Finnigan's Wake
Florello
io iniziai a leggerlo perchè mi seccava essere chiamato buzzurro dal mio prof.
Calvino è uno degli ultimi veri scrittori italiani, "difficile" a modo suo è probabilmente l'unico (umberto eco a parte) che fa della metaletteratura la struttura portante della sua poetica: è piuttosto intellettuale, non è facile da seguire e da apprezzare, sopratutto non è letteratura di intrattenimento.
Tornando a Calvino...ottimo se ti piace essere letteralmente torturato(nel senso piu' ampio del termine)
non mi interessano le sperimentazioni degli autori, io voglio la storia: i fatti le ambientazioni la caratterizzazione dei personaggi, introspezione a piccole misurate dosi...tu chiamalo se vuoi... intrattenimento io aggiungo piacevole ed e' esattamente quello che cerco nella lettura k07:
Poi su tutto ci mettiamo un bel de gustibus e pure un buonanotte al secchio
Di Eco mi e' piaciuto moltissimo Il nome della rosa ma ho scaraventato Il Pendolo, che ce voi fa', sono una lettrice troppo o troppo poco esigente, delle due una k07:
ho appena finito di ri-leggere Angeli e Demoni nonchè Il Codice da Vinci.
Evito qualsivoglia commento: ho sentito o letto tante minchiate (mal scritte) solo nei discorsi elettorali di un celebre personaggio non alto.
Altra cocente delusione, "la solitudine dei numeri primi", che se è riuscito a vincere il premio strega quello, allora io posso puntare al Nobel per l'astrofisica.
A voi quali cag.ate sono capitate?
io ho un metodo infallibile per evitare i libri deludenti; chiedere consigli ad una mia amica che pensa di essere alternativa e controcorrente ma che in realtà pensa siano opere d'arte libri come "la solitudine dei numeri primi". Quando lei mi parla bene di un libro, ecco, allora io non lo compro. Annuisco, le dico "sì sì, certo" e poi non lo compro.
Anch'io questa estate ho letto Angeli e Demoni, Il Codice Da Vinci, La Verità Del Ghiaccio e sto finendo Il Simbolo Perduto.
Io li ho trovati interessanti e ricchi di suspense (e io amo i gialli e la suspense :ciglione
pero ci fa riflettere su un probabile futuro della nostra specie: l'antimateria potrebbe essere un'arma letale :fifone2: oppure con solo qualche grammo potrebbe alimentare l'intera New York.
tu chiamalo se vuoi... intrattenimento io aggiungo piacevole ed e' esattamente quello che cerco nella lettura
Poi su tutto ci mettiamo un bel de gustibus e pure un buonanotte al secchio
Di Eco mi e' piaciuto moltissimo Il nome della rosa ma ho scaraventato Il Pendolo, che ce voi fa', sono una lettrice troppo o troppo poco esigente, delle due una k07:
non sono io a chiamarlo intrattenimento, è il suo nome da sempre, da quando esiste la storia della critica letteraria. Vi è Letteratura e e vi è Fiction, a volte si sovrappongono ma si deve essere dimolto bravini, e Brown non lo è. Eco si, e molto: tuttavia il pendolo è un po' anonimo e pesantuccio, baudolino è semplicemente una faigata, divertente e pieno di suggestioni.
Calvino non è sperimentale, è uno scrittore "intellettuale", la metaletteratura (letteratura che ha come argomento la letteratura, come il Nome della Rosa, ad esempio) è un genere che ha presa sopratutto sui letterati e molto spesso risulta indigesto...
Finn, avverti Asor Rosa love che non ce l'ho fatta con cent'anni di solitudine ma che ho adorato tutto il resto.....che mi si dia pure della buzzurra....ma non per questo
credo che liscinadolo un po' il Vecchio (che non vedo da anni purtroppo) potrà farti avere una dispensa...
Non riesco a capire Finnigan.
In che senso i libri di Brawn dicono "cacchiate"?
Anch'io questa estate ho letto Angeli e Demoni, Il Codice Da Vinci, La Verità Del Ghiaccio e sto finendo Il Simbolo Perduto.
Io li ho trovati interessanti e ricchi di suspense (e io amo i gialli e la suspense :ciglione
È ovvio che metà romanzo si basa su concetti reali, altro su fantasticherie (un cilindro di antimateria nel Vaticano) pero ci fa riflettere su un probabile futuro della nostra specie: l'antimateria potrebbe essere un'arma letale :fifone2: oppure con solo qualche grammo potrebbe alimentare l'intera New York.
