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Limoni si spaccano e cadono

rjalex

Giardinauta
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Pianta in vaso altrimenti mi pare in discreta forma.

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Grazie

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lelio

Giardinauta
Non è che per caso le fai soffrire troppo la sete prima di irrigare?
Quali sono le dimensioni della pianta, e che vaso ha?
 

rjalex

Giardinauta
Ciao Lelio e grazie,
La pianta la coltivo da 2 anni e ne dovrebbe avere circa 4. Sta in un vaso abbondante, ora a memoria tondo direi sul metro di diametro in coccio.
Sulle irrigazioni quasi ho il sospetto contrario. Nei mesi di Luglio ed Agosto l'irrigazione è stata prevalentemente automatica con irrigazioni TUTTI i giorni (sulla stessa linea ho qumquat, bouganvillea, peperoncini, pomodori, aloe e menta) !
Mi sa che comincio a diradare a giorni alterni ....
Che ne dici ?
Ciao.
 

Marcello

Master Florello
i limoni stanno crescendo ma l'acqua che riceve la radice spinge su troppa linfa e il frutto non ce la fa a contenerla e si spacca.

gli agrumi si innaffiano per bene anche solo una o due volte a settimana se in terra.
 

lelio

Giardinauta
Figurati.
Se parliamo di piante in vaso, peperoncini e pomodori ogni giorno va bene, specialmente se il vaso non è grande, ma per tutte le altre mi pare veramente troppo, specialmente per l'aloe, che è una succulenta; è vero che il vaso in coccio asciuga prima di quelli in plastica, ma mi pare troppo.
Diradare a giorni alterni mi pare possibile, anzi auspicabile (ortaggi permettendo), inoltre dovresti ricominciare a trattare l'aloe da pianta grassa e per le altre piante, agrumi compresi, invece di irrigare poco e spesso, tenendo il terreno sempre molto umido, dovresti irrigare meno spesso, facendo asciugare (non troppo!) il terreno tra un turno e l'altro; figurati che da noi gli agrumi in piena terra in terreni più freschi e non troppo sabbiosi ricevono acqua ogni due settimane!
Concimi regolarmente?
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Le spaccature dei frutti si determinano per differente accrescimento degli spicchi rispetto alla buccia, e tale evento a sua volta è dovuto a una concomitanza di cause ma principalmente ad una errata pratica irrigua, concorrono inoltre stress ambientali e nutrizionali. Il fenomeno è più frequente in certe varietà di agrumi dove nei frutti è presente il cosiddetto ombelico (la presenza di un abbozzo di un secondo frutto entro quello più grande) e la buccia è più sottile. In campo (non so se tenevi il vaso a cielo aperto) spesso le spaccature si verificano giusto a fine estate in occorrenza di forti temporali che determinano un elevato apporto irriguo dopo un periodo siccitoso. Viene consigliato di somministrare del nitrato di calcio al 2% (adesso una sola somministrazione; per il futuro una a fine giugno e una seconda dopo un mese).
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
La proporzione è quella, ma in genere nelle pubblicazioni a carattere scientifico la percentuale viene riferita al prodotto puro (peraltro nell'articolo che ho consultato non specifica se per fertirrigazione o per via fogliare, cosa che comporta un fattore di demoltiplicazione).
Ma il problema vero è trovare un concime non in confezioni ad uso agricolo. In rete il sacco più piccolo che ho scovato è da 5 kg, che si può acquistare anche on-line intorno ai 6-8 euro (ne posto due marche): per Altea viene indicato una dose di impiego di 200 g per pianta, ma nel ns. caso per una pianta piccola in vaso direi che vale il deficere più che l'abbundare, perciò starei sul dosaggio che hai scritto, oppure pragmaticamente si sparge una manciata di prodotto granulare e la si interra un poco. In alternativa. si può andare su un concime per orto ad alto titolo di azoto e calcio (il quale aiuta la formazione delle pareti cellulari).
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lelio

Giardinauta
Sinceramente, a me 20 g/l di nitrato di calcio per una pianta in vaso sembrano moltissimi, sopratutto per due ordini di motivi:
1 - l'acqua avrebbe un' EC elevatissimo: se una soluzione allo 0,1% (1 g/l) di nitrato di calcio in acqua distillata ha EC di 1,2 mS/cm, non oso pensare che valore avrebbe una soluzione al 2% in acqua di rubinetto;
2 - tutti consigliano di trattare gli agrumi in vaso quasi come delle acidofile, e di stare anche attenti a non salinizzare troppo il substrato, motivo per cui, ad esempio, vengono consigliati i lupini macinati per l'apporto di azoto: acidificano leggermente e non salinizzano il terriccio, e il nitrato di calcio non risponde a nessuno dei due requisiti: se infatti la sua reazione iniziale è sostanzialmente neutra, gli ioni nitrato saranno subito assorbiti o, essendo molto mobili, dilavati, mentre lo ione calcio permarrà nel suolo, causandone l'alcalinizzazione, motivo per cui il nitrato di Ca viene sconsigliato in suoli tendenzialmente alcalini o che non si vogliono alcalinizzare.
Riguardo all'indice di salinità, in effetti non è elevatissimo, ma in combinazione con gli altri fertilizzanti contribuirebbe in modo significativo.
Per questi motivi suggerirei due metodi alternativi: se si vuole apportare calcio al terreno, usare gesso agricolo (solfato di calcio): non è immediatamente solubile quindi il suo effetto è più lento, ma ha effetto correttivo e ammendante riguardo al Ph del terreno; infine, si potrebbe apportare calcio per via fogliare, avendo la velocità di Ca(NO3)2, anzi ancora più veloce, senza i suoi difetti.
 
