PANT! Anche se con un po' di ritardo, eccomi di nuovo qui! 
Finalmente siamo giunti a parlare di quello che con ogni probabilità è il gruppo di Rose più coltivato. Ovviamente si tratta delle Rose Moderne a cespuglio: Floribunda, Polyantha, Ibride di Tè, e Miniatura. Praticamente non esiste giardino che non ne ospiti una o più varietà. Queste Classi di Rose (impropriamente, Classi: sono state proposte numerose revisioni della classificazione, ma ai nostri fini è più che adatta la più vecchia e conosciuta) sono tutte caratterizzate da una spiccata attitudine alla produzione continua di fiori, per una stagione molto lunga dalla tarda Primavera ai primi geli. Tale apprezzatissima caratteristica deriva dall'incrocio delle specie europee con le cinesi, che attraverso una lunga serie di incroci e selezioni, ci ha portato alle varietà attuali. Molte caratteristiche delle Rose Moderne a cespuglio sono mutuate proprio dalla parentela con le Cinesi: la tendenza a produrre in continuazione nuovi getti fioriferi, la colorazione ramata o porporina della nuova vegetazione, lo scurire del colore che possiamo notare in molte varietà ("Impératrice Farah", "Peace", ecc.). D'altro canto l'influenza delle altre Classi entrate in gioco nella selezione delle nuove varietà ha determinato la presenza di altre peculiarità. Così le Rose Ibride Perenni hanno conferito alle Ibride di Tè i loro fusti rigidi ed eretti e l'attitudine a produrre nuovi vigorosi getti alla base, la R. multiflora polyantha ha trasferito nelle Polyantha le sue ricche infiorescenze a mazzi, la R. chinensis minima ha fatto ereditare alle sue discendenti la sua perfezione miniaturizzata. Ovviamente, ci mancherebbe altro!, il tutto è stato ulteriormente complicato da continui incroci tra queste Classi al fine di trasferire i "vantaggi" delle une sulle altre. Così, insieme alle caratteristiche delle corolle, anche vegetazione, portamento e "habitus" vegetativo si sono ulteriormente fuse. Ancor più importante, sotto questo punto di vista, è l'analisi delle caratteristiche di ogni singola varietà, cercando di assecondare la sua natura senza stravolgerla con una potatura "teoricamente" perfetta. Resta comunque il grande vantaggio della capacità di queste Rose di fiorire anche sui rami dell'anno, per cui, anche rasando a zero la nostra pianta, il nostro bisogno di fiori sarà ugualmente soddisfatto.
Mentre le Floribunda e le Polyantha possono, a buon titolo, essere annoverate tra le Rose a portamento cespuglioso-arbustivo, le Ibride di Tè devono essere trattate in modo del tutto particolare rispetto a queste, ed il loro comportamento è spesso assai frustrante, a meno che non ci si rifaccia ovviamente al classico detto "fammi corta e mi farò bella". Questo sembra infatti l'adagio ricorrente su tutti i testi: potatura delle Rose Moderne (genericamente tali) con taglio alla base a due-tre gemme. Cosa che, se la varietà lo consente, dovrebbe essere attuata solo in casi particolarissimi, come le Rose coltivate in aiuole formali. Dico "se la varietà lo consente", perché purtroppo, ahinoi, le HT sono piante selezionate principalmente per la bellezza squisita delle corolle in boccio, assai meno apprezzabile nel fiore aperto, e per la rifiorenza e floribundità. Non certo per il loro valore come piante "da giardino". Sotto questo aspetto, una comune Spirea o un Viburno sono di gran lunga superiori a questo tipo di Rose. Allora avremo a che fare quasi certamente con piante assai riluttanti rispetto ai nostri tentativi di dare loro una forma consona, che crescono sbilenche o producono rami robustissimi che si inspessiscono rapidamente formando dei veri e propri "tronchi" legnosi, rigidi e assai poco gradevoli alla vista. Altre, viceversa, hanno una vegetazione molto equilibrata e possiedono sufficiente personalità per farne esemplari isolati. Una delle caratteristiche più evidenti delle HT, come dicevo, è la propensione a formare getti moto vigorosi che tendono a squilibrare il cespuglio. A ciò si deve aggiungere che non sempre i nuovi getti hanno vita lunga, per quanto possano sembrare robusti al loro apparire: è sufficiente la comparsa di un nuovo germoglio più vicino alla base per causarne un grave indebolimento. In parole povere, la tendenza all'invecchiamento delle ramificazioni, in queste piante, è almeno pari alla velocità con cui producono nuovi germogli. Una corretta potatura non potrà pertanto prescindere da ciò, e particolare cura dovrà essere posta nel continuo ringiovanimento del cespuglio. Che tuttavia non avrà una vita utile pari a quella di altre Classi, e pertanto sarà più suscettibile di una relativamente rapida decadenza, a seguito della quale è probabilmente meglio sostituire con piante nuove, o derivate da talee o innesto se la stessa varietà non fosse più disponibile. Ma comunque si parla di svariati decenni, non vi preoccupate
!
