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Libri deludenti

Violetta516

Maestro Giardinauta
più che deludente ho incontrato un libro che mi ha inquietato in modo insostenibile, mi provocava anche incubi, al punto che ho dovuto abbandonarlo. Premetto che ho letto di tutto: dallo splatterpunk a lovecraft, da clive barker a stephen king, da lansdale a le fanu...adoro tutta la letteratura ed il cinema orrorifici quindi non mi impressiono facilmente.
il libro è: CASA DI FOGLIE di Mark Z. Danielewsky, già solo guardarne la strana impaginazione mi dava l'angoscia.
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
Marquez... simpatico ho letto solo cent'anni di solitudine, è così ..boh.. che... m'è piaciuto moltissimo

l'avevo preso qualche millennio fa con i punti dell'esselunga :D assieme a.. se non sbaglio il titolo il tropico del cancro di Henry Miller,, ecco questo è un sospeso che non ho intenzione di togliere dalla sospensione... punti sprecati avrei potuto prendere qualcosa di meglio!
cose insensate, scritte senza impegno e pubblicate da un parassita che viveva alle spalle di chiunque gli passasse a tiro..( il sig miller ) nemmeno l'impegno nello scrivere c'era in quel libro!!
 

Violetta516

Maestro Giardinauta
io trovo Henry Miller meraviglioso! Il Tropico del cancro ma anche la trilogia della crocifissione rosea (sexus plexus e nexus) che è tutto quello che per ora ho letto di lui. Su Marquez siamo d'accordo e cent'anni di solitudine è di sicuro il suo capolavoro.
 

ortensia_12

Giardinauta
Cent'anni di solitudine è un capolavoro. Io lo rileggo a distanza di qualche anno ed ogni volta sento profumi nuovi.

La Coscienza di Zeno. Un bel libro, direi, che ha più di un livello di lettura (cerco di essere neutra:squint:...e quando mai:eek:???), finale:
L'ultimo capitolo delle sue memorie Zeno lo scrive sotto una luce diversa da quella sotto la quale si trovava negli altri: riconosce che il Dottor S.(probabilmente il riferimo è a Sigmund Freud) non lo aveva guarito affatto, e gli manda quest'ultima parte dei suoi ricordi per fargli capire cosa ne pensasse della sua cura; e si fa curare da "un medico vero, di quelli che esaminano il corpo quando si ammala" (qui Svevo supera se stesso, prevedendo ciò che ancor oggi si combatte con questa presunzione), che lo trova in perfetta salute. Intanto siamo arrivati nel 1915, quando l'Italia entra nel primo conflitto mondiale, e la villa di Zeno si trova proprio al confine tra Austria e Italia, quindi gli viene impedito di entrarvi, e verrà trasferito con la sua famiglia a Trieste, dove constaterà su se stesso gli effetti della guerra: si ritiene fortunato in primo luogo perché si è disfatto della sua malattia, e guarda il mondo con occhi diversi, perché si considera fortunato in mezzo alle brutture della guerra. L'ultimo capitolo rende esplicita la concezione pessimistica della vita di Svevo, prima velata dall'autoironia sulla malattia. Quella malattia quindi è considerata come attributo inscindibile alla vita, che quindi diventa a sua volta "malattia", sempre mortale. In un certo qual modo così non è per Zeno, che dalla guerra (che, per quanto ne possa dire Zeno, può essere considerata per una buona parte appartenente al "male"), trae la sua guarigione. Infine egli scrive una critica contro la psicoanalisi ed una profezia sulla fine del mondo che sarà provocata dall’autodistruzione dell’uomo. Il termine di quest’opera può suggerire che si tratti di una cattiva coscienza, infatti tutto viene risolto in un banale tentativo di autogiustificazione: Zeno desidera proclamare la propria innocenza nei confronti del padre, moglie, amante e cognato. Questo lo notiamo anche inSenilità, ma nella Coscienza di Zeno va ben oltre; è infatti contemporaneamente oggetto e soggetto di critica. È ironizzato ma anche ironico. La sua “malattia” gli impedisce di identificarsi con il mondo normale. Zeno è a conoscenza di queste sue imperfezioni; per questo è ben lieto di modificare le proprie esperienze, gli altri invece, convinti di essere perfetti, restano cristallizzati in una condizione di immutabilità, ergo negano ogni possibile miglioramento:muro:.
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
boh.. l'ho letto 2 volte ma secondo me non finisce quel libro :) mi lascia sempre un qualcosa di sospeso....
:Saluto:
 

daria

Master Florello
Calvino è uno degli ultimi veri scrittori italiani, "difficile" a modo suo è probabilmente l'unico (umberto eco a parte) che fa della metaletteratura la struttura portante della sua poetica: è piuttosto intellettuale, non è facile da seguire e da apprezzare, sopratutto non è letteratura di intrattenimento.



