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La "Muschio terapia" per le Phal senza radici

E

elettra

Guest
fraelucia ha scritto:
Anche la mia sfagnera, dopo un inizio un po' stentato questa estate quando erano cresciuti alcuni capolini, si è completamente fermata, sicuramente perché sta all'esterno e il mare Adriatico in inverno non è accogliente come nella stagione balneare!
Al momento sembra che stia coltivando della torba...mah, speriamo nella primavera..

Infatti l'unico luogo dove ora cresce copioso è all'interno dei sacchetti dov'è l'ho chiuso per "aiutare" le orchidee.
Nel sito che ho citato li sopra c'è scrivvo che vegeta sopra i 3 C° sotto tale temperatura penso che si "blocchi".
 

davide82

Aspirante Giardinauta
Per diletta:
In diversi studi si e' visto come, a parita' di altri fattori, un gran numero di piante con germinazione particolarmente difficoltosa, germinino meglio e riescano a crescere piu' velocemente se e' presente un tappeto di sfagno vivo.
Oltre a questa funzione legata al bilancio idrico, lo sfagno esercita una notevole azione antifungina ed antimicotica. Cio' e' dovuto principalmente a tre fatti. Primo, essendo un organismo fotosintetizzante, lo sfagno rilascia una gran quantita' di ossigeno, cosa questa che e' letale per alcuni batteri ed agenti patogeni. In secondo luogo spesso lo sfagno ospita alcuni microorganismi simbionti che secernono a loro volta sostanze antifungine ed antimicotiche. Infine, molte delle sostanze rilasciate dallo sfagno e dalla decomposizione dello sfagno (torba) abbassano notevolmente il pH e generano un pool di acidi umici e tannici che nel complesso creano un microambiente fortemente antimicotico e batteriostatico.
Altro fatto senz'altro importante, alcuni studi sembrano dimostrare che lo sfagno, o alcuni organismi simbionti dello sfagno, produca una certa quantita di acido indolacetico (auxina) ed altre sostanze organiche che stimolano la crescita delle piante superiori, inoltre la struttura stessa dello sfagno permette un rapido attecchimento di talee e di plantule da seme, in quanto fornisce un'impalcatura per le giovani radichette, che trovano subito acqua in gran quantita' e protezione da infezioni.
 

chiaramella

Aspirante Giardinauta
Requiem per Primuletta

Sapevo sarebbe arrivato questo triste momento: Primuletta non ce l'ha fatta :cry:
Speravo non sarebbe capitato alla mia prima phal (diciamo che non lo voglio prendere come segno!!)
Ho comprato lo sfagno, l'ho messo intorno a quello che era rimasto della mia phal e ho chiuso il tutto in un sacchettino di plastica...
In un primo momento la piccola fogliolina e la radice che stava spuntando hanno cominciato a crescere velocemente :love_4:
dopo qualche altro giorno ho aperto la bustina nella quale avevo messo il vasetto con lo sfagno e... :eek:
diciamo che la fogliolina e la radice si sono "sciolte" al contatto, lasciandomi sulle dita una specie di marmellatina verdastra :(
Bah, sicuramente ho sbagliato qualcosa ma mi sono arresa all'evidenza... per fortuna ho altre 2 ohal che mi stanno dando un po' di soddisfazione (ma non c'è un'emoticon con un bel paio di corna?) :D
Comunque grazie a tutti per l'aiuto.
chiaramella
 

@diletta@

Giardinauta Senior
:eek: mi sa che anche la mia prima Phal finirà così:( , ha un marciume nero acolletto e rizoma ) sono morte quasi tutte le radici anche dopo uso anticrittogamico sto provando a fare sfagnoterapia... ma nutro poche speranze...:flower:
consoliamoci a vicenda...

