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le ortensie di borgioli??

giubilo

Giardinauta
Ciao:)

Considerando che nella stagione invernale non si raggiungono queste temperature, e perciò la fase finale della trasformazione dell'azoto non può avvenire ( o avviene solo in minimissima parte), mi viene facile concludere che se uso concime organico azotato in novembre non fornisco alle piante azoto di pronta assimilazione quando queste ultime sono in dormienza e perciò non ne abbisognano!:) :Saluto:
tutto vero,ma a parte quest'anno che non conta ( praticamente chi l'ha messo l'ha sprecato ), che cosa ce lo metti a fare se non viene usato?
Molti usano i concimi organici e poi li coprono con della paglia o terra, pratica questa derivante dall'agricoltura, e si trovano poi le piante deboli perche il minimo rialzo delle temperature favorisce appunto come ricordi anche tu, la mineralizzazione e il conseguente assorbimento fuori stagione ( vicino al risveglio vegetativo ). Giovani germogli combattono meglio bruschi cambiamenti climatici se non ricevono azoto appena appaiono sulla pianta.
Quest'anno potrebbe avvenire
Comunque sia ho trovato un articolo che può spiegare meglio di me :)
http://www.giardinare.it/infogard026.html
 

giubilo

Giardinauta
Premetto che sto considerando solo la coltivazione in vaso. Tu affermi che la somministrazione di ferro chelato oltre ad essere inutile può essere anche dannosa. Perchè:confused:??

Nonostante l'uso di substrati adatti coadiuvati da una pacciamazione con aghi e corteccia di pino, nei mesi estivi o in periodi di siccità, sono costretto ad innaffiare con acqua ricca di calcare e puntualmente a fine agosto le piante soffrivano di una evidente clorosi.
Anche la somministrazione preventiva di solfato ferrico si dimostrava insufficiente.
L'anno passato ho somministrato ferro chelato come precedentemente descritto, in concentrazione al 50% rispetto alla concentrazione minima consiglita sulla etichetta del prodotto, le mie ortensie e tutte le acidofile che ho trattato in questa maniera sono sanissime.

Sai indicarmi altri procedimenti per evitare la clorosi e la somministrazione di ferro chelato:confuso:

ammazza e qui ci vorrebbe un chimico perche entrano in gioco varie cose, Temperatura, per quel che mi ricordo, influisce sulla respirazione cellulare e quindi le piante chiudendo gli stomi per evitare perdite di sostanza evitano o meglio limitano l'assorbimento di soluzione circolante ( acqua e concimi disciolti per farla breve ) e quindi essendo formata da sali ( potassio, magnesio etc ) possono creare clorosi anche solo perche l'alta percentuale di potassio blocca l'assorbimento del ferro. Il ferro chelato è prontamente assimilabile soprattutto se dato per via fogliare.
Questo si moltiplica nella produzione in vaso perchè la terra è solo quella e terricci con molta sostanza organica, e quindi pregni di colloidi, bloccano i concimi facendo salire la presenza di sali. Abbondanti irrigazione dilaverebbero questi concimi ( solo la forma nitrica di potassio e azoto ) rendendo la soluzione meno pericolosa. L'acqua ricca di calcare ( potassio e magnesio o anche solo semplice calcio ) peggiora la situazione. In terre sabbiose questo non avverrebbe.
cosa ti posso suggerire..:confuso:
Bisognerebbe anticipare la siccità facendo decantare l'acqua. Meglio se piovana
Fare percolare l'acqua dai vasi in modo da purificare, dilavando, i terricci dai sali.
Usare terricci molto drenanti ma questo comporta usare concimi bilanciati sapendo leggere le piante e anticipando eventuali carenze.
Anticipare eventuali danni dati dalla temperatura irrorando le piante con concimi liquidi con potassio e sali vari, evitandio cosi di metterlo nel terreno, distribuendolo subito prima dei mesi estivi.
Bisogna comunque dire che la coltivazione in vaso richiede maggiore attenzione. Nei vivai si da parecchia acqua e i buchi dei vasi son belli larghi, Spesso si appendono in aria per, tra l'altro, evitare ristagni che possano far riscaldare l'acqua per evitare formazione di calcare o carbonati.
Non è semplice il vaso. Usa comunque vasi degni di quel nome e ti eviti gia parecchie problematiche.

ps Intendevo però come pratica inutile l'uso indiscriminato per piante in piena terra :). Il ferro, in quasi tutti terreni italini è molto presente ma spesso bloccato dal potassio o dal ph alto ( calcio, calcare ) Il ferro chelato è addizionato con l'azoto per aiutarne l'assorbimento. L'esubero di azoto rende la pianta debole e facilmente attaccabile, non resiste il caldo, i tessuti sono pieni di acqua o meglio soluzione circolante e quindi è rischioso per vari motivi. Comunque in generale la pianta è debole.

ps2 Probabile che il sofato di ferro non abbia funzionato perche se l'hai allungato in acqua basica...:eek:k07: :)
 

Echinodorus

Maestro Giardinauta
tutto vero,ma a parte quest'anno che non conta ( praticamente chi l'ha messo l'ha sprecato ), che cosa ce lo metti a fare se non viene usato?
Molti usano i concimi organici e poi li coprono con della paglia o terra, pratica questa derivante dall'agricoltura, e si trovano poi le piante deboli perche il minimo rialzo delle temperature favorisce appunto come ricordi anche tu, la mineralizzazione e il conseguente assorbimento fuori stagione ( vicino al risveglio vegetativo ). Giovani germogli combattono meglio bruschi cambiamenti climatici se non ricevono azoto appena appaiono sulla pianta.
Quest'anno potrebbe avvenire
Comunque sia ho trovato un articolo che può spiegare meglio di me :)
http://www.giardinare.it/infogard026.html

