aurex
Esperto di Bonsai
Scusa il ritardo, certo la foglia è composta, normalmente è lunga dai trenta ai quaranta centimetri.
In autunno ha un bel colore aranciato
questo conferma i miei dubbi....:storto:
Scusa il ritardo, certo la foglia è composta, normalmente è lunga dai trenta ai quaranta centimetri.
In autunno ha un bel colore aranciato
che dubbi dovrebbe confermare la foglia composita? :confuso:questo conferma i miei dubbi....:storto:
che dubbi dovrebbe confermare la foglia composita? :confuso:
il glicine ha foglia composita, lo stesso la robinia... e tante altre piante perfettamente coltivate come 'bonsai' :boh:
tutto può prestarsi a fare/diventare bonsai: basta che noi ci adattiamo all'essenza in oggetto
non é l'unico , siamo almeno in due a pensarla in questo modo ( certo é che alcune piante non sono " apprezzate " esteticamente per vari motivi , per esempio le foglie troppo grandi , però questo non vuol dire che non si possono bonsaizzare ) .tutto si può bonsaizzare?....mi sà che sei l'unico che pensa una cosa del genere.....prova a bonsaizzare un castagno...
non é l'unico , siamo almeno in due a pensarla in questo modo ( certo é che alcune piante non sono " apprezzate " esteticamente per vari motivi , per esempio le foglie troppo grandi , però questo non vuol dire che non si possono bonsaizzare ) .
Non sono del tutto d'accordo: se si da un consiglio o ne si spiega il motivo oppure si può fare a meno di darlo (sarebbe 'un assoluto', appunto).Non vorrei che ciascuno di noi, prima di scrivere ciò che pensa dovesse documentare tutta la sua disciplina, il suo "vangelo".
Credo che ciascuno sia libero di scrivere come gli riesce meglio, e senza sentirsi obbligato ad appesantire la discussione con le proprie convinzioni.
ma cos'è 'credibile'?
cosa significa?
in Italia. ma non altrove. è questo uno dei punti :boh:però è un dato di fatto che alcune essenze non si riducono e pertanto vengono scartate come essenze da bonsaizzare...o no?
proprio martedì sera sono andato al club di Castellanza (ero 'ospite') per una serata sulle azalee; bene, viene fuori che in Giappone alle mostre le valutazioni tengono conto anche dell'altezza della pianta: satsuki snelle e alte prendono più punti rispetto quelle massicce. motivo: la satsuki è un cespuglio, cavarne fuori 'un albero' è maestria pura (oltre ad una forzatura che con l'idea di 'credibile' male si sposerebbe); le parti alte sono sempre più deboli... per cui più hai una pianta alta e snella e maggiore è la difficoltà di coltivazione --> più punti perchè visibilmente sei 'più bravo' trovandoti ad affrontare maggiori difficoltà.....non si tratta solo di concime, acqua, sole ecc.....
se ha pochi rami è un bonsai, ossia una pianta non 'infilata in vaso striminzito' ma 'pianta che ha anni di vaso (e di coltivazione) alle spalle?se guardo invece una pianta con foglie grandi....pochi rami..ma in vaso bonsai
e infatti da qualche anno l'Italia in sede internazionale (cioè 'fuori dal guscio') non vince più nulla... che le cose siano tra loro collegate? :fischio:poi i risultati si vedono per ognuno
Concordo in gran parte con ciò che scrive Seraph, ma qualificandomi come "persona di una certa età" (e senza bonsai veri e propri), devo aggiungere che in troppe occasioni leggo o sento chiamare le cose non col giusto nome.
in Italia. ma non altrove. è questo uno dei punti :boh:
proprio martedì sera sono andato al club di Castellanza (ero 'ospite') per una serata sulle azalee; bene, viene fuori che in Giappone alle mostre le valutazioni tengono conto anche dell'altezza della pianta: satsuki snelle e alte prendono più punti rispetto quelle massicce. motivo: la satsuki è un cespuglio, cavarne fuori 'un albero' è maestria pura (oltre ad una forzatura che con l'idea di 'credibile' male si sposerebbe); le parti alte sono sempre più deboli... per cui più hai una pianta alta e snella e maggiore è la difficoltà di coltivazione --> più punti perchè visibilmente sei 'più bravo' trovandoti ad affrontare maggiori difficoltà.
per quanto non lo si voglia ammettere il bonsai è fatto anche di coltivazione
di recente mi è capitato di vedere un bonsai di robinia che avrà avuto almeno vent'anni di vaso: la foglia si è ridotta di moltissimo rispetto le robinie che si trovano 'in giro'; la robinia, poi, è un'essenza definita ostica... quella che ho visto aveva un bel piede e un bel tronco, ma dei rami 'non ottimali': però è difficile tenerne una... ed ecco che quella, con anche rami 'imperfetti', è un capolavoro; se fiorisse (non so se lo fa) portata in mostra sarebbe sicuramente a premio... non 'per la bellezza e il profumo della fioritura' (sarebbe superiore al glicine), ma perchè è un'essenza ostica nella coltivazione come bonsai.
e infatti da qualche anno l'Italia in sede internazionale (cioè 'fuori dal guscio') non vince più nulla... che le cose siano tra loro collegate? :fischio: