Scatolina
Guru Giardinauta
Ogni giorno, un contadino portava l'acqua dalla sorgente al villaggio in
due grosse anfore che legava sulla groppa dell'asino, che gli trotterellava accanto. Una delle anfore, vecchia e piena di fessure, durante il
viaggio, perdeva acqua. L'altra, nuova e perfetta, conservava tutto il contenuto senza perderne neppure una goccia. L'anfora vecchia e screpolata si sentiva umiliata e inutile, tanto più che l'anfora nuova non perdeva
l'occasione di far notare la sua perfezione: "Non perdo neanche una stilla
d'acqua,io!".
Un mattino, la vecchia anfora si confidò con il padrone: "Lo sai, sono
cosciente dei miei limiti. Sprechi tempo, fatica e soldi per colpa mia.
Quando arriviamo al villaggio io sono mezza vuota. Perdona la mia
debolezza e le mie ferite".
Il giorno dopo, durante il viaggio, il padrone si rivolse all'anfora
screpolata e le disse: "Guarda il bordo della strada". "Ma è bellissimo!
Tutto pieno di fiori!" rispose l'anfora. "Hai visto? E tutto questo solo
grazie a te" disse il padrone. "Sei tu che ogni giorno innaffi il bordo
della strada. Io ho comprato un pacchetto di semi di fiori e li ho
seminati lungo la strada, e senza saperlo e senza volerlo, tu li innaffi ogni
giorno".
La vecchia anfora non lo disse mai a nessuno, ma quel giorno si sentì
morire di gioia.
Siamo tutti pieni di ferite e screpolature, ma se lo vogliamo, possiamo
fare meraviglie con le nostre imperfezioni...
due grosse anfore che legava sulla groppa dell'asino, che gli trotterellava accanto. Una delle anfore, vecchia e piena di fessure, durante il
viaggio, perdeva acqua. L'altra, nuova e perfetta, conservava tutto il contenuto senza perderne neppure una goccia. L'anfora vecchia e screpolata si sentiva umiliata e inutile, tanto più che l'anfora nuova non perdeva
l'occasione di far notare la sua perfezione: "Non perdo neanche una stilla
d'acqua,io!".
Un mattino, la vecchia anfora si confidò con il padrone: "Lo sai, sono
cosciente dei miei limiti. Sprechi tempo, fatica e soldi per colpa mia.
Quando arriviamo al villaggio io sono mezza vuota. Perdona la mia
debolezza e le mie ferite".
Il giorno dopo, durante il viaggio, il padrone si rivolse all'anfora
screpolata e le disse: "Guarda il bordo della strada". "Ma è bellissimo!
Tutto pieno di fiori!" rispose l'anfora. "Hai visto? E tutto questo solo
grazie a te" disse il padrone. "Sei tu che ogni giorno innaffi il bordo
della strada. Io ho comprato un pacchetto di semi di fiori e li ho
seminati lungo la strada, e senza saperlo e senza volerlo, tu li innaffi ogni
giorno".
La vecchia anfora non lo disse mai a nessuno, ma quel giorno si sentì
morire di gioia.
Siamo tutti pieni di ferite e screpolature, ma se lo vogliamo, possiamo
fare meraviglie con le nostre imperfezioni...