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mici fosforescenti

THEJAM1112

Apprendista Florello
http://www.iltempo.it/2011/09/12/1285030-gatti_transgenici_aiuteranno_combattere_aids.shtml
Gatti transgenici: aiuteranno a combattere l'Aids
In alcuni mici è stato introdotto il gene di una medusa che li rende fluorescenti. La tecnica non permetterà di curare direttamente i "malati" ma sarà un valido aiuto per la ricerca.
Sono stati ottenuti i primi gatti transgenici che aiuteranno a combattere l'aids ma anche molte altre malattie fra le oltre 250 comuni a gatti e uomini. La proteina di una medusa rende i mici fluorescenti, quando vengono osservati sotto la luce blu. Nel loro Dna sono stati infatti trasferiti geni di specie diverse...


notizia vista anche questa sera al tg5.... in nome del progresso vengono fatti esperimenti di ogni tipo... il risultato di quest'ultimo è sicuramente molto importante per il futuro dell'umanità... ma non so com'è che questo argomento (manipolazioni genetiche) mi lascia sempre molti dubbi ...
 
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ortensia_12

Giardinauta
No comment. Tutti questi esperimenti son fini a se stessi. E' l'uomo che vuole superare il divino, o credere di essere in grado di farlo.
 

scardan2

Maestro Giardinauta
certe persone hanno troppo tempo libero. Si facessero fosforescente il proprio batacchio lasciando in pace i gatti!
 

Olmo60

Guru Master Florello
Per il nostro benessere, per il nostro futuro "migliore" c'è chi è disposto a qualsiasi aberrazione. Io non credo che noi siamo il fine ultimo di tutto. Non tutto è giustificabile. E di nuovo: dietro a questi esperimenti, oltre alla teoria che tutto è concesso se a fin di bene (nostro), ci sono interessi enormi...che schifo!
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
però se vogliamo essere coerenti con tutte le affermazioni fatte fin qui
dovremmo eliminare dalla nostra "dieta" un bella fetta di medicinali che utilizziamo normalmente..e che funzionano
e quando vediamo i malati terminali (di qualsiasi malattia) dovremmo stare tranquilli e dire.. è la volontà di dio e non lamentarci perchè non si fanno ricerche sufficienti

so che non troverò molti a sostenere questa mia teoria.. finchè siamo sani
ma il giorno in cui il malato terminale è uno che ci sta vicino vicino.. non ce ne fregherà un bel niente del gatto fosforescente, se quel gatto potrà salvare il nostro caro.
 

Marcello

Master Florello
Se dovessi prenderne un'altro cane lo vorrei di sicuro fosforescente per vedere dove si trova nel terreno anche di notte.
 

ortensia_12

Giardinauta
«Ieri il cane “ri-progettato” per brillare di verde quando esposto alle luce ultravioletta, oggi i gatti fluorescenti. E domani? Quale altra delizia degna di una piccola bottega degli orrori ci riserveranno i “Frankenstein” della ricerca scientifica?», questo il commento del direttore scientifico dell’Enpa, Ilaria Ferri, alla notizia dei mici transgenici “programmati” per studiare tra gli altri i meccanismi virali che stanno alla base di alcune patologie. «Cani, gatti, topi, cavie e tutti gli altri esemplari reclusi nei laboratori – prosegue Ferri – sono condannati a vivere una condizione doppiamente innaturale. Infatti, oltre ad essere “prodotti” artificialmente dall’uomo sono costretti a vivere la loro intera esistenza tra le quattro pareti di un laboratorio, sopportando atroci sofferenze.» Ma il problema non è soltanto di ordine etico, è anche di natura scientifica. «Sebbene le dichiarazioni dei padri del micio transgenico siano trionfalistiche, il vero punto debole della loro ricerca è la differenza sostanziale, e ineliminabile, tra il modello umano e quello animale – aggiunge il direttore scientifico dell’Enpa -. Del resto, se così non fosse che bisogno ci sarebbe di ripetere, spesso con esiti disastrosi, gli stessi esperimenti anche sui pazienti umani?» I progressi della scienza medica e della farmacopea possono essere garantiti con ben noti ed efficaci metodi sostitutivi quali, ad esempio, la tossicogenomica – vale a dire il metodo attraverso il quale viene misurato il livello di tossicità di qualunque sostanza ponendola a contatto con il Dna di una cellula –, i test in vitro o l’utilizzo di validissime simulazioni computerizzate. «A dispetto di ciò si continua a percorrere pedissequamente una vecchia strada perché, come affermano autorevoli scienziati, tra cui il biologo italiano Gianni Tamino, il tossicologo molecolare Claude Reiss, il presidente dell’associazione internazionale veterinari per i diritti degli animali, Andrew Knight, la sperimentazione animale serve ad alimentare i profitti delle multinazionali che la finanziano – conclude Ferri -. Peccato però che a pagare il conto sianoi malati stessi che attendono una cura per numerose patologie alle quali la scienza medica, piegata sulla sperimentazione, non sa ancora dare una risposta.» (12 settembre)
Da comunicato stampa ENPA del 12/09/2011
 

