Se fosse possibile qualcosa come una psicoanalisi della cultura-tipo di oggi, se l'assoluto predominio dell'economia non irridesse ad ogni tentativo di spiegare lo stato di cose a partire dalla vita psichica delle sue vittime, e se gli psicoanalisti non avessero pronunciato da tempo il loro giuramento di fedeltà à" questo [SUP]-[/SUP]stato di cose, un'indagine di questo genere dovrebbe mostrare che l'odierna malattia consiste proprio nella normalità. Gli atti libidinosi richiesti all'individuo che appare sano nel corpo e nell'anima, sono tali da poter essere eseguiti solo a prezzo della più profonda mutilazione, di una interiorizzazione della castrazione negli estrovertiti, di fronte alla quale il vecchio compita dell'identificazione col padre è il gioco da bambini in cui ci si è esercitati a quella. Ilregular guy, la popular girl, debbono rimuovere non solo i loro desideri e le loro conoscenze, ma anche tutti i sintomi che, in epoca borghese, seguivano alla rimozione. Come la vecchia ingiustizia non è modificata dalla generosa distribuzione in massa di luce, aria ed igiene, ma è mascherata proprio dalla luccicante trasparenza dell'azienda razionalizzata, cosí la salute interiore dell'epoca non fa che vietare la fuga nella malattia senza toccare per nulla le sue cause. I chiassuoli scuri sono stati eliminati, come increscioso spreco di spazio, e trasferiti nella sala da bagno. È giustificato il sospetto che la psicoanalisi nutri prima di diventare a sua volta un elemento dell'igiene : dove tutto è perfettamente chiaro regnano in segreto i Fecali. I versi : « La miseria resta quella che era : non puoi distruggerla del tutto, ma puoi renderla invisibile », valgono per la gestione dell'anima
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altrettanto e piú che per la società, dove l'abbondanza dei beni nasconde - temporaneamente - le differenze materiali sempre crescenti. Nessuna analisi è ancora in grado di penetrare fino all'inferno dove vengono impresse le deformazioni che emergono piú tardi alla luce come allegria, apertura, affabilità, felice adattamento all'inevitabile e semplice e schietto senso pratico. È lecito supporre che esse cadano in fasi dello sviluppo infantile precedenti a quelle in cui hanno origine le nevrosi : se queste sono i risultati di un conflitto in cui l'impulso è stato battuto e respinto, lo stato « normale » come la società minorata a cui somiglia, è il prodotto di un intervento per cosi dire preistorico, che spezza le forze prima ancora di qualsiasi conflitto; e la successiva assenza di conflitti riflette la predecisione, il trionfo aprioristico dell'istanza collettiva, e non la guarigione tramite la conoscenza. Serenità e calma, già assunte a condizione per l'assegnazione dei posti meglio retribuiti, sono l'immagine del silenzio soffocato che sarà piú tardi imposto - politicamente - dai mandanti dei capi-personale. La malattia dei sani si lascia diagnosticare solo obbiettivamente, dall'inadeguatezza della loro condotta « razionale » di vita alla possibile determinazione razionale dell'esistenza. Eppure il segno della malattia trapela : sembra che la loro pelle sia coperta di un'efflorescenza regolarmente stampigliata, come se cercassero d'imitare l'inorganico. Ancora un poco, e tutti costoro che vanno fieri della loro forza esuberante potrebbero essere considerati cadaveri di laboratorio, a cui, per ragioni di politica demografica, sia stata tenuta nascosta la notizia di un trapasso imperfettamente riuscito. In fondo alla salute dominante non c'è che la morte. Ogni loro movimento somiglia ai moti riflessi di esseri il cui cuore si è già fermato. Solo di tanto in tanto le tristi rughe della fronte, documento di una tensione tremenda, dimenticata da tempo, o un momento improvviso di stupidità demente nel corso della logica fissa, o un gesto desolato, turbano il corso normale e conservano una traccia della vita scomparsa. Poiché il sacrificio socialmente richiesto è talmente universale che si rivela solo nella società nel suo complesso, e non nel singolo. La società ha assunto, per cosí dire, la malattia di tutti i singoli, e in essa, nella follia accumulata delle azioni fasciste e in tutte le sue innumerevoli preformazioni e mediazioni, il male soggettivo, sepolto nell'individuo, s'integra col male oggettivo e visibile. Sconfortante è il pensiero che, alla malattia dell'uomo normale, non si contrappone senz'altro la salute del malato, ma che quest'ultima, per lo piú, rappresenta in altra forma lo schema dello stesso male.
(la salute mortale- Minima Moralia) |
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