La potatura generale è la stessa riferita alle altre Classi, con solo un maggior rigore nell'individuazione dei fusti deboli o eccessivamente sottili: nelle HT, i corti rametti laterali non fioriferi non danno alcun affidamento. In più, la spiccata tendenza ad una crescita eretta e quasi "colonnare" della maggior parte delle varietà, rende assai difficoltosa la creazione di una ramificazione accettabile. Se la potatura è troppo lunga, quasi sicuramente non si svilupperà che un unico germoglio in cima ad un lungo ramo spoglio. Per questo la tendenza principale è verso una potatura molto corta, che stimoli la produzione di nuovi getti dal piede. Ma, negli anni, si può comunque operare al fine di creare una struttura di base equilibrata e ben definita. Come abbiamo già detto, anche l'eliminazione dei vecchi fusti deve essere effettuata con maggiore costanza: fortunatamente non sono piante che si facciano pregare per produrre nuovi getti.
A seconda del vigore delle piante e del tipo di corolle che c'interessa avere (più piccole e numerose piuttosto che grandi e perfette, ma in minor numero) si ridurranno i fusti dell'anno ad una lunghezza pari a due terzi della loro lunghezza, solitamente dalle tre alle cinque gemme dalla base, o meno. Per promuovere una crescita più compatta e ramificata, i fusti più vigorosi dovranno essere accorciati con più severità, altrimenti rischieremmo di trovarci a che fare con ….un alberello!
Di notevole importanza, per questa Classe, ma anche per le Floribunda, è la Potatura verde, o estiva, di cui parleremo oltre.
Le Floribunda invece possiedono un portamento naturalmente più ramificato ed allargato, ed alcune di loro, come "Iceberg", "Mountbatten", "Chinatown", possono essere trattate come veri e propri arbusti e ricevere solo leggere potature. Solitamente è consigliabile un accorciamento dei fusti dell'anno di un terzo o metà. Ma, dato l'alto grado di ibridazione di questa Classe, come della precedente, il comportamento delle singole varietà è molto variabile e solo l'esperienza potrà darci indicazioni precise sul da farsi
.
Le Polyantha, e con loro le Patio, sono squisite piante da giardino e da vaso, compatti cuscini di vegetazione ricchi di rametti e di foglie, che si ricoprono di corolle. La potatura è semplicissima, e sfrutta a vantaggio la tendenza alla ramificazione dei fusti di queste varietà. Una volta proceduto nell'ormai consueto modo generale, si procede con la speronatura dei rametti laterali a poche gemme a seconda del loro vigore, e con l'accorciamento dei nuovi getti eccessivamente vigorosi che uscissero dalla sagoma del cespuglio. Eventualmente potranno essere ulteriormente sfoltite, sopprimendo una certa parte dei rametti ove fossero più densi, nel caso si trattasse di varietà particolarmente folte. Se destinate alla coltura nelle aiuole, potranno tranquillamente essere potate molto corto, producendo una vegetazione sicuramente più compatta ed ordinata, anche se con un minor numero di fiori.
