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La Scatola Dei Pensieri

milla04

Maestro Giardinauta
Metto nella scatola un pensiero positivo: questo natale da ricordare perchè mio padre è stato presente e ha giocato con noi ai giochi da tavolo, ha chiacchierato e sorriso, ha organizzato il proprio compleanno, staccando il cordone ombelicale che lo tiene ossessivamente attaccato al computer.
Scusatemi per aver espresso una cosa così intima e apparentemente sciocca ma davvero la cosa mi ha reso felice.:storto:

Ci metto poi i pensieri del mattino (oltre a quelli che seguono al suono della sveglia, non ripetibili...:smok: ): bello sapere che durante la giornata potrò parlare e scherzare e dire che l'amo al mio compagno lontano; bello sapere che anche oggi potrò insegnare qualcosa di nuovo ai bambini della mia scuola; bello sapere che accanto a me c'è una cagnolina che mi segue ovunque, con il pelo color miele e gli occhi innamorati...
 

filo d'erba

Giardinauta Senior
Scusarti? e di che....hai colto e sfruttato al meglio il significato della scatola...sono contento per tuo padre e per te naturalmente...un abbraccio
:hands13:
 

Sevi

Fiorin Florello
Ci metto.....che ci metto?
:slow: Ah sì....la notte appena trascorsa :love:...e la litigata di questa mattina...cat:
giusto connubio tra 2 cuori sempre in corsa...perchè se l'amore non è bello se non è litigarelloooooo....allora il mio è proprio il massimo!:hands13: :hands13:


Poi mi piacerebbe metterci i chili di troppo...e metterci un bel tappo a chiusura ermetica...ma credo non si possa fare...purtroppo...
e ancora la bella serata di venerdì sera...con due amici fantastici che riescono sempre a dare il meglio di sè... un bel ricordo da conservare insieme al bellissimo amaryllis che mi hanno portato in dono...:love_4:
 

klosy

Guru Giardinauta
Vedi Dino che ha portato bene la tua scatola dei pensieri?:hands13: :hands13:
Ha portato la buona notizia del rientro della nostra Klosy...a lei rivolgo un ennesimo (scusate se sono noiosa) pensiero...
pensiero che si unisce ai tanti pensieri e speranze che si accumulano in noi nel corso del tempo...

Grazie Sevis!! SMACK SMACK

beh, io sarò scontata, ma ora mi sento di rivolgere un pensiero al mio ammmmore che è lontano da me :cry: e che, a causa della mia bua e del suo lavoro, non so quando potrò rivedere...
59.gif


Dino, complimenti per il topic....speriamo che abbia successo....
 

Sevi

Fiorin Florello
Dinodatt...che piacevole scoperta sei per me...

Allora...un pensiero per te, Dinodatt...che hai avuto quest'idea carinissima ...denotando sensibilità...fantasia e positività....

Metto nella scatola magica dei pensieri un gioco a te dedicato...
lo so...diranno alcuni...ci risiamo coi nick...ma Dinodatt mancava...dunque...

D-apprima
I -gnoto...
N-oto
O-ra
D-iverse
A-ffinità...
T-eneramente
T-empestive...

C-he
H-anno
E-spresso

P-iacevoli
I -ntrattenimenti
A-ccendendo
C-olori
E-ntusiasmanti...
V-ivendo
O-ffrendo
L-iete
E-mozioni

S-empre
C-ercando
O-rizzonti....
P-aracadutandosi
E
R-ialzandosi...
T-rasmettendo
A-llegria...

S-ensibile
E-uforico
I -dealista...

P-ropositivo
E-stroverso...
R-egala

M-agìe
E-sagerateeeeeeeeee! :love_4: :love_4: :love_4:
 
Ultima modifica:

filo d'erba

Giardinauta Senior
oh sevis!!!.....che bella dedica che ho trovato qui dentro...grazie mille...certo che tu però me ne passi di punti a fantasia , creatività, dolcezza e sensibilità.....mi è piaciuto molto:flower:
 

daria

Master Florello
Nei giorni scorsi, leggendo il topic della mia Dekina, "L'orologio fisico" mi è venuta in mente una storia, non una risposta, ma appunto una breve storiella...se avete piacere, l'inizio è qui sotto :)

-----------

Un anno fa circa, in questo periodo, mi trovavo a trascorrere una decina di giorni nel reparto di neurologia di un ospedale milanese.

La mia vicina di letto (camera a due) dal secondo giorno di degenza, una donna di 85 anni, sofferente da quasi un ventennio di Alzheimer. Trovatasi lì per una caduta nel salotto di casa, non aveva particolari problemi, se non una leggera commozione cerebrale e un pò di lividi,ma la complicanza della sua malattia, e l'età, ne avevano reso necessario il ricovero.

