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LA POTATURA DELLE ROSE

Noor.

Giardinauta Senior
Alberto mi perdonerà se inizio (finalmente!! :D) ad introdurre un argomento tanto discusso e che pare generare non solo molto interesse, ma anche tanti dubbi e molta apprensione.
Ovviamente, sto parlando della POTATURA DELLE ROSE.
Nessun altro argomento quanto questo, credo, suscita una tale molteplicità e disparità di opinioni a riguardo, nonché molte amichevoli "querelles" ;). Per questo sono sicuro che molti aggrotteranno le sopracciglia o storceranno il naso quando riporterò le mie opinioni, derivate dalla mia personalissima esperienza, ma questo è quanto meno normale. La potatura è forse un' arte, ma non è accademia: è di fondamentale importanza la pratica e soprattutto la conoscenza delle proprie piante, per poterle potare nel migliore dei modi, che non sempre è quello cosiddetto "canonico". Osservare, provare, e, perché no, sbagliare. Allora….
Innanzitutto gli strumenti: per potare le Rose occorrono un paio di guanti robusti, specie per le varietà più agguerrite; questi non dovranno essere larghi, altrimenti potrebbe essere compromessa l'agilità delle manovre, specie con arbusti intricati, e sarebbe difficile effettuare le legature. Io, personalmente, non li uso perché mi impacciano troppo, ed infatti quando termino di potare le mie mani sembrano un tronchetto per gatti…. Poi le cesoie: ce ne sono di vari tipi, ma quelle che vi consiglio sono quelle con una sola lama di taglio e contro-lama fissa; quelle "ad incudine" o a doppia lama di taglio spesso rovinano i rami teneri. Per potare le Rampicanti, le Arbustive e le Botaniche servono anche delle cesoie a manici lunghi ed un seghetto a denti sottili per i rami più vecchi e legnosi. Tutti gli attrezzi da taglio dovranno essere perfettamente affilati; meglio se verranno anche disinfettati con fiamma o una soluzione di ipoclorito di sodio (candeggina) quando ci si sposta da una pianta all'altra.Infine, per le legature, sono ottimi i lacci in gomma per viticoltura, nei diversi spessori o anche la rafia naturale, che ha però l'inconveniente di degradarsi rapidamente, quindi non è adatta per legare, ad esempio, i rami principali di un rampicante. Inoltre è poco elastica. Men che mai sono adatti i vari legacci con anima in metallo, che spesso causano gravi strozzature ai rami.
A questo punto, un altro dubbio atroce ci assale
: quando potare le nostre Rose? Sir Christopher Lloyd asseriva di poter riconoscere un giardiniere principiante dalla risposta che dava a questa domanda… speriamo di passare l'esame! :D Diciamo allora che non c'è un periodo stretto e rigidamente determinato, per farlo, a meno di alcune regole suggerite dal buon senso e dalle caratteristiche delle diverse Classi di Rose. Eh, sì, perché ciò che rende tutto più complicato, per le nostre beniamine, è la presenza all'interno del medesimo Genere, di Classi con caratteristiche e necessità assai varie, spesso in contraddizione tra loro. Ritengo che comunque si possa dire che le Moderne (Bourbon, Ibride Perenni, HT, Floribunda, Polyantha, ecc.), nonché le Rampicanti Climbing, le Noisettes e le Ground Cover, le Tè e le Cinesi, tutte quelle cioè, che rifioriscono in maniera più o meno accentuata, possono essere potate in un periodo variabile tra Novembre e Febbraio. Prima, è possibile che rialzi di temperatura, anche lievi, incoraggino le piante a vegetare anzitempo. Dopo, invece, si corre il rischio di eliminare una certa parte dei nuovi germogli, specie sulla porzione apicale dei rami, indebolendo la pianta e ritardando la vegetazione. Una potatura precoce è sempre consigliabile, in quanto le piante sono molto avvantaggiate nella ripresa primaverile, cosa che significa fioriture precoci ed una più lunga stagione di fioritura, per le rifiorenti. Alcuni sollevano obiezioni, a tale riguardo, sui danni provocati dal gelo: testimonianze di coltivatori di tutta America affermano che tale "problema" è inesistente per la maggior parte delle Rose coltivate, eccezion fatta, certo, per le aree veramente gelide o per alcune delle varietà più delicate. Ma restiamo nel generale… se poi uno vuol coltivare "Maréchal Niel" in alta montagna, non potrà certo pretendere di potarla a Novembre, ma neanche a Febbraio, dovrà aspettare almeno metà Marzo, se non Aprile. Anche David Austin consiglia di effettuare le potature i primi giorni d'Inverno. Ma non angustiatevi troppo, le Rose sono piante accomodanti, e vi potrà essere di grande aiuto osservare come si comportano nei giardini vicini.
Le Rose Antiche non rifiorenti (Galliche, Alba, Damascene, Centifolia…), invece, come le Botaniche, molte Arbustive e le Rampicanti Rambler, devono essere potate con mano assai leggera, preferibilmente immediatamente dopo la fioritura per quanto riguarda la potatura di formazione e di mantenimento. La potatura di produzione, invece, viene effettuata nello stesso periodo delle Classi precedenti.
La potatura di formazione riguarda la definizione, attraverso la potatura dei getti, della forma dell'arbusto, specie nei primi anni, definendo i rami principali, accorciando quelli che squilibrano la chioma e distribuendo la vegetazione in maniera consona, secondo l'habitus vegetativo della varietà. La potatura di mantenimento riguarda invece piante già adulte e stabilizzate, e consiste nell'eliminazione dei rami più vecchi o indeboliti, per favorire l'emissione di nuovi getti ed il ciclico rinnovamento delle ramificazioni dell'arbusto. La potatura di produzione, invece, investe tutte quelle pratiche (curvatura dei getti, Pegging Down, potatura dei rametti laterali, ecc.) tese ad ottenere la maggior, e migliore, produzione di fiori dalle nostre piante. Al contrario delle Antiche, in cui queste diverse fasi sono ben distinte tra loro, nelle Classi citate per prime queste si confondono sfociando spesso l'una nell'altra.