Ed eccoci infine alle Miniatura! Le rappresentanti di questa Classe, relativamente recente (molto si deve al gran lavoro di Moore negli anni '60), mutuano le loro caratteristiche dalla R. chinensis minima e dalla "Roulettii", forma di quest'ultima specie. In queste rose tutto è perfettamente miniaturizzato, non solo i fiori ma tutto, in queste deliziose piante, è in perfetta proporzione. Dalla R. chinensis hanno ereditato la ricca (anche troppo) vegetazione e la sottigliezza -spesso estrema- dei rami. Oltretutto questi si presentano come piuttosto erbacei, ed il loro sviluppo si sussegue senza sosta per tutta la stagione, e, cosa ancor più degna di nota, procede da qualsiasi punto della pianta. Anche ramificazioni estremamente sottili sono capaci di portare fiori e spesso danno origine e nuovi getti ben più vigorosi di quel che ci si aspetterebbe. Per le più piccole e sottili vi consiglio, in antitesi rispetto a quanto detto in generale, l'uso di un paio di forbicine affilatissime con le lame sottili: data l'esiguità dei rami e la loro consistenza semi-erbacea, le cesoie sono decisamente sovradimensionate e sovente dannose.
Anche per le Miniatura la potatura è assai leggera, di alleggerimento piuttosto che di vero e proprio accorciamento, e va fatta ponderando attentamente le condizioni climatiche locali, dato che si tratta spesso di piante poco resistenti ai geli, ed assai sensibili all'umidità stagnante (sono le uniche Rose a soffrire in modo praticamente ubiquitario di attacchi di Botrite). Meglio rimandare a fine Inverno, anche perché resterebbero margini di intervento assai ridotti, se le ramificazioni dovessero esser colpite dal gelo!!
Quindi, una volta eliminati i getti debolini alla base del cespuglio ed al centro dello stesso, si sfoltiscono appena le parti più fitte e si spuntano i rametti per un breve tratto apicale, sino ad una gemma che dia l'impressione di star per svilupparsi: non dovrete certo andare a cercarle, comunque!
Ciaooooo!
Finalmente siamo giunti a parlare di quello che con ogni probabilità è il gruppo di Rose più coltivato. Ovviamente si tratta delle Rose Moderne a cespuglio: Floribunda, Polyantha, Ibride di Tè, e Miniatura. Praticamente non esiste giardino che non ne ospiti una o più varietà. Queste Classi di Rose (impropriamente, Classi: sono state proposte numerose revisioni della classificazione, ma ai nostri fini è più che adatta la più vecchia e conosciuta) sono tutte caratterizzate da una spiccata attitudine alla produzione continua di fiori, per una stagione molto lunga dalla tarda Primavera ai primi geli. Tale apprezzatissima caratteristica deriva dall'incrocio delle specie europee con le cinesi, che attraverso una lunga serie di incroci e selezioni, ci ha portato alle varietà attuali. Molte caratteristiche delle Rose Moderne a cespuglio sono mutuate proprio dalla parentela con le Cinesi: la tendenza a produrre in continuazione nuovi getti fioriferi, la colorazione ramata o porporina della nuova vegetazione, lo scurire del colore che possiamo notare in molte varietà ("Impératrice Farah", "Peace", ecc.). D'altro canto l'influenza delle altre Classi entrate in gioco nella selezione delle nuove varietà ha determinato la presenza di altre peculiarità. Così le Rose Ibride Perenni hanno conferito alle Ibride di Tè i loro fusti rigidi ed eretti e l'attitudine a produrre nuovi vigorosi getti alla base, la R. multiflora polyantha ha trasferito nelle Polyantha le sue ricche infiorescenze a mazzi, la R. chinensis minima ha fatto ereditare alle sue discendenti la sua perfezione miniaturizzata. Ovviamente, ci mancherebbe altro!, il tutto è stato ulteriormente complicato da continui incroci tra queste Classi al fine di trasferire i "vantaggi" delle une sulle altre. Così, insieme alle caratteristiche delle corolle, anche vegetazione, portamento e "habitus" vegetativo si sono ulteriormente fuse. Ancor più importante, sotto questo punto di vista, è l'analisi delle caratteristiche di ogni singola varietà, cercando di assecondare la sua natura senza stravolgerla con una potatura "teoricamente" perfetta. Resta comunque il grande vantaggio della capacità di queste Rose di fiorire anche sui rami dell'anno, per cui, anche rasando a zero la nostra pianta, il nostro bisogno di fiori sarà ugualmente soddisfatto.
