I fatti che Olmo ha menzionato mi hanno riempito di amarezza,considerato che qui a Roma purtroppo o per fortuna (non so)ci vivo.Dico "per fortuna"perchè Roma è molto bella,e ha un grande passato e una grande eredità,dico "purtroppo"per come è appunto trattata e amministrata.Sempre più mi rendo conto che,più che una città, Roma puo' essere uno stupendo centro vacanze,ma per viverci tutti i giorni...Ve ne potrei raccontare di cose...Non credo sia necessario chiudere questo post,perchè,purtroppo,il problema della disonesta'dei politici del nostro paese è un problema trasversale che riguarda elementi di destra e di sinistra,e longitudinale,nel senso che riguarda elementi di nord centro e sud in pari misura.E c'è da stare molto poco allegri.Nel caso specifico di Roma,vedere nella lista degli arrestati il Responsabile dell'uffico per la salvaguardia della trasparenza e dell'anticorruzione...non si sa se c'è da ridere o da piangere,non so se mi trovo in una tragedia greca o in una sceneggiatura di Age e Scarpelli o Luciano Salce.Devo dire che,in questo,purtroppo,si realizza la par condicio.Non passa giorno che si venga a sapere di atti disonesti di varia gamma e portata perpetrati da membri di una parte o dell'altra degli schieramenti,da soli o in associazione,quindi...Semmai c'è da riflettere perchè,quando una persona acquista una fetta di potere,non lo usa per il bene della collettività,in nome del quale è stato scelto ed è stato delegato,ma per l'esclusivo bene personale,fregandosene del resto.C'è da chiedersi se è il potere che corrompe la coscienza del singolo che lo consegue,o è il singolo che di per se' ha una coscienza corruttibile,che già di suo ospita il germe della disonestà,per cui basta solo dare il là,creare le condizioni adatte per far si che questo meccanismo si mette in opera,e il germe esplichi i suoi effetti.Queste domande me le pongo ogni volta che sento notizie come questa,che mi fanno tanto male,perchè mi portano a pensare che per questo Paese non c'è speranza ne' futuro,se la gente non sa scegliersi i rappresentanti giusti,e se non sa allontanarli una volta che mentono alla nazione e si comportano male.A me piace molto il punto di vista U.S.A.,e il considerano reato grave mentire al popolo americano.gli altri Paesi sono Nazioni da secoli,gli stessi USA lo sono diventati dal fine 1700,e comunque ci sono partiti da casa con qeust'idea.E noi?noi siamo stati frammentati in tante micro realta,cupole,campinili torri,taglieggiati dai vari signorotti di turno locali,oggetto di scorrerie di vari barbari,premio di conquista di vincitori stranieri che si sono avvicendati.siamo per così dire (molto per così dire)uniti da appena centocinquant'anni,rispetto alle altre realtà nazionali siamo dei neonati,davanti alla storia siamo dei bambinetti,ma riusciremo mai a diventare un paese degno di questo nome?Mica lo so,visti i presupposti.Fra l'altro,ho notato un impoverimento culturale e morale nella gente,probabilmente abilmente indotto,altrimenti non si spiegherebbe perchè,malgrado si vengano a sapere certe notizie,non ci sia nessun moto di ribellione,o addirittura si nutra la segreta invidia di essere ricchi e disonesti come quelli che sono stati beccati con le mani nel sacco.Una volta,da bambina,lessi una bellissima storia di Gianni Rodari "Gelsomino nel Paese dei bugiardi":il protagonista capita in un paese che era stato conquistato da un pirata,Giacomone,il quale per tenere nascosta alla gente la sua vera vita,decide di cambiare il significato delle parole,nel senso che "pirata" nella nuova lingua diventa "gentiluomo",o una parola deve intendersi di senso contrario:insomma,in quel paese la bugia è legge e chi dice la verità va in prigione.Ovviamente la disonestà regna sovrana,come,del resto,vi regnano sovrane la confusione e l'ignoranza, e il popolo vive in miseria.La storia,che non vi sto a raccontare,anche perchè vi invito a leggerla (è godibilissima anche per gli adulti),va a finire bene,con Gelsomino che,dopo varie peripezie, riesce a liberare il paese dal pirata Giacomone e a ristabilire la verità.Mi sembra tanto che l'Italia stia diventando sempre più come il Paese dei bugiardi.