco seguiti dai genitori,o poco educati,ma vivono realtà diverse,ambienti famigliari non a" passo con la società". Spesso quindi si abbassano ai livelli del gruppo,del branco,della squadra.Un ragazzino non può avere quella maturità per dire mi distacco dalle stupidità del branco
 

milla04

Maestro Giardinauta
Un ragazzino ha bisogno di identificarsi con un gruppo forte, perchè in esso trova la propria sicurezza e il coraggio di affrontare il mondo: se la famiglia assume correttamente il suo compito diventa un modello a cui il ragazzino fa riferimento, per cui dagli amici prenderà solo la compagnia, la normale complicità che c'è in un rapporto di amicizia. Se la famiglia è debole, disgregata o distratta, l'adolescente trova il proprio riferimento forte nel gruppo, o meglio nei coetanei che, in un modo o nell'altro, gli appaiono abbastanza forti e aggressivi da "proteggerlo": allora entra nel branco e ne assume le caratteristiche.
 

RosaeViola

Master Florello
No Nicola, non è vero.

Sono madre di due adolescenti. Hanno avuto spesso contatti con il branco ed hanno anch'esse un bisogno estremo di identificazione e appartenza al gruppo.
Ma nel branco non ci sono mai volute entrare, anche rinunciando ad alcuni dei loro presunti amici, provando schifo e ripugnanza di questi e delusione per essere state amiche di persone (femmine e maschi) che hanno scelto il branco.

Sai quand'è che un ragazzino lo sceglie e vi aderisce appieno? Quando la famiglia non lo ha educato al sentire, al soffrire, al vivere gli altri come estensione di sè stesso.
Quando la famiglia insegna l'individualismo, la competitività e lo sfruttamento dell'altro, allora il branco è il posto migliore dove stare.
Quando la famiglia non sostiene i propri figli intimamente, quando non è in contatto con i problemi dei ragazzi, quando li lascia soli interiormente, il branco risponde a tutto, risolve tutto.
Quando non si sottolinea la forza che ha l'essere diversi, quando non si sorregge un figlio nella propria diversità, nel fargli capire che non deve svendersi pur di appartenere ad un gruppo, se il gruppo lo svilisce e lo annienta umanamente, allora nessun ragazzo avrà mai la forza di opporvisi.
 

milla04

Maestro Giardinauta
No Nicola, non è vero.

Sono madre di due adolescenti. Hanno avuto spesso contatti con il branco ed hanno anch'esse un bisogno estremo di identificazione e appartenza al gruppo.
Ma nel branco non ci sono mai volute entrare, anche rinunciando ad alcuni dei loro presunti amici, provando schifo e ripugnanza di questi e delusione per essere state amiche di persone (femmine e maschi) che hanno scelto il branco.

Esatto, non hanno ceduto al branco perchè avevano trovato la loro identificazione in una famiglia forte e stabile e quindi rassicurante, non avevano bisogno di altri capibranco...:hehe:
 

nicola71

Guru Giardinauta
No Nicola, non è vero.

.

si avete ragione,però diciamo che non tutti hanno la presenza dei genitori,non perche sono dei farabutti,ma causa lavoro stanno veramente poco con i figli.Quindi volevo dire che la maggior parte non sono formati come i tuoi figli,e quindi trovano nel gruppo l'equilibrio.Io....:ros: ,lo vissuta sulla pelle,quando ero ragazzino(be ancora mi sento un ragazzino:D :D :D :D )avendo dei genitori poco presenti ed in più di una generazione molto diversa dalla mia e poco moderni,non c'era quel dialogo che avrebbe dovuto esserci,e quindi il mio modo di espormi con loro doveva adeguarsi un po al loro pensiero,cosa diversa invece con amici ,branco,gruppo ecc.Quindi avevo due faccie,che ora trovo assolutamente sbagliato,ma allepoca con la testa che mi ritrovavo...:martello: .
 

RosaeViola

Master Florello
Nicola vedi, quando due genitori lavorano e, in aggiunta, hanno un'altra mentalità, vengono da un'altra generazione, è comprensibile tutto questo.

Quello che preoccupa è il fatto che, ad esempio nella realtà dove vivo io, molte madri sono casalinghe e tempo per stare in contatto coi propri figli ne hanno a volontà.
Ma per la maggior parte di queste persone, stare coi propri figli è badare a loro come se fossero sempre dei bimbetti e per giunta facendolo viziandoli a più non posso per i motivi che avevo scritto in un precedente post.

Non c'è nessuna consapevolezza, da parte di una grossa fetta di genitori, nei confronti dell'adolescente e nessuna consapevolezza di quelle che sono state le proprie problematiche adolescenziali.
 

aseret

Florello Senior
L'adolescenza è un periodo importantissimo per i ragazzi ed è giusto che cerchino di allontanarsi dalla tutela dei genitori, i ragazzi più equilibrati da 'grandi' sono spesso proprio quelli che hanno dato preoccupazioni ai genitori. Se questi ultimi hanno saputo gestire bene le varie situazioni, cercando di far sentire sempre la loro presenza e ponendoli di fronte alle loro responsabilità con pazienza e comprensione, ma anche con fermezza, i risultati positivi non si faranno attendere molto.....solo 4-5 anni.....
 

milla04

Maestro Giardinauta
...L'adolescenza è un periodo importantissimo per i ragazzi ed è giusto che cerchino di allontanarsi dalla tutela dei genitori, i ragazzi più equilibrati da 'grandi' sono spesso proprio quelli che hanno dato preoccupazioni ai genitori.

Non credo che i ragazzini più equilibrati diano maggiori problemi da grandi...a meno che per "ragazzino equilibrato" non intendi che è tutto casa e scuola...il che non è necessariamente segno di equilibrio, potrebbe essere semplicemente un problema di socializzazione coi coetanei, non so...E anche in quel caso non è detto che automaticamente ad una certa età esploda, potrebbe essere solo la sua natura e un domani potrebbe diventare il classico uomo tutto d'un pezzo...Non capisco, Teresa...

Di sicuro l'adolescenza è un momento di rottura, è un differenziarsi dalle figure adulte attraverso un processo di opposizione spesso violenta, ma se i valori e gli esempi dei genitori sono validi e solidi di sicuro non ci si ritrova col mostro che filma lo stupro di una ragazzina, che si scarica da internet il gioco che consiste nel violentare e seppellire una bambina, che picchia il disabile e getta il senzatetto in un cassonetto....E' questa incapacità di valutare le proprie azioni, di rispettare la vita degli altri, di limitare le proprie pulsioni che preoccupa e che è frutto di un'educazione che non pone limiti, che difende qualunque comportamento e, se necessario, lo nasconde o addirittura ne aggredisce le vittime...:squint:
 

aseret

Florello Senior
Scusami, Milla, mi sono espressa male.Intendevo dire quello che hai esposto nella seconda parte del discorso, con una piccola aggiunta: è facile che quei ragazzi, che hanno superato l'adolescenza senza problemi apparenti,si 'risveglino ' più tardi e trovino quindi maggiori difficoltà a confrontarsi con la realtà. In altre parole maturano più tardi. Ovviamente non è così per tutti, per fortuna, ma ho osservato che accade abbastanza spesso.

Come ci siamo allontanati dal discorso iniziale!
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