Sui primi 3 punti che mi obietti ho già abbondantemente chiarito come la penso nei miei vari commenti precedenti, e non ho nulla da aggiungere.
Chiunque -se proprio ci tiene...- è libero di rileggere dal principio le versioni di ognuno e di farsi un'opinione imparziale; chi vuole vederci a tutti i costi delle ingiurie faccia pure, per me si tratta di puro e semplice sarcasmo rivolto a qualcuno con cui ero in disaccordo, in piena coerenza con le argomentazioni con cui ho sostenuto le mie convinzioni (a prescindere dal fatto che fossero giuste o sbagliate, il che giustamente è opinabile).
In soldoni: ribadisco per l'ultima volta che non volevo offendere nessuno, e se qualcuno la pensa diversamente pazienza.
Sugli altri due punti: se ho scritto che non sono un luminare e a quanto pare voi sì, è perché -pur non dispensando mai informazioni particolarmente precise, a dire il vero- avete rigettato con tale sicurezza le mie convinzioni bollandole come "falsità" che ho SINCERAMENTE pensato che foste più informati di me.
Un pelo d'ironia c'era, certo: non definisco luminare qualcuno che mi dice che ho torto senza darmi ampie prove che ha ragione lui.
Però avevo già scritto in precedenza (come al solito ignorato e sbeffeggiato, nonostante fossi serio) che i vostri interventi mi avevano fatto non dico cambiare radicalmente idea, ma almeno mettere in discussione le mie precedenti convinzioni.
Superfluo dire che ve ne siete altamente fregati (perché se uno ha torto su qualcosa, ha torto su tutto... come no).
L'ultimo punto.
marco.enne mi ha scritto "se non sei l'avvocato di travaglio astieniti dal difenderlo dicendo che non lo difendi".
Mi rinfacci il fatto che gli ho risposto: "Ah scusa, non credevo di dover chiedere il permesso a te per difendere chi mi pare".
Embè? Sul serio, ti sembra offensivo..?? Sono allibito. Beh, capisco che ti sto antipatico e che quindi trovi antipatica ogni mia virgola, ma quella risposta era perfettamente sensata ed equilibrata.
Voglio dire, neanche ad un raduno di ciellini questa risposta sarebbe etichettata come offensiva... "assertivo", "perentorio", sicuramente molto diretto e informale, ma certo non offensivo.
Se trovi offensivo questo, mi chiedo come reagisci se qualcuno ti insulta sul serio... che fai, lo denunci per tentato omicidio? Mah.
Penso che questo giudizio a dir poco forzato sia particolarmente in malafede anche perché, subito dopo quella frase, la mia risposta proseguiva così:
"Al di là di ragioni, torti e motivazioni, continuo a pensare che se voglio ho la piena libertà di difendere chi voglio SE CREDO che costui abbia subito un torto: non ho bisogno di essere pagato in veste di consulente legale per dire la mia.
Seguendo il tuo bizzarro ragionamento, nessuno potrebbe più dire mezza parola a favore di qualcun altro a meno che lo faccia dietro compenso.
Infine, ti faccio notare che premettere "questa non vuole essere un'apologia" quando si fa un'apologia, non è necessariamente un paradosso, e neppure un'ipocrisia: mi sembra perfettamente ovvio che uno può benissimo sostenere qualcuno perché semplicemente è d'accordo con lui, e non perché è dalla sua parte per partito preso.
Non sono pregiudizialmente dalla parte di nessuno, men che meno Travaglio (che stimo e rispetto, ma col quale mi sono tranquillamente trovato in disaccordo più di una volta).
Della serie: più chiaro e rispettoso di così...
Bene, credo di aver risposto in modo esauriente.
Chi vuol insistere a dare per scontato che sono un malvagio sociopatico, faccia pure... non so davvero che farci.
Concludo con qualche pacifica osservazione personale.
