Il ferro chelato e gli acidi umici hanno usi completamente diversi.
Il ferro chelato è utile se la tua pianta non ne assorbe a sufficienza dal terreno (per cause varie, alle volte perchè il terreno ne è privo, ma più spesso perchè il terreno è tropo basico quindi la pianta non riesce ad assorbirlo o anche perchè vi è un eccessivo ristagno idrico).
E' chiaro che se la pianta presenta una clorosi ferrica (causata dalla mancanza di ferro)
la pianta crescerà poco, perchè il ferro entra nella composizione della clorofilla, determinante per la crescita e tutte le attività vegetative.
Gli acidi umici, invece, migliorano genericamente la struttura del suolo, apportando molto carbonio organico, fondamentale per rendere il suolo più fertile.
Questi possono influenzare il ph del terreno e la sua vitalità, però, a mio parere, possono difficilmente risolverti in tempi brevi una eventuale forte carenza di ferro.
Io quando posso faccio uso di un prodotto denominato "Leonardite", un tipo di carbone fossile. E' molto ricco di acidi umici e fulvici.
Se però si ha un buon terreno e lo si concima spesso con abbondante stallatico il suo uso diventa abbastanza superfluo.
E' molto utile invece se ci si ritrova un terreno povero, senza struttura oppure viene utilizzata per rendere di nuovo vitale un terreno sfruttato a lungo solo utilizzando concimi inorganici e in cui la componente batterica e la vitalità del suolo si è esaurita.