Beh, mi pare che come inizio possa bastare…fatevi sotto! :D Ciao!
 

Noor.

Giardinauta Senior
Grazie per l'incoraggiamento, Petunia! :D

Dicevamo….
Un'altra cosa fondamentale è la potatura d'impianto. Le rose a radice nuda vengono solitamente vendute tra la fine di Ottobre e metà Marzo. Specie quelle vendute in Autunno hanno i rami e le radici piuttosto lunghi, non potati, mentre nelle piante vendute in Primavera potrebbe essere stata effettuata una certa potatura. Un inconveniente delle Rose nelle tante confezioni "di pronta piantagione" (Paramotte, Prontoplanta, Tantop, ecc.) è che, per far rientrare le radici nella misura delle piccole confezioni con la terra (spesso non più di 1-1,5 litri), queste vengono indiscriminatamente recise, a discapito dello sviluppo futuro della pianta. Per quelle non confezionate, al momento dell'impianto dovranno essere tagliate tutte le radici morte, rotte o danneggiate, sino al tessuto sano, accorciati i fittoni molto spessi sino alla ramificazione con una radice secondaria più sottile, mantenendo tutte le radici sottili che sono quelle che daranno la più immediata risposta vegetativa dopo l'impianto. A questo punto si accorciano tutte le radici a circa 30/35 cm di lunghezza dalla loro inserzione sul fusto. Un'altra regola d'oro riguarda invece la potatura della parte aerea. Non importa quanto possiate esser tentati dal trattare le vostre nuove piante con mano leggera, tutte le Rose di nuovo impianto vanno potate a fondo, eliminando tutti i rametti secondari, quelli troppo sottili o mal disposti, e riducendo i rimanenti a tre-quattro gemme. Quest'operazione è importantissima per promuovere lo sviluppo iniziale della pianta, stimolando la crescita di getti dalla base, che poi creeranno la struttura dell'arbusto. In caso contrario, la crescita inizierà dall'alto, risulterà indebolita e sarà molto difficile incoraggiare in seguito la formazione di nuovi getti basali. Come dire, "chi ben comincia…" ;).
 

Noor.