Ps. purtroppo un paio, sorprattutto le prime capita di perderle,si fa sempre qualcosa di sbagliato.......non ti scoraggiare! Un bacione!:love_4:
 

@diletta@

Giardinauta Senior
davide82 ha scritto:
Per diletta:
In diversi studi si e' visto come, a parita' di altri fattori, un gran numero di piante con germinazione particolarmente difficoltosa, germinino meglio e riescano a crescere piu' velocemente se e' presente un tappeto di sfagno vivo.
Oltre a questa funzione legata al bilancio idrico, lo sfagno esercita una notevole azione antifungina ed antimicotica. Cio' e' dovuto principalmente a tre fatti. Primo, essendo un organismo fotosintetizzante, lo sfagno rilascia una gran quantita' di ossigeno, cosa questa che e' letale per alcuni batteri ed agenti patogeni. In secondo luogo spesso lo sfagno ospita alcuni microorganismi simbionti che secernono a loro volta sostanze antifungine ed antimicotiche. Infine, molte delle sostanze rilasciate dallo sfagno e dalla decomposizione dello sfagno (torba) abbassano notevolmente il pH e generano un pool di acidi umici e tannici che nel complesso creano un microambiente fortemente antimicotico e batteriostatico.
Altro fatto senz'altro importante, alcuni studi sembrano dimostrare che lo sfagno, o alcuni organismi simbionti dello sfagno, produca una certa quantita di acido indolacetico (auxina) ed altre sostanze organiche che stimolano la crescita delle piante superiori, inoltre la struttura stessa dello sfagno permette un rapido attecchimento di talee e di plantule da seme, in quanto fornisce un'impalcatura per le giovani radichette, che trovano subito acqua in gran quantita' e protezione da infezioni.

Non mi ricordo di aver letto questa esaustiva spiegazione, grazie mille davide....
Però mi interessa una cosa...a me (ma non sonon una pianta ) i funghi vengono quando il ph è troppo acido... e difatti uso un detergente leggermente alcalino..o bicarbonato di sodio...
con le piante non è così?
 

davide82

Aspirante Giardinauta
Non so con precisione ma penso che il ph dello sfagno sia estremamente più basso di quello sulla pelle; è per questo che i funghi non dovrebbro venire!!!
Cmq anche io ho 3 phal a fare sfagnoterapia ma l' unica che ho guardato ha il moncone secco dello stelo floreale tutto avvolto di muffa, spero che per via dello sfagno le radici non marciscano!!!!
 

@diletta@

Giardinauta Senior
Chissà. chiederò anche al medico magari....curioso però!
la mia l'ho tirata fuori ieri e l'ho ripulita di tutto il marcio che potevo ma c'è proprio una riga nera... inoltre ho tutte le piante in cucina perchè ho la tapparella rotta e ho meno luce... sabato dovrebbero sistemarla finalemente!
Io purtroppo non ho davanzale perchè ho la porta finestra e il calore da sotto non viene, luce e calore da sotto un bel casino per me!
 
D

De Vidi Guido

Guest
Ciao a tutti, rientro nella discussione per scusarmi....sono impegnato nella mostra di Pordenone e non trovo il tempo per interagire in tempo rale con voi.
davide82 ha fatto un'ottima illustrazione sullo sfagno e sulle sue proprietà terapeutiche (vivo ancor meglio).
Non perdetevi d'animo...finchè la vostra Phal. ha il tronco e la parte superiore (ultime foglie e colletto) in vita, può sempre decidere di ripartire: può anche capitare, che si formi una nuova vegetazione lateralmente a quella principale.
Non demonizziamo più di tanto gli attacchi fungini....con fungicida rameico in polvere distribuito come la "cipria" (bella parola....evoca...evoca..) sulle parti ferite e/o infette si riesce a bloccare gli attacchi: certamente si è fuori pericolo quando spuntano nuove radici. Ciaoooo. Guido.
 