Il suo stato di torpore del giorno, veniva sostituito da un'agitazione continua, con la ripetizione ossessiva di gesti convulsi al primo calar delle tenebre, ma non solo, da continui viaggi a ritroso nei ricordi, frammenti di vita che emergevano, come pezzi di un puzzle scomposto, impossibile, credevo, da riunire.

Poi una notte tutto cambiò, e la storia della signora Rosetta, si fece interessante...


segue :)


(E' prevista nella tua scatola, vero Dino, una storia a puntate? :D)
 

Sevi

Fiorin Florello
Acciderbolina Darietta...sei sempre la solitaaaaaa...:D sei dannatamente acuta e pungente pure in questo...:lol: :lol:

Perchè...perchè...perchè...mi chiedo...:lingua:
Va bè...tanto io un salto qui lo farò spesso...ma non saranno troppe le puntate, vero? Mica una sorta di Beautiful...perchè io son troppo curiosa...:love_4: :love_4: :love_4:
 

fio_rella

Maestro Giardinauta
ci metto il mio pensiero della domenica sera.
domani devo staccarmi da questo paradiso, per altri 4 giorno di lavoro in mezzo a case grigie, spero arrivi presto giovedi' sera.
:Saluto: :Saluto:
 

filo d'erba

Giardinauta Senior
Certo daria....speriamo che nn sia troppo lunga, vogliamo scoprire tutti naturalmente questo finale...oh, se credi sia lunga , dopo averla raccontata qui e vediamo che ha successo ,possiamo organizzare un film, ci improvvisiamo registi...chissà...ahah....mai dire mai....:D
:hands13:
 

Walnut

Giardinauta Senior
Pensieri e ricordi che feriscono il cuore,
immagini e visi vorrei qui lasciare,
ma il mio cuore tradisce la mia mente più fredda
e trattiene ogni lacrima nel suo petto più stretta.

Neppure i miei occhi potran cancellare
quel che da tempo stringe il mio cuore,
neppure quest'ombra potrebbe scalfire
il magnifico sole di un giorno d'aprile.

E il cuore così si fa ancor più pesante
e il buio pensiero ancor più presente
l'amore non vince il dolore del tempo
e il tempo non vince il dolore del mondo.
 

Sevi

Fiorin Florello
Pensieri e ricordi che feriscono il cuore,
immagini e visi vorrei qui lasciare,
ma il mio cuore tradisce la mia mente più fredda
e trattiene ogni lacrima nel suo petto più stretta.

Neppure i miei occhi potran cancellare
quel che da tempo stringe il mio cuore,
neppure quest'ombra potrebbe scalfire
il magnifico sole di un giorno d'aprile.

E il cuore così si fa ancor più pesante
e il buio pensiero ancor più presente
l'amore non vince il dolore del tempo
e il tempo non vince il dolore del mondo.

Non amo fare tanti commenti in questo topic...mi piace leggere i vostri pensieri tutti di seguito...di solito...:storto:
Però questo merita qualche bacio e volevo dirtelo:love_4: :love_4: :love_4:
 

daria

Master Florello
ancora daria, avanti!!!!
concordo con xst

Su cosa sei d'accordo Fiore? sul seguito, o sulla sopportazione della mia scrittura...:squint: :D :lol:

Mister!!:lingua: :love_4:



Non è stato protagonismo :hehe: ma una telefonata improvvisa,e, devo ammetterlo più difficoltà di quelle che credevo,a ripercorre, a riesumare, una soria non mia, ma legata ad un particolare periodo della mia vita recente, che ancora mi sta...indigesto

Ma, poichè ogni promessa è debito concluderò la mia storiella :) gente di poca fede,:D nonchè impaziente :eek:k07: :)
 

daria

Master Florello
Nei giorni scorsi, leggendo il topic della mia Dekina, "L'orologio fisico" mi è venuta in mente una storia, non una risposta, ma appunto una breve storiella...se avete piacere, l'inizio è qui sotto :)

-----------

Un anno fa circa, in questo periodo, mi trovavo a trascorrere una decina di giorni nel reparto di neurologia di un ospedale milanese.

La mia vicina di letto (camera a due) dal secondo giorno di degenza, una donna di 85 anni, sofferente da quasi un ventennio di Alzheimer. Trovatasi lì per una caduta nel salotto di casa, non aveva particolari problemi, se non una leggera commozione cerebrale e un pò di lividi,ma la complicanza della sua malattia, e l'età, ne avevano reso necessario il ricovero.

Il suo stato di torpore del giorno, veniva sostituito da un'agitazione continua, con la ripetizione ossessiva di gesti convulsi al primo calar delle tenebre, ma non solo, da continui viaggi a ritroso nei ricordi, frammenti di vita che emergevano, come pezzi di un puzzle scomposto, impossibile, credevo, da riunire.