Ti ringrazio per la segnalazione, ma lo conoscevo già.
Fammi capire, per piacere, intendi dire che la comune pratica di usare, ad es. stallatico ( pellettato, sfarinato, maturo ecc) come pacciamatura attorno alle piante in autunno ed interrarlo leggermente in primavera è una pratica sbagliata?:eek: :confused:
Se così fosse allora tutti i coltivatori di rose che normalmente usano questa tecnica stanno sbagliando!
Io l'ho sempre fatto con tutti i miei arbusti ed allora ho sempre sbagliato?:confuso:
Penso inoltre che la cornunghia possa essere data sia a novembre che a febbraio visto che come dice anche l'articolo da te riportato:

"La cornunghia, in particolare quella non torrefatta (naturale), è un concime a lenta mineralizzazione e l'effetto si potrà notare soltanto dopo parecchi mesi dalla sua distribuzione."

Ora però mi è venuto un dubbio!:confuso: All'inizio tu mi hai risposto: " tutto vero!" Ti riferisci alla diminuzione dell'attività batterica in inverno?
Se così fosse allora posso solo aggiungere e precisare che stallatico o cornungia in autunno vengono messi sul terreno leggermente smosso e non ricoperti con paglia.:Saluto:
 

giubilo

Giardinauta
Ti ringrazio per la segnalazione, ma lo conoscevo già.
Fammi capire, per piacere, intendi dire che la comune pratica di usare, ad es. stallatico ( pellettato, sfarinato, maturo ecc) come pacciamatura attorno alle piante in autunno ed interrarlo leggermente in primavera è una pratica sbagliata?:eek: :confused:
Se così fosse allora tutti i coltivatori di rose che normalmente usano questa tecnica stanno sbagliando!
Io l'ho sempre fatto con tutti i miei arbusti ed allora ho sempre sbagliato?:confuso:
Penso inoltre che la cornunghia possa essere data sia a novembre che a febbraio visto che come dice anche l'articolo da te riportato:

"La cornunghia, in particolare quella non torrefatta (naturale), è un concime a lenta mineralizzazione e l'effetto si potrà notare soltanto dopo parecchi mesi dalla sua distribuzione."

Ora però mi è venuto un dubbio!:confuso: All'inizio tu mi hai risposto: " tutto vero!" Ti riferisci alla diminuzione dell'attività batterica in inverno?
Se così fosse allora posso solo aggiungere e precisare che stallatico o cornungia in autunno vengono messi sul terreno leggermente smosso e non ricoperti con paglia.:Saluto:

'spetta che se no mi tocca fondare una setta alla "quelo" :lol:
Io non lo mai fatto ma i miei arbusti stanno benone uguale e non ho mai neanche concimato con concimi organici. semmai ammendo la terra e la preparo per mettere a dimora quella data pianta. I coltivatori di rose... cosa intendi chi le vende? Non credo perche fanno tutto direttamente in vaso e se facessero questa pratica nei vasi sarebbero dolori. Mettere concimi organici, tra cui letami, alla base della pianta è una pratica , ripeto, che deriva dall'agricoltura ma è anche una pratica del tipo "metti che male non gli fa". Io contrariamente a te mi chiedo: ma che serve metterla se poi non viene lavorata? non è meglio metterla quando viene effettivamente lavorata cosi che il nitrico viene preso poco per volta?
Se non lo ricopri l'azoto puo subire il percorso inverso da organico puo diventare ....come si chiama...la forma che evapora... :confuso: ...boh non ricordo!!!
Io intendevo ricoperto in autunno e non in primavera.
Guarda i campi di erba. Adesso distribuiscono liquame, in autunno distibuiscono letame. scommetto che se gli chiedi perche lo fanno ti dicono che si è sempre fatto.
La frase sulla cornunghia è vera. E' un prodotto che si mette in modo che in concime non manchi mai ma io lo ritengo rischioso perche una volta disciolto non è piu controllabile. Inoltre in fondo in fondo si vizia la pianta. non la si costringe ad approfondire le radici. e un po come bagnare sovente. Lei potrebbe pensare" ma chi me lo fa fare di sforzarmi? ci sono gli umani che mi viziano!!"
Comunque, come dissi all'epoca dell'altro post, non voglio far cambiare i metodi cerco di portare il discorso su una riflessione. :)
 

gianfra

Guru Giardinauta
Alla fine " la summa di tutto" è che farò una visitina dal borgioli per cercarne un paio di cui una da mettere in solitario ed una abbinata con la rosa mermaid (dipende da quanta terra richiede).
 

pieracd

Guru Giardinauta
:froggie_r :froggie_r sono arrivate :froggie_r :froggie_r questa mattina, in perfetto stato.

perfettamente imballate, con tutte le loro nuove gemmine :love: WOW contenta come una bimba, nel week end le travaserò.
Che bello, ho il lavoro per il fine settimana :froggie_r :froggie_r
 

giubilo

Giardinauta
Il 17-18 marzo c'è:
E’ l’ora di piantarla
c/o il vivaio Paoli e Borgioli Via Scandicci 265 (FI)
Appuntamento di vivaietti specializzati. C'è pure "le essenze di Lea"
 
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