Ultima modifica:

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
In ambito agronomico gli apporti di nitrato di calcio su agrumi suggeriti dalle case produttrici sono dell'ordine di non meno di 10 kg /Ha (diciamo 1 kg/hl = 100g/10l) per fertirrigazione oppure 100g/hl per via fogliare, dunque siamo a dosaggi ben superiori a quelli su cui abbiamo discusso. Sempre professionalmente parlando esistono formulazioni di detto concime a pH acido (es. Haifa Cal Sol), diversamente il nitrato di calcio può essere somministrato per via fogliare se si vogliono evitare problemi di pH nel terreno.
Quanto dici è senz'altro un interessante approfondimento tecnico-scientifico che apprezzo, ma io non mi farei troppi problemi per una pianta in vaso, piuttosto consiglierei a Rjalex di correggere l'effetto calcare dell'acqua del rubinetto (quello sì che alla lunga può far male) impiegando qualche acidificante o concime a pH acido per agrumi ad uso hobbistico che si trova sugli scaffali dei consorzi e negozi di giardinaggio; poi se trova del nitrato di calcio ne aggiunge una manciata al terriccio.
 

lelio

Giardinauta
Scusa, ma c'è qualcosa che non mi torna; è vero che sono zeri, ma uno zero è un fattore di grandezza 10; chiaramente, posso aver sbagliato a fare qualche conto, ma li ho rivisti alcune volte.
In pieno campo il turno irriguo di un agrumeto è di almeno 100 m[SUP]3[/SUP]/Ha, con 10 hl (1 m[SUP]3[/SUP]) non ci lavi nemmeno l'impianto, ed in ogni caso i 100g/10l sono l'1%, la metà dei 20g/l, quindi concentrazioni ben inferiori, non superiori. Addirittura, i 100g/hl per applicazioni fogliari sono uguali ad 1g/l e danno una soluzione allo 0,1%.
Io ho sempre saputo (correggimi se sbaglio) che la conducibilità di una soluzione per irrigazione non dovrebbe superare gli 1,5-1,8 mS/cm, ma, dato che ci piace rischiare, diciamo 2,5 mS/cm; se una soluzione di acqua distillata allo 0,1% di Ca(NO[SUB]3[/SUB])[SUB]2[/SUB] ha una conduttività di 1,2 mS/cm, non è molto lontano dalla realtà attendersi da una soluzione 20 volte più concentrata una conduttività 20 volte superiore.
Sappiamo che in realtà non è proprio così, ma se anche moltiplicassimo per 15 invece di 20 avremmo un valore di EC pari a 18 mS/cm, tralasciando la conduttività dell'acqua di rubinetto, trascurabile viste le grandezze in gioco.
Un valore del genere, 10 volte superiore ad un valore EC considerato tollerabile e 7 volte rispetto ad uno già pericoloso, metterebbe in pericolo il benessere e forse la vita della pianta.
Il vaso, proprio per la sua natura di spazio confinato, aggrava i nostri errori e le conseguenze di una concimazione sbagliata rischiano di essere molto più gravi rispetto al pieno campo; questo sempre per i miei due cent, e per quel poco che posso sapere
 

begonia

Maestro Giardinauta
ciao le spaccature dei frutti si verificano per due fattori primo stress idrici mi spiego capita che il terriccio rimane troppo aciutto.le radici soffrono al momento che ricevono acqua i frutti si gonfiano e si spaccano la seconda ipotesi e quando si verifica carenza di calcio nel terreno la buccia diventa meno elastica e ed ecco il manifestarsi del problema
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Scusa, ma c'è qualcosa che non mi torna; è vero che sono zeri, ma uno zero è un fattore di grandezza 10; chiaramente, posso aver sbagliato a fare qualche conto,

Non ti sei sbagliato tu, sono io che ho letto con gli occhi una cosa mentre mentalmente ne raffiguravo un'altra (2 g in 10 litri). E in effetti il 2% corrisponde alle dosi indicate dai produttori di concimi a base di nitrato di calcio, dunque da questo punto di vista i conti tornano.
Per il resto non mi intendo di fisico-chimica: su quel settore non posso seguirti e credo inoltre che una discussione in tal materia sarebbe alquanto OT su questo forum (sono argomenti di ingegneria agraria e attengono, mi pare, più che alle concimazioni alla problematica della salinità delle acqua di irrigazione della regioni a clima semi-arido e alla gestione delle colture idroponiche).
Mi intendo di fitopatologia e fitoiatria, e da questo punto di vista ho titolo per poter dare consigli.
Ciao
 

lelio

Giardinauta
Il consiglio era esatto, erano le quantità a non tornare; una distrazione può capitare a tutti.
Avendo un'azienda agricola (in cui vi sono anche agrumi in pieno campo) ho confidenza con molte pratiche, fertirrigazione compresa, ed ho acquisito una certa dimestichezza con i numeri e quantità necessarie.
 

rjalex

Giardinauta
Ragazzi grazie davvero. Ho semplicemente ridotto la frequenza delle irrigazioni ora che stando sul posto se serve posso intervenire. In estate invece stando via tra lavoro e ferie oltre un mese ho preferito abbondare leggermente.
Uso un concime granulare a lenta cessione in primavera e basta. Acqua di roma molto calcarea.
Ciao a tutti.

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