Violetta516
Maestro Giardinauta
Tifare la nazionale non impedisce di tenere pulita la propria città, si può essere civili anche da tifosi.
Non è il calcio a generare violenza, odio e razzismo, sarebbe come dire che il bicchiere di chianti genera gli alcolizzati.
E rovesciando il discorso, esiste violenza e odio e razzismo anche dove non c'è calcio.
Alle partite tutti diventano patriottici... perchè si, è una competizione nazionale, ovvio che sono patriottica!
Sono patriottica anche quando mi vergogno di alcui nostri rappresentanti che vanno all'estero...
Poi ci sono giorni in cui preferisco sentir parlare della sciatica di Gigi Buffon ( anche i ricchi hanno il nervo sciatico ?!?! haha) e non delle escort, intercettazioni o peggio bandiere blu, partenze intelligenti, ecc....
Devo dire che il tuo sembra veramente uno sfogo che poco ha a che fare con lo spirito competitivo di una gara mondiale.
Hai ragione, ho impostato male il discorso. Diciamo che in linea di massima non mi piace e non mi interessa lo sport né nessuna competizione e trovo eccessiva l'importanza che gli si dà. Per di più mi infastidisce terribilmente il modo in cui alcune persone vivono il calcio, persone che certo sarebbero vandale ed incivili in qualunque altro contesto ma che, di fatto, magari perché è lo sport nazionale, lo sono nel calcio. Mi infastidisce anche il clamore creato intorno alle partite che genera solo più tensione tra gli esaltati. Questo paese vive di calcio e di poche altre cose, è di calcio che sento parlare di lunedì mattina in qualunque luogo, anche se il giorno prima è esplosa una centrale nucleare. Per la questione dell'amore per la città, era ovvio spero, non stavo sostenendo la tesi che tifosi=vandali, mi chiedevo solo cosa vuol dire tifare svisceratamente "napoli" o "roma" o "torino" per una certa tipologia di persone che uscendo dallo stadio sporca, distrugge, corre in motorino urlando e facendo danni e nella vita tutto fa tranne che dare lustro ai propri natali.
Ho precisato che non era una polemica contro il vero spirito sportivo di cui allo stadio per quel che sento, si vede ben poco.