Giardinauta Senior
Parliamo ora del taglio. E' molto importante, per la vigoria e la salute delle nostre Rose, che questa semplice operazione sia eseguita nel modo giusto e …sulla gemma giusta!
Innanzitutto il taglio deve essere obliquo, questo l'avrete sentito una milionata di volte: ma obliquo rispetto al terreno, cioè all'orizzontale, non rispetto al ramo, comunque sempre in verso opposto alla gemma. Lo scopo dell'inclinazione nel taglio è infatti quello di far scorrere l'acqua piovana, evitando che ristagni sulla superficie recisa. Inoltre deve essere eseguito circa 6-7 mm al di sopra della gemma, deve essere preciso, netto e non sfilacciato: si favorirebbe un ristagno di umidità e la comparsa di alterazioni dovute a crittogame e batteri. Tagli eseguiti più vicini o più distanti sono sconsigliabili per vari motivi; nel primo caso, c'è il rischio di ledere i tessuti sub-corticali di pertinenza della gemma, inibendone lo sviluppo, ed inoltre i nuovi giovani getti sarebbero più soggetti a danni dovuti a torsione operata dal vento, non avendo sufficiente "ancoraggio" nella parte sovrastante. Nel secondo caso, invece, si avrà quasi sicuramente il disseccamento della porzione in eccesso: potrebbe anche andar bene, basterebbe poi accorciare il moncone rimasto. Il guaio è che purtroppo molto spesso il disseccamento non si arresta, e prosegue, interessando talvolta molte altre gemme oltre a quella apicale.
Una delle regole che troverete sempre esposta quando si tratta di potatura delle Rose è che il taglio deve essere sempre effettuato sopra una gemma rivolta all'esterno. Ora, benché ciò non sia privo di una certa logica, e valga come buona regola in generale, non vuol dire che vada sempre e comunque accettata e messa in pratica. Se lo scopo del taglio su una gemma rivolta verso l'esterno del cespuglio è di garantire che il futuro germoglio si sviluppi verso l'esterno del "vaso" formato dai rami della pianta, ricevendo maggiore luce ed aria, e senza andare ad infittire il centro del cespuglio in modo tale che l'aria e la luce lo raggiungano con facilità, questo può essere ben vero se parliamo di Rose isolate e con una armonica struttura consolidata ed equilibrata. Ma delle altre, che dire? Quanti di noi hanno Rose sbilenche, che crescono magari tutte da un lato e si rifiutano di crescere dall'altro, o inesorabilmente vuote al centro? O che ancora, ed è il caso delle Rose coltivate nelle Bordure, hanno intorno a sé altre piante rigogliose e di folta crescita, con le quali competono per lo spazio, oltre che per la luce, l'acqua e la pappa? Noi potremo potare nel modo scolasticamente migliore, assolutamente ineccepibile, ma alla fine la nostra pianta farà come pare e piace a lei, nel 90% dei casi :D!! Ecco perché è importantissimo osservare le condizioni al contorno: se non abbiamo lo spazio per coltivare, ad esempio, tre o più esemplari per varietà, come viene solitamente consigliato per le bordure (al fine di ottenere piante più fitte e fioriture più incisive), bene, potiamo la nostra pianta in modo che occupi meno spazio, concentrandone la crescita in una zona definita. Cosa che poi, abitualmente, facciamo quando assiepiamo i tralci di una Rosa Rampicante su un arco o su un pilastro invece di allargarli su una parete. In questo modo il nostro cespuglio sembrerà più fitto, produrrà un effetto sicuramente migliore, e non avrà problemi derivanti dalla presenza di altre piante nei dintorni (che dovranno comunque essere trattate allo stesso modo).
Bisogna poi imparare a riconoscere le gemme più promettenti, quelle che già danno l'impressione di essere lì lì per svilupparsi: se potiamo sulla gemma sbagliata, quasi sicuramente una gemma sottostante meglio disposta prenderà il sopravvento, costringendoci ad intervenire successivamente. Diffidate anche dalle gemme "doppie" o con le perule (le piccole scaglie che ricoprono la gemma) rovinate o non ben aderenti tra loro: le prime produrranno quasi sicuramente germogli deboli, le seconde stanno soffrendo per una qualche causa e potrebbero anche non svilupparsi affatto.
Ciaoooo....
 
A

ALBERTO

Guest
Ciao a tutti, dopo aver letto questi messaggi di Noor ho deciso di buttare tutti i libri e libretti che trattano di rose. Sono bastate un paio di pagine del Forum ad insegnarmi molto di più di quanto in tre anni sono riuscito a reperire !! C'è però un dubbio che mi rimane. Al momento dell'impianto di una rosa a radice nuda quale deve essere la dimensione del vaso ?(preciso che posseggo un terrazzo per cui tutte le piante sono in vasi e fioriere)
Conviene utilizzare già il vaso definitivo della dimensione giusta in rapporto alla dimensione orientativa che la rosa raggiungerà oppure si deve andare per successivi rinvasi ?
Grazie per un aiuto
ALBERTO
 

Noor.