@diletta@

Giardinauta Senior
volevo evitarlo, ma una spolveratina leggera gliela dò

intanto che c'eravamo volevo parlarvi dell'equisetum arvense
è una felce nota comunemente come Coda cavallina
cresce lungo le rive di laghetti, fiumi e canali...

per ciò che riguarda le piante ha un certo potere funghicida, cioè ha la proprietà di disidratare il fungo..esistono in commercio dei prodotti a base di equiseto...
A luglio ed agosto quando matura in genere lo raccolgo, lo secco e lo consumo....se si macina con il macinino da caffè diviene una polvere verde...
qualc'uno ha esperienza di terapie naturali per le fitopatologie?
Ne parlo a volte con dei conoscenti e sembra che sulle orchidee funzionino bene il propoli ad esempio...cosa che non avviene con altre colture.
 
E

elettra

Guest
L'equisetum arvensis me lo faceva raccogliere sempre la mamma quando ero piccola!!! A parte le sue indubbie proprietà per un bambino era divertente perchè il fusto si scompone in tronconi che si possono "rimontare" come i Lego!!! Cmque a parte ciò usato da noi umani come decotto è un ottimo apporto di silicio per fragilità delle unghie e calcificazione ossea etc etc è un rimineralizzante molto usato anche nelle cure omeopatiche, chissà se funziona anche sulle piante ...
 

@diletta@

Giardinauta Senior
elettra ha scritto:
L'equisetum arvensis me lo faceva raccogliere sempre la mamma quando ero piccola!!! A parte le sue indubbie proprietà per un bambino era divertente perchè il fusto si scompone in tronconi che si possono "rimontare" come i Lego!!! Cmque a parte ciò usato da noi umani come decotto è un ottimo apporto di silicio per fragilità delle unghie e calcificazione ossea etc etc è un rimineralizzante molto usato anche nelle cure omeopatiche, chissà se funziona anche sulle piante ...

certo!
come rimineralizzante funziona bene nel modo che ho detto messo, poco, ognitanto sull'insalata e la verdura...
come rimineralizzante meglio se associato ad Urtica Dioica, utile anche da solo per le smagliature e problemi del cuoio capelluto....
Non solo è un ottimo diuretico e disinfettante delle basse vie urinarie, specie se associato ad ortica bianca ( senza l'effetto collaterale dell'eccessiva perdita di elettroliti)...
Utile nella terapia dell'artrosi specie se associato ad Harpagophitum procumbens (artiglio del diavolo) per tutte le suddette ragioni...
E' in piccolo miracolo della natura
si utlizzano più l'infuso, e la tm. Il decotto non è proprio il max, probabilmente da pianta fresca giusto?
 
E

elettra

Guest
@diletta@ ha scritto:
certo!
come rimineralizzante funziona bene nel modo che ho detto messo, poco, ognitanto sull'insalata e la verdura...
come rimineralizzante meglio se associato ad Urtica Dioica, utile anche da solo per le smagliature e problemi del cuoio capelluto....
Non solo è un ottimo diuretico e disinfettante delle basse vie urinarie, specie se associato ad ortica bianca ( senza l'effetto collaterale dell'eccessiva perdita di elettroliti)...
Utile nella terapia dell'artrosi specie se associato ad Harpagophitum procumbens (artiglio del diavolo) per tutte le suddette ragioni...
E' in piccolo miracolo della natura
si utlizzano più l'infuso, e la tm. Il decotto non è proprio il max, probabilmente da pianta fresca giusto?

Non so in che forma sia migliore il consumo, se tintura madre o decotto, a me ad.es le "pozioni omeopatiche" in soluzione alcolica non piacciono molto come gusto (e alle piante faranno bene?), lo dovrei chiedere alla mia mamma farmacista, io vivo solo di cose "assorbite" da lei che me le ripete ogni tanto e a furia di sentirle le ho imparate!! Avevo sentito dell'equiseto associato all'ortica bianca ... ma non ne ricordavo i benefici!!!! Avevo chiesto alla mamma se mi diceva qualcosa di più sul discorso aspirina-orchidee (che io uso)... adesso dovrò farle una sfilza di domande!
 
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