Vi sono molto vicino.
Anche stavolta la maggioranza delle vittime è stata nei capannoni, penso che vadano irrigidite da noi le norme antisismiche.
Da quel che so la zona era considerata a basso rischio sismico nonostante la faglia che ci passa sotto.
Purtroppo il rischio sismico non viene stabilito solo in base alla magnitudo dei sisma avvenuti in quel luogo ma anche e spesso principalmente per la frequenza dei terremoti.
Sta a dire che se una zona è potenzialmente in grado di subire scosse con magnitudo 6 ma tali sisma si affacciano ogni 500 anni, sono considerate (erroneamente) a basso rischio.
Questo è stato un grosso errore, la zona, come tutta italia di cima fino in fondo, deve essere vincolata a soluzioni antisismiche di massimo livello a mio avviso.
I capannoni sono venuti giù non perché mal progettati o mal costruiti ma perché osservano delle norme che garantiscono la sopportabilità di scosse con magnitudo ben inferiore.
Costruire da qua in avanti con norme a pericolosità sismica maggiore al momento serve a poco ma servirà per il futuro.
Non mi sento di dare colpa a nessun tecnico progettista ma piuttosto allo stato e alla regione, che hanno sottovalutato.
La verità, però, è che non ci capiamo una mazza in certe cose e la pericolosità sismica è basata su dati storici registrati e quindi è assolutamente probabilistica, non c’è nessun dato scientifico e certo.
Quindi, visto il patrimonio edilizio vecchio in italia, dobbiamo stare un po alla sorte.
Non capisco l’apertura delle indagini…….per stabilire che??
Che lo stato e la regione hanno sottovalutato la pericolosità sismica della zona??
Guardatevi qua questo sito interattivo e vi renderete conto che forti sisma con elevata magnitudo hanno picchiato un po ovunque in italia e se l’han fatto una volta la domanda non è se lo rifaranno, ma quando lo rifaranno.
http://emidius.mi.ingv.it/CPTI11/
http://emidius.mi.ingv.it/CPTI11/consultazione/query_eq/
ps: un abbraccio a tutti gli sfollati e alle vittime di questo sisma