Giardinauta Senior
Ciao Alberto, puoi utilizzare già un vaso definitivo del diametro di almeno 40 cm per i cepugni, di più per le rampicanti. Facendo una ricerca troverai molti Post a tal proposito!


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A questo punto possiamo iniziare a parlare della potatura generale. A qualunque Classe appartenga la nostra Rosa, ciò che primariamente dobbiamo fare è: osservarla. Poi ci chiederemo: cosa vogliamo da lei? Un bel cespuglio fitto piuttosto che uno più ampio e naturale, oppure un cespuglio basso invece che alto… Rose con differenti caratteristiche e differenti portamenti potranno essere potate in modi diversi a seconda delle situazioni e necessità particolari. Rose che si sviluppano molto, ad esempio, potranno essere lasciate libere di svilupparsi a volontà, se poste sullo sfondo; in posizioni più avanzate verranno potate più drasticamente, per contenerne la crescita. E' comunque sempre più facile assecondare il portamento di una varietà, piuttosto che stravolgerlo. Conoscere le caratteristiche delle varietà che abbiamo in giardino è di grande aiuto, per cui è bene informarsi da più fonti, visitando Giardini e Roseti, cercando sul WEB, dove in molti riportano le proprie impressioni su una gran quantità di varietà diverse.
Poi, come al solito, faremo gli anarchici ed agiremo di testa nostra :D :D Molti preferiscono vedere le proprie Rose ben tosate, rammentando il detto "fammi corta e mi farò bella", ma questo, oltre ad essere deleterio per tutte le Antiche, non è sempre indicato, nemmeno per le Ibride di Tè (HT). Questo non vuol dire che la potatura sia un qualcosa di assolutamente necessario o, viceversa, di accessorio: senza potatura le nostre piante invecchieranno rapidamente, non daranno fioriture di qualità, né avranno una buona rifiorenza. Viceversa, sentendoci obbligati a potarle a fondo "perché si fa così" , non faremmo altro che perdere gran parte di ciò che hanno da darci. Ancora una volta, sarà la nostra esperienza a dirci come agire, e saremo liberissimi di conservare un ramo, se lo riteniamo utile alla forma generale dell'arbusto. Quello che dovremo fare, senza lasciarci fuorviare da regole strette (né da quello che sto scrivendo io, eh! ;) sono solo dei consigli!!), è immaginare quella che sarà l'aspetto primaverile del cespuglio o dell'arbusto o rampicante, mirando ad ottenere un buon equilibrio tra forma della pianta, vigoria e bontà della fioritura.

Torniamo a bomba! La potatura generale riguarda l'eliminazione di tutti i rami malati, danneggiati dalle intemperie, che sfregano con quelli vicini o che ci sembrano decisamente mal posizionati.
Poi c'è la celebre "eliminazione dei rami deboli e sottili". E qui nascono delle complicazioni. Perché non è sempre vero che i rami sottili siano deboli, e viceversa. Alcune varietà di Rose hanno rami molto sottili, o riescono a fiorire su rametti più simili a fil di ferro, come nel caso di molte Tè e delle Cinesi. Ragion per cui questi non dovranno essere eliminati. Capiterà invece, ad esempio, specie con le Moderne, di trovarci a che fare con getti molto vigorosi (spesso estivi o autunnali) che si sviluppano, da una gemma laterale, a fianco del ramo nato a Primavera al di sotto del taglio di potatura. Per quanto possano sembrarci vigorosi questi vecchi getti, è bene lasciare un solo ramo, dei due: quello nuovo, che quasi sicuramente sarebbe andato a soppiantare il primo. In altri casi, rami apparentemente vigorosi sono in realtà in via di decadenza: spesso sono rami vecchi o sostituiti da altri nuovi rami cresciuti più in basso. In generale, in questi casi, regolatevi in base alla "forza vegetativa" che mostra il getto: se non ha prodotto, nella stagione, che poche foglioline e nessuna crescita nuova, sicuramente non riuscirà a far di meglio nella prossima.
Ciao!
 