Mentre le Floribunda e le Polyantha possono, a buon titolo, essere annoverate tra le Rose a portamento cespuglioso-arbustivo, le Ibride di Tè devono essere trattate in modo del tutto particolare rispetto a queste, ed il loro comportamento è spesso assai frustrante, a meno che non ci si rifaccia ovviamente al classico detto "fammi corta e mi farò bella". Questo sembra infatti l'adagio ricorrente su tutti i testi: potatura delle Rose Moderne (genericamente tali) con taglio alla base a due-tre gemme. Cosa che, se la varietà lo consente, dovrebbe essere attuata solo in casi particolarissimi, come le Rose coltivate in aiuole formali. Dico "se la varietà lo consente", perché purtroppo, ahinoi, le HT sono piante selezionate principalmente per la bellezza squisita delle corolle in boccio, assai meno apprezzabile nel fiore aperto, e per la rifiorenza e floribundità. Non certo per il loro valore come piante "da giardino". Sotto questo aspetto, una comune Spirea o un Viburno sono di gran lunga superiori a questo tipo di Rose. Allora avremo a che fare quasi certamente con piante assai riluttanti rispetto ai nostri tentativi di dare loro una forma consona, che crescono sbilenche o producono rami robustissimi che si inspessiscono rapidamente formando dei veri e propri "tronchi" legnosi, rigidi e assai poco gradevoli alla vista. Altre, viceversa, hanno una vegetazione molto equilibrata e possiedono sufficiente personalità per farne esemplari isolati. Una delle caratteristiche più evidenti delle HT, come dicevo, è la propensione a formare getti moto vigorosi che tendono a squilibrare il cespuglio. A ciò si deve aggiungere che non sempre i nuovi getti hanno vita lunga, per quanto possano sembrare robusti al loro apparire: è sufficiente la comparsa di un nuovo germoglio più vicino alla base per causarne un grave indebolimento. In parole povere, la tendenza all'invecchiamento delle ramificazioni, in queste piante, è almeno pari alla velocità con cui producono nuovi germogli. Una corretta potatura non potrà pertanto prescindere da ciò, e particolare cura dovrà essere posta nel continuo ringiovanimento del cespuglio. Che tuttavia non avrà una vita utile pari a quella di altre Classi, e pertanto sarà più suscettibile di una relativamente rapida decadenza, a seguito della quale è probabilmente meglio sostituire con piante nuove, o derivate da talee o innesto se la stessa varietà non fosse più disponibile. Ma comunque si parla di svariati decenni, non vi preoccupate
La potatura generale è la stessa riferita alle altre Classi, con solo un maggior rigore nell'individuazione dei fusti deboli o eccessivamente sottili: nelle HT, i corti rametti laterali non fioriferi non danno alcun affidamento. In più, la spiccata tendenza ad una crescita eretta e quasi "colonnare" della maggior parte delle varietà, rende assai difficoltosa la creazione di una ramificazione accettabile. Se la potatura è troppo lunga, quasi sicuramente non si svilupperà che un unico germoglio in cima ad un lungo ramo spoglio. Per questo la tendenza principale è verso una potatura molto corta, che stimoli la produzione di nuovi getti dal piede. Ma, negli anni, si può comunque operare al fine di creare una struttura di base equilibrata e ben definita. Come abbiamo già detto, anche l'eliminazione dei vecchi fusti deve essere effettuata con maggiore costanza: fortunatamente non sono piante che si facciano pregare per produrre nuovi getti.
