LE relazioni personali trascendono il matrimonio, e ognuno la vede in maniera diversa, non esiste una regolam per cui.. ad ognuno il suo pensiaro.
Senza dubbio ogni relazione è a sé, e il matrimonio è comunque una relazione, già se lo vedi come un contratto parti male.
A 360° se ad una certa età si ha voglia di guardarsi in giro e si cerca lo 'stimolo' del ragazzino (parlo al maschile per comodità) la relazione nel suo cammino comune ha avuto degli inciampi e forse non ce ne si è accorti.
A 180°, capita che nella coppia c'è chi ama, anzi dona di più, e per mantenere. portare avanti, far crescere è disposto a dilaniarsi, a farsi introspezioni, a cercare i punti di incontro, ad accettare anche scappattelle, fisiche e o virtuali/mentali.
Ad esaminare tutto l'esaminabile. Anche ad un deliquente si da una seconda chance, perchè non darla a chi ha avuto un momento di sbandamento?
Ma è un momento? il delinquente fa male a terzi, il tradimento (anche se ormai si dice lo fan tutti) fa male alla persona che ha riposto la fiducia, a colui che è cresciuto con te, colui che dovrebbe essere il tuo complemento.
E' questo che io non accetto, il rendermi conto che nella crescita comune io sono più avanti, io ho condiviso, l'altro no.
Certo è anche drammatico decidere di sciogliere una relazione che è stata buona sino ad oggi, per uno 'sfizio'.
E' stato detto se non gli sto vicino nel momento in cui ha bisogno, è facile farlo quando va tutto bene.
Ma poi c'è la memoria, si riesce a dimenticare? si riesce a vivere come prima?
E soprattutto si riesce a perdonare veramente, tanto che la memoria si annulla?
Non c'è un manuale o un regolamento, ma ci sono insegnamenti di vita che sono direi per tutti.
Ci sono singoli individui che si comportano in modo diverso.