I

imported_Alberto

Guest
Noor ha detto come al solito una cosa fondamentale che anch'io predico spesso.
Guardate bene la rosa, guardatela a fondo e cercate di capire quale messaggio vi manda.
Sarà ridico ma la rosa segnale che tipo di potatura vuole.
Come detto da Norro si deve chiarire cosa si vuole.
Una rosa molto alta, una rosa cespugliosa, una orsa dala forma molto compatta, una rosa che fiorisca molto?
Iio ad esempio in terrazza poto con il concetto di avere più rose possibili e quindi la forma è scomposta, non sempre elegante ma non mi sogno di tagliare alcun ramo che intuisco mi dare nuovi germogli e nuovi bocci anche se è vicino ad un altro, se si interseca e se nno è particolarmente bello.
Quest'anno dopo 4 anni vedrò di dare una forma decente e ringiovanire i rosai quindi vi farò vedere il prima ed il dopo.
Sui rami sottili anche li c'è dare dire un sacco.
Tante volte se la rosa non ha una particolare ivgoria se si eliminano troppo rami sottili si priva di forza il rosaio.
Una premessa un rosaio che resta debole per due anni consecutivi conviene:
1.- toglierlo dala posizione, dargli una buona potatura anche alla radici e pregare il solito Manitou
2.- Eliminarlo radicalmente se non ha particolari pregi.
Il rosaio dovrebbe rigettare nuovi rami dal basso ossia dalla base dell'innesto se ciò non accade può dipendere:
1.- il rosaio è vecchio e ha poca forza.
2.- Il rosaio ha necessità di una potatura che lo obblighi a ricacciare quindi ridurre la vegetazinoe in modo che la forza vegetativa lo obblighi a riemettere dai nodi sepolti dell'innesto dei nuovi getti,
Avevo un vecchio rosaio rampicante abbastanza stento una Blessing clb. molto profumata e con un bel colore salmone, gli ho dato una " ranzata" ossia una eliminazione id tre rami su cinque e ha immediatamente durante luglio/agosto ( i periodi in cui più spessovengono emessi i rami nuovi) fatto dei getti belli ed alti.
Alle prossime puntate dove dovremo parlare della potatura collegata con la concimazione
 

Sandrasos

Aspirante Giardinauta
GRAZIE NOOR! veramente un bel regalo x Natale! Adesso stampo tutti i fogli e poi li rileggero' accuratamente. Sei forte! AUGURONI !!! Sandra ;)
 
C

chicca

Guest
Grazie mille!
Veramente bellissimo..finalmente qualcuno che mi spiega le cose "per benino"..mi è piaciuta molto quell'osservazione sulla gemma apicale, che non deve essere necessariamente quella esterna..mi sembra molto sensato..
vorrei stampare tutto a futura memoria, ma ho la stampante cronicamente senza inchiostro..i negozi di PC in questi giorni sono inaffrontabili..bisognerebbe andarci con un machete..
che faccio, mi copio tutto a mano? Noo impossibile..mi sono segnata il nome del post..così potrò richiamarlo in futuro..
Noor, non hai finito, vero?!
ciao!
 
I

imported_Alberto

Guest
Ho già parlato di questo argomento con Mauro e spero dopo le feste di riaffrontarlo.
Secondo me si potrebbero fare dei " quaderni " a disposizione dei giardinauti.
Quanto prima ( entro il 15/1 ) dovrò essere a Brescia e chiederò " udienza " a Mauro per organizzare per tempo quello che si può fare da parte nostra per l'anno nuovo
 

Sandrasos

Aspirante Giardinauta
Grazie Alberto! sei sempre in PRIMA LINEA per quel che riguarda il "darsi da fare"!
Auguroni di Buon Natale!!! Ciao, Sandra ;)
 

Noor.

Giardinauta Senior
Arieccoci
persino il giorno della vigilia!!! Ma, tant'è, adesso non ho altro da fare…
A questo punto credo che si possa iniziare ad individuare le differenti categorie d'intervento, a seconda della Classe di appartenenza delle Rose, e quindi delle loro peculiarità.

