Rubo 5 minuti per una considerazione prettamente legata ai tappeti erbosi e non a discorsi generali. Inevitabilmente da un pò di anni registriamo trend climatici "spigolosi" e poco sfumati. Nel senso che riscontriamo lunghi periodi di siccità intervallati da potenti scrosci d'acqua o al massimo singole settimane con elevata intensità piovosa, periodi di caldo afoso e improvvisamente al termine di questo freddo intenso ecc ecc ecc. Insomma, come dicono i vecchi saggi "non esistono più le mezze stagioni"
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Questo mi fa pensare a una cosa: se continuiamo così che fine faranno i prati di microterme che esprimono il top proprio in quelle fasi stagionali intermedie come aprile maggio settembre? E' chiaro che da questi andamenti stagionali bizzarri sono le più penalizzate, anche più di una macro che rallenta e posticipa le proprie performances in conseguenza magari di una primavera incerta e nuvolosa (quest'anno io ho registrato il raggiungimento del top nella terza settimana di agosto quando gli anni scorsi lo raggiungevo già i primi di agosto).