prima il consumo responsabile
poi il riciclo
ovvio, assolutamente importanti
ma dirlo è facile. farlo no
e non intendo che è difficile dividere i materiali per il cittadino: un po' di buona volontà e ce la possiamo fare. tutti.
[e sperare che la malavita organizzata non si insinui (si può ancora sperare?) come dice rocco]
ma tutto ciò è già advanced.
dietro ci sta un grosso lavoro da fare (amministrativo, costruttivo, proprio fisico, pratico. non solo nelle teste degli uomini), una enorme organizzazione da attivare
per non rischiare che tu attento all'ambiente ti attivi, ti sforzi, ti batti
dividi, aiuti a dividere, insegni a dividere i rifiuti
e poi tutto finisce così
http://www.nonsprecare.it/news/a-palermo-raccolta-differenziata.html
http://www.ilcorrieredellacitta.com/cronaca/differenziata-vera-o-finta.html
http://api.youreporter.it/gallerie/Finta_Raccolta_differenziata/pag-2
senza confini tra nord e sud...
se tu dividi ma poi tutto va a finire di nuovo mischiato perchè 'hanno finto' di costruire impianti idonei, oltre al danno la beffa. un ulteriore costo e spreco sulle spalle dei cittadini
appunto, certo, si deve cominciare, ma... è una strada lunga, molto lunga. manifestare, protestare, ottimo inizio. ma poi vigilare, studiare, porre attenzione. non fermarsi alla manifestazione di protesta. quella, forse, attira l'attenzione. ma ci vuol altro. da parte di tutti. non illudiamoci che dividere coi sacchettini nel ns piccolo i rifiuti sia realmente una raccolta differenziata. ora più che mai non ci si può nè ci si deve affidare semplicemente a iniziative sacrosante, sì, ma solo naïf.
in bocca al lupo