Direi che una suddivisione potrebbe essere:
-Rose Botaniche ad arbusto e rampicanti;
-Rose Antiche I : Galliche, Alba, Damascene, Centifolia, Muscose;
-Rose Antiche II: Ibridi di Cinesi, Ibridi Perenni, Bourbon, Portland;
-Rose Ibride di Moschata o Pemberton;
-Rose Moderne a cespuglio: Floribunda, Polyantha, Ibride di Tè;
-Rose Arbustive Moderne;
-Rose Rampicanti Climbing e Pillar: Floribunde, HT, Rampicanti Moderne;
-Rose Sarmentose o Rambler: Wichuraiana, Multiflora, Sempervirens;
-Rosai Striscianti o Ground Cover;
-Rose Tè e Cinesi;
-Rose Noisettes;
-Rose Inglesi.

E parlare anche di:
-Rose su sostegni: pali, tripodi, archi…
-Rose e "Pegging Down";
-Potatura "verde" o estiva.
-Rose per fiori recisi;

Vorrei a questo punto spendere due parole su un argomento di molto interesse, specie per la potatura di alcune Classi: la dominanza apicale.
Questa è una caratteristica che si riscontra, in modo più o meno marcato, in tutte le specie vegetali e ovviamente anche nelle diverse varietà di Rose. E' poco marcata nelle varietà che ramificano spontaneamente, secondo un portamento arbustivo più o meno fitto, come ad esempio le Cinesi, Le Arbustive Moderne e le Ground Cover, mentre è elevata in quelle che, crescendo, tendono a spogliarsi nella parte inferiore, producendo pochi fusti eretti, come le Rampicanti Climber. Il fenomeno lo possiamo riscontrare non solo sulle ramificazioni principali, ma anche in quelle secondarie. Quando si recide un ramo, la gemma prossima al taglio si risveglia ed emette un germoglio: tale razione viene spiegata con la soppressione o anche il semplice indebolimento della gemma apicale, situata all'estremità, che, a seconda del grado di dominanza, appunto, esercitava sulle sottostanti un'influenza negativa, ritardandone o inibendone completamente lo sviluppo. Nelle varietà con forte dominanza apicale, l'azione inibitrice è molto marcata, ed è dovuta alla mancata permanenza, nelle porzioni basali dei rami, della linfa, che va a nutrire solo le gemme della sommità. Attraverso varie tecniche di potatura, ma anche di curvatura e piegatura dei rami, la dominanza apicale può essere contrastata, favorendo la ramificazione dei fusti e un maggior sviluppo di getti fioriferi, e donando alla pianta un aspetto più ricco.
Ciao!
 
I

imported_Alberto

Guest
Guardate che a Noor và tutto il mio ringraziamento ( ed anche vostro ) perchè mentre io stò lottando per disossare il cappone e fare una bella galantina in gelatina lui invece vi racconta cose più utili.
Il discorso con Mauro è semplicemente per vedere di organizzare il lavoro e predisporre un qualcosa che serva anche nel tempo.
Mi spiace invece di non vedere più Alex malgrado lo abbia "stimolato" più volte.
Non vorrei che si sentisse una forma più o meno velata di competizione che io francamente non sento ( anche per carattere).
Per cui tutti dico tutti sono invitati a contribuire con la loro esperienza più o meno collaudata.
Io personalmente non ho neppure un decimo della conoscenza veramente enciclopedica di Noor e quello che sò lo conosco solo per averlo sperimentato, letto, sentito raccontare ma questo non mi crea nessun problema o complesso.
Ho detto questo perche volgio sia chiaro che l'aiuto di tutti è determinante.
E adesso.....fatemi tornare al cappone che nudo e bruco già disossato attende le mie mani per essere farcito!!! per la gioia dei miei parenti nipoti ecc domani a mezzogiorno.
 
C

Constance Spry

Guest
La metamorfosi di Alberto da che sono qui al Forum: prima SEMBRAVA uno tutto compito, super-avvocato di classe, un tipo squadrato, in abito grigio e cravatta di lusso, insomma uno SERIO. Ora ha completamente mollato gli ormeggi. Parla di capponi, ravioli al brasato, delira di pesce stocco e baccalà, suona il pianoforte a la chitarra...
Te lo immagini a casa col grembiule che affetta carote alla velocità della luce e che trinca vinelli d'annata davanti al camino suonando "a la chitarra" col cane accucciato ai piedi...
:eek:
 
