Ad un semestre di distanza giungo per relazionare sull'evoluzione clinica della pianta che, dopo il travaso fuori stagione e gli ultimi post, si presentava così alla fine di gennaio:
Nel bimestre successivo (nonostante scarsissime innaffiature) purtroppo ha continuato a passarsela maluccio, con molte foglie che in successione sono finite ammorbate dalle macchie.
Giunta la primavera ho messo in atto un ventaglio di iniziative differenti, alle quali non saprei bene quale porzione di merito assegnare, ma con apparente buon esito finale. Per la precisione, ho:
- controllato le radici e rimosso un (singolo) troncone che mi appariva un po' troppo brunito;
- estratto e "lavato" il pane di terra con un getto d'acqua, così asportando tutta la terra perimetrale ed un poca di quella tra le radici al centro;
- lasciato asciugare bene il tutto (senza rimettere in vaso per alcuni giorni);
- rinvasato con miscela di terriccio ancor più drenante (perché nel mio vano scale la terra appare rimanere umida per ere);
- usato un fungicida sistemico (tale Duaxo PPO) da spruzzare sulle foglie e lasciare assorbire, ripetendo per tre volte il trattamento (con distanza di un paio di settimane tra le applicazioni);
- addizionato dell'acqua ossigenata alle innaffiature (mi pare che la dose consigliata, che ho comunque prudenzialmente rivisto al ribasso, fosse di un cucchiaino per litro);
- per circa un mese, tenuto la pianta all'aperto durante il giorno (con l'auspicio che la terra potesse arieggiarsi e seccare meglio);
- infine, tagliato le parti annerite delle foglie e riposizionato nel vano scale.
Questo lo stato odierno, a distanza di un paio di mesi dal termine delle operazioni descritte:
Come si può notare dal confronto diretto, il tributo in termini di fogliame è stato abbastanza severo, ed inizialmente tutto sembrava statico (con pure l'impressione di nuovi annerimenti nelle zone basse dei fusti), ma alla fine la pianta sembrerebbe (sembrerebbe...) essere ritornata sulla retta via, con un tris di nuove foglie spuntate, visibili in foto, ed in attesa di srotolamento. Nel mentre, continuo ad annaffiarla con grande parsimonia e con conseguente lentissimo accrescimento, ma non oltre pretendo.
Come accennato in incipit, non sono in grado di valutare cosa e quanto abbia potuto contribuire all'attuale, apparente buono stato di salute, ma se altri alle prese con simili problemi di monstera (che non sembravano così isolati fra gli acquirenti Ikea) volessero provare a replicare la gamma completa delle iniziative, analogo lieto fine potrebbe non essere da escludersi.
P.S.: Mi impegno ad ulteriori, futuri aggiornamenti in caso di eventi degni di nota.