A seconda del vigore delle piante e del tipo di corolle che c'interessa avere (più piccole e numerose piuttosto che grandi e perfette, ma in minor numero) si ridurranno i fusti dell'anno ad una lunghezza pari a due terzi della loro lunghezza, solitamente dalle tre alle cinque gemme dalla base, o meno. Per promuovere una crescita più compatta e ramificata, i fusti più vigorosi dovranno essere accorciati con più severità, altrimenti rischieremmo di trovarci a che fare con ….un alberello!
Di notevole importanza, per questa Classe, ma anche per le Floribunda, è la Potatura verde, o estiva, di cui parleremo oltre.
Le Floribunda invece possiedono un portamento naturalmente più ramificato ed allargato, ed alcune di loro, come "Iceberg", "Mountbatten", "Chinatown", possono essere trattate come veri e propri arbusti e ricevere solo leggere potature. Solitamente è consigliabile un accorciamento dei fusti dell'anno di un terzo o metà. Ma, dato l'alto grado di ibridazione di questa Classe, come della precedente, il comportamento delle singole varietà è molto variabile e solo l'esperienza potrà darci indicazioni precise sul da farsi
Le Polyantha, e con loro le Patio, sono squisite piante da giardino e da vaso, compatti cuscini di vegetazione ricchi di rametti e di foglie, che si ricoprono di corolle. La potatura è semplicissima, e sfrutta a vantaggio la tendenza alla ramificazione dei fusti di queste varietà. Una volta proceduto nell'ormai consueto modo generale, si procede con la speronatura dei rametti laterali a poche gemme a seconda del loro vigore, e con l'accorciamento dei nuovi getti eccessivamente vigorosi che uscissero dalla sagoma del cespuglio. Eventualmente potranno essere ulteriormente sfoltite, sopprimendo una certa parte dei rametti ove fossero più densi, nel caso si trattasse di varietà particolarmente folte. Se destinate alla coltura nelle aiuole, potranno tranquillamente essere potate molto corto, producendo una vegetazione sicuramente più compatta ed ordinata, anche se con un minor numero di fiori.
Ed eccoci infine alle Miniatura! Le rappresentanti di questa Classe, relativamente recente (molto si deve al gran lavoro di Moore negli anni '60), mutuano le loro caratteristiche dalla R. chinensis minima e dalla "Roulettii", forma di quest'ultima specie. In queste rose tutto è perfettamente miniaturizzato, non solo i fiori ma tutto, in queste deliziose piante, è in perfetta proporzione. Dalla R. chinensis hanno ereditato la ricca (anche troppo) vegetazione e la sottigliezza -spesso estrema- dei rami. Oltretutto questi si presentano come piuttosto erbacei, ed il loro sviluppo si sussegue senza sosta per tutta la stagione, e, cosa ancor più degna di nota, procede da qualsiasi punto della pianta. Anche ramificazioni estremamente sottili sono capaci di portare fiori e spesso danno origine e nuovi getti ben più vigorosi di quel che ci si aspetterebbe. Per le più piccole e sottili vi consiglio, in antitesi rispetto a quanto detto in generale, l'uso di un paio di forbicine affilatissime con le lame sottili: data l'esiguità dei rami e la loro consistenza semi-erbacea, le cesoie sono decisamente sovradimensionate e sovente dannose.
Anche per le Miniatura la potatura è assai leggera, di alleggerimento piuttosto che di vero e proprio accorciamento, e va fatta ponderando attentamente le condizioni climatiche locali, dato che si tratta spesso di piante poco resistenti ai geli, ed assai sensibili all'umidità stagnante (sono le uniche Rose a soffrire in modo praticamente ubiquitario di attacchi di Botrite). Meglio rimandare a fine Inverno, anche perché resterebbero margini di intervento assai ridotti, se le ramificazioni dovessero esser colpite dal gelo!!
Quindi, una volta eliminati i getti debolini alla base del cespuglio ed al centro dello stesso, si sfoltiscono appena le parti più fitte e si spuntano i rametti per un breve tratto apicale, sino ad una gemma che dia l'impressione di star per svilupparsi: non dovrete certo andare a cercarle, comunque!
Ciaooooo!