I

imported_Alberto

Guest
E' qui il bello.
Di giorno abito grigio di grisaglia cravatta di Marinella sull'azzurro scuro scarpe stile inglese ma italiane e...di sera o nei giorni festivi voilà il lato ludico e scanzonato del Baccani.
Jeans semiconsumati, Lacoste anche in pieno inverno possibilmente color albicocca o verdeacquamarina chiara, scarpe da tennis e forbice in mano per San Colombano e coltello trinciante per la cucina.
Stanotte ho finito alle 2 per rimpinzare il mio cappone che non si decideva a farsi cucire bene e sbuzzava roba dalle ali e dalle cosce...roba da non credere.
Poi ho fatto dei ravioli di barbabietola rossa ma con la barbabietola all'interno e udite udite delle lasagne con stampati dei petali di rosa, un giorno vi spiego come si fà ma l'effetto è bellissimo.
Poi ho la passione dei ragazzi e ragazzini e oggi pomeriggio porto un mio simil-nipote ( categoria da me creata per indicare dei succedanei affidabili dell'unico nipote sciagurato che ho veramente per cui precetto figli altri da portare al cinema nelle feste) a vedere Tom Rider terminando orrore al Mac Donals.
Domani vado su a S.C. a vedere come è la situazione a controllare il concime come stà e a vedere se sono spuntati i corni delle peonie.
Un abbraccio a tutti e tutte.
Domani riprendiamo con la potatura!!
 

Noor.

Giardinauta Senior
Eccomi qui! :D con la potatura delle Rose Botaniche arbustive e rampicanti.
Tutte le Rose spontanee ed i loro ibridi hanno bisogno di una potatura minima. Ciò cui si deve mirare è la completezza dell'arbusto, e l'armonia della forma e del portamento.

Molte specie hanno un portamento ad arbusto ampio ed arcuato, con rami lunghi e sottili che si coprono di fiori per tutta la loro lunghezza senza necessità di interventi manuali esterni. Ad esempio, la Rosa hugonis, la R. xanthina ed i suoi ibridi, come "Canary Bird", R. primula, R. moyesii ecc. Sono questi veri e propri arbusti di oltre 2 m di altezza ed ampiezza: la regola fondamentale per loro è l'impianto in luoghi dove possano espandersi a piacimento in tutta la loro bellezza, senza dover essere recise perché non vadano ad occupare lo spazio destinato ad altre piante. Non sono quindi adatte a spazi ristretti nei quali, fortemente potate, perderebbero le belle proporzioni crescendo rozze e sgraziate. Per tutte queste ci si limiterà alla sola eliminazione dei fusti morti o di quelli molto vecchi, senza toccare in alcun modo i sottili rametti che porteranno fiori. I fusti da eliminare andranno tagliati alla base o anche più in alto, se è presente un giovane e vigoroso getto che vada a sostituire la ramificazione da asportare. Eventuali rami "fuori sagoma" andranno recisi all'inserzione con una ramificazione secondaria tramite un intervento di "potatura di ritorno"*. Altre, invece, hanno un portamento più basso e raccolto, spesso molto fitto ed intricato, ma sempre con steli sottili ed eleganti che danno un'impressione di grande leggerezza. Come tutti gli ibridi di R. pimpinellifolia, R. glauca (R. rubrifolia) ecc. Per queste valgono le medesime indicazioni date per le precedenti. Alcune varietà hanno un sviluppo molto intricato, ad esempio R. californica o "Stanwell Perpetual": per queste è indicata una leggera sfoltitura specie delle zone centrali del cespuglio. Per tutte la potatura è autunnale.

Un caso particolare è quello della R. sericea var. omeyensis f. pteracantha: la caratteristica più apprezzata di questa specie (e di altre affini) è la presenza di grandi spine alate e traslucide, di colore rosso brillante. Poiché queste sono presenti quasi esclusivamente sui giovani getti basali, si praticherà un forte potatura che ne stimoli la produzione. Si può quindi o tagliare ciclicamente parte delle ramificazioni, alla base, oppure recidere completamente il cespuglio a circa 50/70 cm di altezza tutti gli anni, a seconda dell'effetto che si vuole ottenere e della posizione della Rosa nel giardino. Ovviamente tali pratiche vanno a completo discapito della fioritura, benché tagliando solo una parte delle ramificazioni si riesca a salvare "capra e cavoli" ;).
La R. rugosa ed i suoi ibridi possono essere lasciate svilupparsi a proprio piacimento, finché non rischino di "prender la mano" ed allora potranno essere recise drasticamente vicino alla base.