Tornando a Calvino...ottimo se ti piace essere letteralmente torturato(nel senso piu' ampio del termine)
non mi interessano le sperimentazioni degli autori, io voglio la storia: i fatti le ambientazioni la caratterizzazione dei personaggi, introspezione a piccole misurate dosi...tu chiamalo se vuoi... intrattenimento :D io aggiungo piacevole ed e' esattamente quello che cerco nella lettura :eek:k07:
Poi su tutto ci mettiamo un bel de gustibus e pure un buonanotte al secchio :tupitupi:

Di Eco mi e' piaciuto moltissimo Il nome della rosa ma ho scaraventato Il Pendolo, che ce voi fa', sono una lettrice troppo o troppo poco esigente, delle due una :eek:k07:
 
Ultima modifica:

Commelina

Master Florello
Finn, avverti Asor Rosa :)love:) che non ce l'ho fatta con cent'anni di solitudine ma che ho adorato tutto il resto.....che mi si dia pure della buzzurra....ma non per questo :)
 

LucaXY

Master Florello
ho appena finito di ri-leggere Angeli e Demoni nonchè Il Codice da Vinci.
Evito qualsivoglia commento: ho sentito o letto tante minchiate (mal scritte) solo nei discorsi elettorali di un celebre personaggio non alto.

Altra cocente delusione, "la solitudine dei numeri primi", che se è riuscito a vincere il premio strega quello, allora io posso puntare al Nobel per l'astrofisica.
A voi quali cag.ate sono capitate?

Non riesco a capire Finnigan.
In che senso i libri di Brawn dicono "cacchiate"?

Anch'io questa estate ho letto Angeli e Demoni, Il Codice Da Vinci, La Verità Del Ghiaccio e sto finendo Il Simbolo Perduto.

Io li ho trovati interessanti e ricchi di suspense (e io amo i gialli e la suspense :ciglione:)

È ovvio che metà romanzo si basa su concetti reali, altro su fantasticherie (un cilindro di antimateria nel Vaticano) :lol: pero ci fa riflettere su un probabile futuro della nostra specie: l'antimateria potrebbe essere un'arma letale :fifone2: oppure con solo qualche grammo potrebbe alimentare l'intera New York.

Per il Codice Da Vinci sono sorte più polemiche; anche se in realtà si è testimoniata una vera esistenza di una certa "Maria Maddalena", che però non era realmente in cinta all'epoca della crocifissione.
Meglio non parlare di religione sul forum, non si sa mai :fifone2: :lol:

Sta a dire che contrariamente, io li ho trovati interessanti: certo, c'è di meglio però vanno tenuti sempre nella mente.

Ricorda che Brawn ha avuto un caso editoriale senza precedenti.
Mi è piaciuto di meno l'ultimo libro che sto finendo di leggere, ovvero il Simbolo Perduto.
 

Vagabonda

Florello Senior
io ho un metodo infallibile per evitare i libri deludenti; chiedere consigli ad una mia amica che pensa di essere alternativa e controcorrente ma che in realtà pensa siano opere d'arte libri come "la solitudine dei numeri primi". Quando lei mi parla bene di un libro, ecco, allora io non lo compro. Annuisco, le dico "sì sì, certo" e poi non lo compro.
 

daria

Master Florello
io ho un metodo infallibile per evitare i libri deludenti; chiedere consigli ad una mia amica che pensa di essere alternativa e controcorrente ma che in realtà pensa siano opere d'arte libri come "la solitudine dei numeri primi". Quando lei mi parla bene di un libro, ecco, allora io non lo compro. Annuisco, le dico "sì sì, certo" e poi non lo compro.

