............ «ma questa è una società che, nonostante i fattori che potrebbero renderla felice, per definizione preferisce l’infelicità. È una società molto masochista. Infine, l’aggressività è un istinto, mentre la gentilezza è una conquista, un’arte».
.......... Perché se c’è un punto sul quale tutti gli autori che trattano di gentilezza concordano, è questo: l’equilibrio sta nel vivere e manifestare simpatia e calore umano agli altri senza negare la propria aggressività. Nessuno è mai tutto bianco o tutto nero, chi è abitualmente gentile forse deve imparare a dire no senza sentirsi in colpa. Mentre gli ammiratori dell’aggressività a tutti i costi guadagnerebbero nell’accettare la vulnerabilità in sé e negli altri, primo passo per rivalutare la gentilezza e capire che rende più gioiosa la vita.
Io più che aggressività, in contrapposizione alla gentilezza, direi che è l'intolleranza che ci frega. Siamo tutti potenzialmente persone gentili ma se venimo trattate male o apostrofate in cattivo modo, subito diventiamo intolleranti e non possimo essere più gentili.
La persona gentile si pone sempre allo stesso modo, cioè continua ad essere gentile, continua a riprovarci anche se ha preso i cosiddetti schiaffi in faccia. Probabilmente chi li ha dati è a sua volta una persona che ne ha ricevuti molti. Costei ha bisogno di essere rassicurata, aiutata ad essere più tollerante. Se tutti ci provassimo...
Io vedo tanta intolleranza dappertutto più che aggressività. Quest'ultima la ritengo una patologia e come tale va curata.