Poi una notte tutto cambiò, e la storia della signora Rosetta, si fece interessante...


segue :)


(E' prevista nella tua scatola, vero Dino, una storia a puntate? :D)



( Ecchime :D )

...
La signora Rosetta, vedova da quasi mezzo secolo, aveva un'unica figlia.
Una donna minuta e graziosa, dall'aspetto giovanile, mostrava circa una sessantina d’anni.
Ogni giorno veniva a fare visita alla madre accudendola con l’esperienza di chi era abituata a farlo da tempo, e parlava con lei, abituata, anche questo da tempo, a non ricevere alcun segno di risposta se non qualche breve frase sconnessa.
Muovendosi con destrezza intorno al letto dell'inferma, e dopo i convenevoli della giornata, capitava che si rivolgesse anche a me, soprattutto verso il quarto o il quinto giorno di ricovero, chiedendomi se la madre era stata particolarmente agitata durante la notte.

Quel mattino, arrivò prima del solito, faceva molto freddo lo scorso inverno, era ben coperta, mentre si liberava di guanti, sciarpa e cappello, e ancor prima di aver rivolto un saluto alla madre, mi chiese com’era andata quella notte.

Non più di due ore di sonno, ecco com’era andata.
“L’ha raccontata...vero?” mi chiese, sedendosi ai piedi del letto della madre, che dormiva tranquilla.
Un cenno del capo fu la mia risposta affermativa, nient’altro, avendo in quei giorni qualche difficoltà di comunicazione.
A quel punto, toccava a lei ricostruire la vicenda dall’inizio. Lo fece.

Le parole della figlia erano le stesse che avevo ascoltato poche ore prima dalla madre.

In quella notte, appena trascorsa, non c’erano stati i consueti atteggiamenti parossistici nella Rosetta, ma una gran calma. Impegnata a seguire la traccia dei ricordi. Solo a tratti interrotti da punte d’angoscia.

Il viso e gli occhi si erano risvegliati, a dire il vero, il suo sguardo, un poco m’intimoriva.
Fui tentata di suonare il campanello, ma poi incuriosita, scesi con lei in cantina...

-------------------------------------------------

...L’inverno, particolarmente rigido, era uno degli ultimi degli anni quaranta.
Un mattino, la Rosetta, con la bambina in braccio scese nella cantina del palazzo dove abitavano, a Milano. Lo stesso edificio, aveva subito alcuni danni a causa dei bombardamenti della guerra da poco conclusa.
Tra questi, le porte di ferro delle minuscole cantine, divelte, con la conseguenza che, chiusa la porta, anzichè accostata, conseguiva impresa ardua riaprirla per uscire.
La Rosetta, per sbaglio chiuse la porta dietro di se.
Inutili furono i tentativi di aprirla, urlò, imprecò, (eccome se lo fece, in puro dialetto milanese), ma nessuno accorse in aiuto.

.La piccola pianse a lungo, la madre la consolava, la ninnava, per farla dormire le cantava la filastrocca del Giuanin Pipeta... “Cum el se stima e porta la majustrina che l’è minga sua...”
Niente.
Dovette passare tutta la giornata, la nottata, e parte del giorno seguente, prima che il marito, partito il giorno precedente per una visita ai genitori, al fine, le ritrovasse. La bimba in un angolo, avvolta nello scialle di lana, la madre seduta accanto alla porta, le mani sporche di sangue, a causa dei ripetuti tentativi di attirare l’attenzione, battendo fortemente i pugni contro...ogni cosa presente nel minuscolo locale.

Questa brutta avventura, la figlia non la seppe dalla madre, in salute, nè dal padre morto quando era ancora molto piccola.
Cominciò a viverla con la Rosetta, solo dopo qualche anno che il morbo degenerativo dell’Alzheimer l’aveva completamente risucchiata.

Ogni anno, puntualmente,all’approssimarsi dell’anniversario del fatto, la Rosetta riviveva quella vicenda che tanto l’aveva sconvolta.
Per qualche breve momento, l’era restituita la lucidità di pensiero, la chiarezza espositiva, e, vi garantisco, uno spiccato senso dell’ironia.


The end. :)
 

klosy

Guru Giardinauta
che brividi Daria!
questa storia è molto bella di per sè, ma la suspance (non voluta) l'ha resa ancora più godibile!
Questo "pensiero" mi è proprio piaciuto...grazie Darietta! :love_4:
 

Sevi

Fiorin Florello
Grazie Daria anche da me...e che bel modo hai di raccontare le cose...le storie...davvero grazie...:love_4: :love_4: :love_4:
 
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