Utile, io ho un'amica del genere come segnalatrice di ottimi posticini -lei non li chiama ristoranti- dove mangiare bene e spendere poco...ebbene so esattamente dove non adare per mangiar male a caro prezzo :D

che coppia diabolica :cool3:
 

Erika

Moderatrice Sezz. Cactacee e Succulente / Parliamo
Membro dello Staff
Anch'io questa estate ho letto Angeli e Demoni, Il Codice Da Vinci, La Verità Del Ghiaccio e sto finendo Il Simbolo Perduto.

Io li ho trovati interessanti e ricchi di suspense (e io amo i gialli e la suspense :ciglione:)

Il problemaè che sono scritti tutti con lo stampino, tutti uguali, tutti prevedibili e tutti orrendamente "pubblicizzati in maniera esagerata"
 

ortensia_12

Giardinauta
pero ci fa riflettere su un probabile futuro della nostra specie: l'antimateria potrebbe essere un'arma letale :fifone2: oppure con solo qualche grammo potrebbe alimentare l'intera New York.

Ho già sentito questo discorso: qualche sera fa c'era un amico a cena, il mio pelosetto (amore della mamma:tupitupi:) aveva un disturbino intestinale , e l'amico ha affermato che l'antimateria distruggerà il genere umano!
 

Sevi

Fiorin Florello
A me il signor Marrone mi è sempre stato un po' sui suoi "omonimi"
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posso dirlo? :ros:

E ormai l'ho detto :tupitupi:
Questione d'istinto (ma non solo) e mi rifiuto di leggerlo, rifiutissimo!
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(devo dare un senso al test, perciò l'orsetto).
 

margot

Maestro Giardinauta
Adesso qualcuno mi insulterà:

Paulo Coelho: Il cammino di santiago...lasciato a metà
L'alchimista...lasciato molto prima
sulla sponda ecc.ecc. lasciato sulla mensola.
 
tu chiamalo se vuoi... intrattenimento :D io aggiungo piacevole ed e' esattamente quello che cerco nella lettura
Poi su tutto ci mettiamo un bel de gustibus e pure un buonanotte al secchio :tupitupi:

Di Eco mi e' piaciuto moltissimo Il nome della rosa ma ho scaraventato Il Pendolo, che ce voi fa', sono una lettrice troppo o troppo poco esigente, delle due una :eek:k07:

non sono io a chiamarlo intrattenimento, è il suo nome da sempre, da quando esiste la storia della critica letteraria. Vi è Letteratura e e vi è Fiction, a volte si sovrappongono ma si deve essere dimolto bravini, e Brown non lo è. Eco si, e molto: tuttavia il pendolo è un po' anonimo e pesantuccio, baudolino è semplicemente una faigata, divertente e pieno di suggestioni.
Calvino non è sperimentale, è uno scrittore "intellettuale", la metaletteratura (letteratura che ha come argomento la letteratura, come il Nome della Rosa, ad esempio) è un genere che ha presa sopratutto sui letterati e molto spesso risulta indigesto...

Finn, avverti Asor Rosa :)love:) che non ce l'ho fatta con cent'anni di solitudine ma che ho adorato tutto il resto.....che mi si dia pure della buzzurra....ma non per questo :)

credo che liscinadolo un po' il Vecchio (che non vedo da anni purtroppo) potrà farti avere una dispensa...

Non riesco a capire Finnigan.
In che senso i libri di Brawn dicono "cacchiate"?

Anch'io questa estate ho letto Angeli e Demoni, Il Codice Da Vinci, La Verità Del Ghiaccio e sto finendo Il Simbolo Perduto.

Io li ho trovati interessanti e ricchi di suspense (e io amo i gialli e la suspense :ciglione:)

È ovvio che metà romanzo si basa su concetti reali, altro su fantasticherie (un cilindro di antimateria nel Vaticano) :lol: pero ci fa riflettere su un probabile futuro della nostra specie: l'antimateria potrebbe essere un'arma letale :fifone2: oppure con solo qualche grammo potrebbe alimentare l'intera New York.

Per il Codice Da Vinci sono sorte più polemiche; anche se in realtà si è testimoniata una vera esistenza di una certa "Maria Maddalena", che però non era realmente in cinta all'epoca della crocifissione.
Meglio non parlare di religione sul forum, non si sa mai :fifone2: :lol:

Sta a dire che contrariamente, io li ho trovati interessanti: certo, c'è di meglio però vanno tenuti sempre nella mente.