Figliadellaluna

Giardinauta
infatti, l'uomo e l'animale sono diversi, e spesso ciò che non è tossico per l'animale lo è per l'uomo.
gli esperimenti sugli animali sono una delle innumerevoli prove del senso di onnipotenza che l'uomo ha nei confronti dell'animale (tant'è che per condurre esperimenti su persone, anche su malati terminali senza speranze, gli step sono numerosi, e serve sempre l'autorizzazione finale del comitato etico): con l'animale andiamo sul sicuro, tanto per loro i comitati etici non ci sono, e nessun loro parente verrà mai a farci causa! e intanto ci si sente la coscienza a posto perchè gli esperimenti hanno portato a risultati incredibili e hanno salvato molte vite umane, ma a che prezzo?

io sto ancora sognando quel famoso pianeta delle scimmie...è la fine che tutti meriteremmo...
 

Violetta516

Maestro Giardinauta
ho letto ieri...che orrore...quello che li rende blu è la proteina di una medusa. Poi se ho capito bene aiuteranno a combattere non l'AIDS felina, ma quella umana ed altre 250 malattie secondo chi ha concepito questa mostruosità. Al peggio non c'è fine MAI.
 

Nikikus

Giardinauta
Lo studio serve per capire se quel dato gene può sconfiggere l'HIV felina. La fluorescenza è stata aggiunta "accessoriamente" come controllo per vedere se effettivamente il gatto in questione aveva nel proprio genoma anche il gene inserito dai ricercatori. Si è scelto il gatto perchè quanto a genoma ci somiglia molto, infatti l'HIV felino (e conseguentemente l'AIDS) agisce nella stessa maniara sia sui gatti sia sull'essere umano. E non sono blu, sono giallognoli, ma questo è poco importante.

Mia opinione è che, purchè di un essere vivente si tratti, la vita di milioni di esseri umani valga bene il sacrificio di una decina di topi o di gatti. Nonostante anche per un ricercatore non sia facile alla fine dello studio sopprimere la cavia, bisogna stringere i denti ed andare avanti. Se no, quanto a farmaci saremmo fermi alle pozioni medievali. Come già è stato detto, dovreste rinunciare a praticamente tutti i farmaci, che di norma vengono sempre testati sugli animali, prima di passare ai test sull'uomo..(dovreste rinunciare ai banali antinfiammatori..fino ad arrivare ai farmaci antitumorali) e non credo che un malato di tumore sia ben felice di sentirsi dire che i ricercatori che hanno fatto esperimenti su animali con il farmaco che gli sta salvando la vita siano degli esseri abominevoli, degli assassini, delle persone che vogliono andare oltre dio (per chi ci crede).

Il sunto di tutto questo è che io sono a favore della sperimentazione perchè come già riferito prima, la vita di un topo vale(molto) di più della vita di migliaia..decine di migliaia se non milioni di umani.
 
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Sasti

Florello
non credo che un malato di tumore sia ben felice di sentirsi dire che i ricercatori che hanno fatto esperimenti su animali con il farmaco che gli sta salvando la vita siano degli esseri abominevoli, degli assassini, delle persone che vogliono andare oltre dio (per chi ci crede)

Mai detta una cosa simile :-(
Mi sono fatta prendere dalla sindrome di Lorena Bobbit al solo leggere il titolo del topic e del link, poi è vero, quello degli esperimenti sugli animali e della vivisezione in generale è un tema delicato e ricco di sfaccettature, non è che si possa sbolognarlo così, con una battuta.
A me però la sindrome di cui sopra non passa lo stesso...
 

Nikikus

Giardinauta
No no..era in senso generale, per fare un esempio, il primo che mi era venuto in mente, non era riferito a te, lungi dal fare attacchi personali :)
 

Violetta516

Maestro Giardinauta
la vita di un topo vale(molto) di più della vita di migliaia..decine di migliaia se non milioni di umani.

Questa non è una verità assoluta. Forse volevi dire che PER TE la vita di un topo vale ecc. ecc., per il topo credo valga più la sua, come per ogni creatura vivente. Comunque Sasti ha ragione, questo discorso è complesso e delicato e peraltro è già stato affrontato più volte sul forum, Comunque molti esperimenti sono gratuiti e crudelissimi.
 
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Nikikus

Giardinauta
Leggi meglio le frasi, ho scritto PER ME, o comunque è palese che sia una mia opinione. Non voglio (e non devo) di certo far in modo che quello che dico io sia un dogma.
Se vogliamo ridurre il discorso ai minimi termini, il topo non ha coscienza di sè stesso, a guidarlo è solo l'istinto di sopravvivenza. Quindi non può assolutamente afferrare il concetto di "valore della vita". Lui cerca di salvarsi solo per assicurare la propagazione della specie.
 
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