Dove ho ritenuto di dover fare passi indietro li ho fatti; quando qualcuno ha insistito sul presunto tono offensivo del mio discorso ho presentato le mie scuse per chiuderla lì, nonostante avessi già sottolineato 50 volte che non esisteva alcun intento offensivo; quando ho ritenuto valide alcune obiezioni le ho accolte facendo le mie ammissioni: bene, tutto questo è stato puntualmente ignorato.
Trovo che la cosa sia piuttosto significativa.
Magari mi sbaglio, ma non posso fare a meno di leggerci dietro la voglia di "fare tribù", di "vendicarsi" facendo deliberatamente finta che io non abbia corretto il tiro laddove ho ritenuto giusto farlo.
Lo deduco dalla totale assenza di reazioni al fatto che ho chiesto scusa se qualcuno si è sentito offeso, e lo deduco da tutta una serie di risposte acide che sembrano non tenere minimamente conto di tutto ciò che ho scritto nei miei vari commenti.
Non ho voglia di stare a fare copia incolla e di rispondere a tutto... lo farei, c'ho provato, ma ogni tentativo -per quanto animato da e dalle migliori intenzioni- si è rivelato totalmente inutile: vi siete fatti un'idea, e da quella non vi schioda nessuno.
A cosa servirebbe dunque elaborare risposte se tanto le stroncate a prescindere? Questa diatriba è davvero triste e stancante.
Io posso anche aver esordito in modo spigoloso (mi risulta di averlo già ammesso) e mi sembra perfettamente legittimo ed accettabile che altri mi rispondano con lo stesso tono e con le stesse armi... non mi metto certo a lagnarmi e a fare la vittima per questo.
La discussione però è rapidamente degenerata, assumendo i connotati grotteschi di una sassaiola pregiudizievole.
Mi va benissimo essere criticato e corretto da chi dimostra di avere argomenti migliori (e mi sembra di averlo dimostrato, anche se nessuno sembra averci fatto caso); farmi dare torto può non riempirmi di gioia, ma so apprezzare la bontà di critiche, aggiunte, obiezioni, interventi circostaziati.
Qui invece assisto ad una presa di posizione per principio, presi come siete a ripetere all'infinito che sono qui solo per insultare e far casino.
Faccio passi indietro, e cosa ottengo? Estrapolate miei frammenti virgolettati e me li ripresentate distorcendone il senso, "dimostrando" che sono un individuo spregevole.
Ho ammesso candidamente che certe mie opinioni erano le idee di un profano, non certo queelle di un luminare, concedendo che invece in questo forum mi sono imbattuto in gente più informata: cosa ottengo? Quest'ammissione mi viene rinfacciata come se fosse un'offesa. Pazzesco.
Mi viene in mente un pezzo in cui Cobain dice "just because you're paranoid, it doesn't mean they're not after you"... bene, per me vale qualcosa del genere: non è mio costume fare la vittima e lagnarmi di complotti, ma la sensazione è che mi dareste addosso qualunque cosa scrivessi.
Non mi riferisco a tutti indiscriminatamente, naturalmente questo atteggiamento vale per qualcuno e non per altri, e per qualcuno più che per qualcun altro.
In ogni caso questa tendenza emerge in modo piuttosto inequivocabile, visto che mi sento rivolgere sempre le medesime accuse in loop... esattamente come se non avessi mai scritto rettifiche, scuse, passi indietro e via dicendo.
Non vedo come questa roba possa ancora essere chiamata "discussione".
Meno male che non siamo fisicamente nella stessa stanza... se il livello è questo, mi avreste tagliato la testa da un pezzo!
Penso che d'ora in poi andrò in giro con molta più circospezione. Non so, magari qualcuno potrebbe scambiare una sillaba sarcastica per un'offesa irriferibile, una sbirciata per un gesto osceno, o una domanda troppo diretta per una minaccia di morte...
Bene, io mi sono chiarito in tutti i modi, ognuno pensi che che vuole.