Le rampicanti devono invece essere potate in estate, immediatamente dopo la fioritura, ed in modo ancor più leggero delle arbustive.
La R. banksiae e cultivar si lascia libera di svilupparsi a piacimento,e la corteccia che si sfalda in pellicole sottili, nei rami vecchi, è un pregio in più. Va potata anche lei dopo la fioritura (piuttosto precoce, spesso ad Aprile), eliminando i rami secchi. Quando viene coltivata contro una parete o su una pergola, questa specie tende ad insinuare i propri rami sottilissimi in ogni dove. Abbiate cura pertanto di tenere liberi grondaie, serramenti, ecc. Se dovesse svilupparsi in modo eccessivo, recidete alcuni dei fusti più vecchi in corrispondenza di una ramificazione laterale.
La R. bracteata e la R. laevigata sono altre due creature assai …selvagge, ed anche piuttosto feroci :eek:!! Lasciatele libere di crescere a proprio piacimento in una zona dela giardino in cui possano essere lasciate a se stesse. La R. bracteata è sconsigliabile da far crescere sugli alberi, perché sarebbe quasi impossibile controllarne la crescita: quando potate questa Rosa, e la sua varietà "Mermaid", munitevi di una grossa dose di pazienza e di guanti molto robusti. L'incontro con le loro spine uncinate ed affilate non è dei più gradevoli: ma consoliamoci pensando al fatto che non richiedono niente più che la rimozione dei rami secchi.
Altre Rose, come la R. filipes "Kifsgate" e simili ("Treasure Trove", R. mulliganii,ecc.) hanno uno sviluppo velocissimo ed assai esuberante: possono raggiungere velocemente i 10 m di altezza e tendono a sommergere qualunque cosa (pergole, alberi, capanni…) trovino sulla loro strada: è più semplice indirizzarne la i rami durante la crescita, piuttosto che intervenire con interventi cesori limitanti, in seguito. Sono comunque piante per grandi spazi.
R. gigantea, R. brunonii, ed altre ("La Mortola", "La Follette"), sono piante poco resistenti ai geli, con una crescita spesso disordinata : una gran quantità di rami spesso muore anche con temperature non proprio gelide. Pertanto bisognerà aver cura di rimuovere la vegetazione danneggiata dal freddo, prima della fioritura.

*La potatura di ritorno è una pratica che consiste nell'accorciamento di una ramificazione principale sino all'inserzione con una secondaria, che sia in grado di riassumere la funzione di "freccia", cioè di apice del ramo, riprendendone la crescita. E' molto importante che gli interventi drastici sulle R. Botaniche siano effettuati in questo modo. Abbiamo visto come la "dominanza apicale" regoli lo sviluppo delle piante: bene, la potatura di ritorno serve a ripristinare tale dominanza, in modo tale che l'intervento sia il più discreto e "naturale" possibile. Se il taglio venisse effettuato a casaccio, si avrebbe lo sviluppo incontrollato di numerose gemme latenti sottostanti, che darebbero origine ad una formazione detta "scopazzo": un fascio di rami affastellati e disordinati molto brutto da vedersi, ma soprattutto dannoso per l'arbusto e che ci costringe ad intervenire successivamente con operazioni di sfoltimento, reindirizzo, ecc.

Ciao!!
 

lisa

Giardinauta
caro noor apprezziamo moltissimo la tua opera, ma non c'era qualcuno che ti doveva dare una mano con foto atte a spiegare visivamente il tutto?
Non è che "costui" si sente un pò in difetto e vuole cominciare bene il 2002 con opera meritoria nei confronti di noi tutti???????
io ad esempio, essendo casinista, ho buttato i cartellini e non so neanche che rose ho, forse vedendo le foto posso rendermi conto di che tipo è la rosa e regolarmi di conseguenza!
Poi vi affliggerò a primavera con le foto per farmi dire il nome delle rose e documentarmi sulle caratteristiche.
Per ora sto facendo una cartella con le tue spiegazioni in attesa che esmy, ormai data per dispersa, ci crei una sezione nella bacheca e "costui " invii le foto promesse.
Grazie intanto per le spiegazioni chiare e illuminanti, ma se aspetto fine gennaio a potere faccio male? con questo freddo non riesco a mettere il naso in giardino per più di cinque minuti.
;) ciao ciao annalisa
 
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