Per il Codice Da Vinci sono sorte più polemiche; anche se in realtà si è testimoniata una vera esistenza di una certa "Maria Maddalena", che però non era realmente in cinta all'epoca della crocifissione.
Meglio non parlare di religione sul forum, non si sa mai :fifone2:
Sta a dire che contrariamente, io li ho trovati interessanti: certo, c'è di meglio però vanno tenuti sempre nella mente.
Ricorda che Brawn ha avuto un caso editoriale senza precedenti.
Mi è piaciuto di meno l'ultimo libro che sto finendo di leggere, ovvero il Simbolo Perduto.
i casi editoriali (che non sono sinonimo di qualità) si costruiscono a tavolino, si investe denaro su un progetto dal quale -puntualmente- si presentano film e romanzo e vengono pubblicizzati scientificamente per ottenere una grande diffusione e perciò il massimo profitto. Ma a livello di Letteratura non contano, intanto perchè sono scritti a minchia di cane per un pubblico sopratutto popolare (consumatori), poi perchè sono semplicemente fiction, entertainment literature... un po' come i Viaggi di Gulliver, Robinson Crusoe, le storie di Salgari ai loro tempi. Quando uscì il Signore degli Anelli, l'ambiente critico letterario implose, entrò in crisi perchè chi pretendeva di relegarlo nell'ambiente "basso" della fiction si dovette scontrare con un poderoso insieme di "addentellati" (riferimenti) alle tradizioni anglogermaniche, rimodellate e metaforizzate una per una, che non è certo il riferire tra le righe che Albino Luciani fu fatto secco perchè sfrangeva la minkia a Marcinkus e allo IOR (che peraltro è pure vero)
Dei libri di Brown non ho detto che sono privi di suspance, anzi ne hanno molta, pure troppa, ma sono innanzitutto scritti (o tradotti) da cani, in un linguaggio narrativo molto piatto che però è "facile" da leggersi e che permette a chiunque, dal fruttarolo al commerciante di fare la parte del lettore impegnato. A me leggere sta roba annoia, come andare in moto in autostrada, sempre dritto, du' palle. vado fino in fondo solo perchè sono un buon lettore e devo farlo per poter poi aver cognizione di causa e parlarne senza sparare vaccate. E' il mio mestiere.
In più come ho già detto, mescolano in stile Hollywoodiano, verità, probabilità, menzogne, deformano realtà per adattarle a fini letterari, e francamente leggere di un Siniscalco giovanissimo e paracadutista, Guardie Svizzere composte da Chuck Norris e suoi cloni con un tocco di Clinteastwood, di antimateria sballottata di qua e di là come maionese, di aerei ipersonici a forma di scatola che atterrano a Ciampino, di tizi che vanno e vengono dalla Biblioteca Vaticana come se fosse il cesso di un autogrill l'ho trovato così assurdo che francamente come lettore mi sono sentito anche un po' offeso.
Il film al contrario è mosso, movimentato, avvincente, guardabile, e trattandosi di un film americano si sa a priori che sarà un cag.atone spettacolare, che di certo non ti lascia quella sensazione alla bocca dello stomaco che può darti -ad esempio- c'era una volta in america di Sergio Leone, ma al limite una serata divertente che poi si conclude con una birra al pub con gli amici e si parla di faiga e non del film.
Invece il Codice da Vinci, un po' migliore, è un curioso repertorio di verità storiche e ipotesi, pone l'accento sulla creazione a tavolino del Cristianesimo, ma è di nuovo una caccia al tesoro per adulti, un altro minestrone caotico, anche questo OTTIMO per fare un filmazzo da botteghino, ma non certo un "opera" nel senso stretto (e l'unico che ci sia) del termine. tant'è che si trova sulle bancarelle a 2 euro.
professional mode off
Adesso qualcuno mi insulterà:
Paulo Coelho: Il cammino di santiago...lasciato a metà
L'alchimista...lasciato molto prima
sulla sponda ecc.ecc. lasciato sulla mensola.
Adesso qualcuno mi insulterà
Dei libri di Brown non ho detto che sono privi di suspance, anzi ne hanno molta, pure troppa, ma sono innanzitutto scritti (o tradotti) da cani, in un linguaggio narrativo molto piatto che però è "facile" da leggersi e che permette a chiunque, dal fruttarolo al commerciante di fare la parte del lettore impegnato.