• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

la linfa

nicola71

Guru Giardinauta
C'era una volta un giovane ramo di un grande albero.
Era nato in primavera, tra il tepore dell'aria e il canto degli uccelli.
In mezzo all'aria, alle lunghe giornate estive, al sole caldo, alle notti frizzanti, trascorse i suoi primi mesi di vita.
Era felice: aveva foglie bellissime, e, poi, erano sopraggiunti fiori colorati ad adornare e, dopo ancora, grandi frutti succosi di cui tutti gli uccelli del cielo potevano nutrirsi.
Ma un giorno cominciò a sentirsi stanco: era settembre...
I frutti si staccarono, le foglie cominciarono a cambiare colore divenivano sempre più pallide...
Addirittura, di tanto in tanto il vento se ne portava via qualcuna.
Venne la pioggia e poi l'aria fredda, e il ramo si sentiva sempre peggio: non capiva cosa stesse succedendo.
In pochi giorni e in poche notti si trovò spoglio, infreddolito, completamente solo.
Rimase così qualche tempo fin quando non capì che non poteva far altro che mettersi a cercare i suoi fiori, le sue foglie, i suoi frutti per poter di nuovo stare insieme a loro.
"Devo darmi da fare" disse risoluto tra sé e sé.
Cominciò allora, a chiedere aiuto a tutti i suoi amici.
Si rivolse dapprima al Mattino: "Sono solo e infreddolito, ho perso tutte le mie foglie, sai dove le posso trovare?".
Il Mattino rispose "Ci sono alberi che ne hanno tante, prova a chiedere a loro".
Si rivolse a quegli alberi: "Sono solo e infreddolito, ho perso tutte le mie foglie, sapete dirmi dove le posso trovare?".
Gli alberi risposero: "Noi le abbiamo sempre avute, prova a chiedere agli alberi uguali a te".
Si rivolse ai rami spogli come lui.
"Abbiamo tanto freddo anche noi, non sappiamo cosa dirti...", gli risposero.
Queste parole lo fecero sentire meno solo.
Si disse che, se avesse ritrovato le foglie, sarebbe subito corso dai suoi simili a rivelare il luogo in cui si trovavano.
Continuò la sua ricerca e chiese al Vento.
"Io le foglie le porto solo via è la pioggia che le fa crescere", disse il Vento a gran voce.
Si rivolse alla Pioggia.
"Le farò crescere a suo tempo", gli disse la pioggia tintinnando.
Si rivolse allora al Tempo.
"Io so tante cose", gli disse con voce profonda.
"Il Tempo aggiusta tutto, non ti preoccupare occorrono tanti giorni e tante notti".
Si rivolse alla Notte, ma la Notte tacque e lo invitò a riposare.
Si sentiva infatti molto stanco.
Mentre stava per addormentarsi uno gnomo passò di là.
Al vedere quel ramo così spoglio e infreddolito, dal freddo e dalle intemperie si fermò e un po' preoccupato, gli chiese cosa stesse succedendo. Il ramo gli raccontò tutta la sua storia.
Lo gnomo stette con lui, si fermò nel suo silenzio, lo ascoltò, sentì il suo dolore.
Allora il ramo parlò ancora e disse :"Mi è sembrato di chiudere gli occhi e dopo averli riaperti non ho più trovato le mie foglie,
non sono stato più capace di vederle".
Lo gnomo pensò a lungo, poi capì: si tolse gli occhiali e li posò sul naso del ramo, spiegandogli che erano occhiali magici che servivano per guardare dentro di sè.
Il ramo, allora, apri bene gli occhi e... meraviglia...
Vide che dentro di sé qualcosa si muoveva, sentiva un rumore, vedeva qualcosa circolare provò ad ascoltare, guardò a fondo: era linfa, linfa viva che si muoveva in lui.
Incredulo disse allo gnomo ciò che vedeva.
Lo gnomo gli spiegò che le foglie, i fiori, e i frutti, nascono grazie alla linfa oltre che al caldo sole, all'aria di primavera e alla pioggia.
"Se hai linfa dentro di te hai tutto", gli disse, "Non occorre chiedere più nulla a nessuno ma insieme all'acqua,
alla luce, all'aria, agli altri rami, le foglie rinasceranno: le hai già dentro".
Il ramo, immediatamente si sentì più forte, rinvigorì: aveva la linfa in sé, non doveva più chiedere consigli,
gli bastava lasciar vivere la linfa che circolava in lui.
 

Federica

Master Florello
Molto bella, complimenti, cerchiamo dentro di noi, lì è la nostra forza, GRAZIE!!
buona serata.......:Saluto:
 

Nicki.ta

Giardinauta
Fantastica...e' tua o l'hai trovata da qualche parte? Comunque e' una storia stupenda, tutti abbiamo la vita dentro!!!
 
K

Kelly Genova

Guest
Bellissima, :love: ci voleva come pensierino della buonanotte,grazie!:love_4:
 

daria

Master Florello
che bella Nic:)
beccatevi questa, breve, cosi' anche i pigri potranno, eventualmente,leggere :eek:k07:

...Una betulla innamorata di un maggiociondolo attendeva che il vento la piegasse per andarla a baciare, ma, per quanto il vento soffiasse forte, le mancavano sempre quei pochi centimetri per giungere al bacio agognato.In attesa dell'evento impossibile, la betulla gli parlava senza speranza. Fu il Vajont che li uni'.Strappati e trascinati via dall'acqua, si toccarono per un breve istante. Cosi', prima di morire, anche il maggiociondolo ebbe un po' d'amore, mentre dalle rive sparivano gli altri alberi e la gente, la gioia di vivere, tutto quello che ci aveva fatto sperare in un futuro migliore...
:)

Le voci del bosco - Corona

commovente, vero?




be'... :fifone2: poi magari scovero' qualcosa di piu' allegro, non e' che volessi rattristarvi:eek:k07: :)
 

miciajulie

Fiorin Florello
sono un po' distratta. leggo solo ora.
grazie nicola. a volta qualche riga scalda l'anima, specie se si sente tutta infreddolita e immota...
 
Alto