Da ragazza è stato difficile, perché spesso la gente che ti chiede aiuto è anche pronta a ridere di te quando sta in mezzo ad altre persone. I pregiudizi sono tanti e anche le ipocrisie. Chi riceve messaggi, chi ha contatti ed esce alla luce o parla in tivu viene sempre preso di mira. Siete mai riusciti a seguire una trasmissione dove, chi ha avuto esperienze "particolari" abbia semplicemente potuto raccontare fino alla fine, senza interruzioni e commenti quello che aveva da raccontare? Senza l'ironico sorrisetto di un cosiddetto "scettico" che potrebbe almeno avere rispetto di chi sta mettendo in piazza una cosa così intima?
Io rispetto chi non crede in certe manifestazioni, ma mi piacerebbe che si rispettasse la persona che rende testimonianza.
E soprattutto, aprirsi e parlare è sempre stata la scelta vincente, perché altre persone, incoraggiate, possano aprirsi e parlare.
Non avete idea di quante volte ho creduto di ascoltare solo mie fantasie e di ricevere invece una prova inconfutabile che mie fantasie non fossero.
Il coraggio di avventurarsi su sentieri nuovi ha sempre generato lo scherno di chi preferisce adagiarsi nelle convenzioni, nel già detto, nel già fatto, nel già scoperto. Vi giuro, senza giudizio verso chi è scettico, il sorrisetto ironico, l'atteggiamento di superiorità, evitatelo. Non potete sapere di avere o meno ragione. Non ho mai riso di chi è ateo, di chi crede in un'altra verità, di chi fa altri percorsi, spero che le persone imparino il rispetto di tutte le esperienze e realtà interiori degli altri, anche se lontanissime dalle proprie.
Si può riuscire a scavalcare i pregiudizi.......sopprattutto evitando di averne.