Ricorda che Brawn ha avuto un caso editoriale senza precedenti.
Mi è piaciuto di meno l'ultimo libro che sto finendo di leggere, ovvero il Simbolo Perduto.

i casi editoriali (che non sono sinonimo di qualità) si costruiscono a tavolino, si investe denaro su un progetto dal quale -puntualmente- si presentano film e romanzo e vengono pubblicizzati scientificamente per ottenere una grande diffusione e perciò il massimo profitto. Ma a livello di Letteratura non contano, intanto perchè sono scritti a minchia di cane per un pubblico sopratutto popolare (consumatori), poi perchè sono semplicemente fiction, entertainment literature... un po' come i Viaggi di Gulliver, Robinson Crusoe, le storie di Salgari ai loro tempi. Quando uscì il Signore degli Anelli, l'ambiente critico letterario implose, entrò in crisi perchè chi pretendeva di relegarlo nell'ambiente "basso" della fiction si dovette scontrare con un poderoso insieme di "addentellati" (riferimenti) alle tradizioni anglogermaniche, rimodellate e metaforizzate una per una, che non è certo il riferire tra le righe che Albino Luciani fu fatto secco perchè sfrangeva la minkia a Marcinkus e allo IOR (che peraltro è pure vero)

Dei libri di Brown non ho detto che sono privi di suspance, anzi ne hanno molta, pure troppa, ma sono innanzitutto scritti (o tradotti) da cani, in un linguaggio narrativo molto piatto che però è "facile" da leggersi e che permette a chiunque, dal fruttarolo al commerciante di fare la parte del lettore impegnato. A me leggere sta roba annoia, come andare in moto in autostrada, sempre dritto, du' palle. vado fino in fondo solo perchè sono un buon lettore e devo farlo per poter poi aver cognizione di causa e parlarne senza sparare vaccate. E' il mio mestiere.
In più come ho già detto, mescolano in stile Hollywoodiano, verità, probabilità, menzogne, deformano realtà per adattarle a fini letterari, e francamente leggere di un Siniscalco giovanissimo e paracadutista, Guardie Svizzere composte da Chuck Norris e suoi cloni con un tocco di Clinteastwood, di antimateria sballottata di qua e di là come maionese, di aerei ipersonici a forma di scatola che atterrano a Ciampino, di tizi che vanno e vengono dalla Biblioteca Vaticana come se fosse il cesso di un autogrill l'ho trovato così assurdo che francamente come lettore mi sono sentito anche un po' offeso.
Il film al contrario è mosso, movimentato, avvincente, guardabile, e trattandosi di un film americano si sa a priori che sarà un cag.atone spettacolare, che di certo non ti lascia quella sensazione alla bocca dello stomaco che può darti -ad esempio- c'era una volta in america di Sergio Leone, ma al limite una serata divertente che poi si conclude con una birra al pub con gli amici e si parla di faiga e non del film.

Invece il Codice da Vinci, un po' migliore, è un curioso repertorio di verità storiche e ipotesi, pone l'accento sulla creazione a tavolino del Cristianesimo, ma è di nuovo una caccia al tesoro per adulti, un altro minestrone caotico, anche questo OTTIMO per fare un filmazzo da botteghino, ma non certo un "opera" nel senso stretto (e l'unico che ci sia) del termine. tant'è che si trova sulle bancarelle a 2 euro.

professional mode off
 

greenstone

Giardinauta Senior
Dei libri di Brown non ho detto che sono privi di suspance, anzi ne hanno molta, pure troppa, ma sono innanzitutto scritti (o tradotti) da cani, in un linguaggio narrativo molto piatto che però è "facile" da leggersi e che permette a chiunque, dal fruttarolo al commerciante di fare la parte del lettore impegnato.

Accidenti.......mi sembra di esser tornato alla seconda metà degli anni settanta, quando un disco lo si giudicava dalle vendite, vendi??...allora sei commerciale e sei scarso!!!!
Mi auguro che questo non sia il tuo unico metro di misura!
Ho parlato di musica perchè come sai io sono ignorante e di letteratura nisba!!
 
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