Olmo60
Guru Master Florello
certo, è come dire che se non avessimo come "genere umano" quell'impulso alla scoperta, all'andare oltre, saremmo ancora attaccati al famoso ramo..ma la frase è detta dallo psicologo, in un contesto preciso, rivolta a un certo uditorio...è questo che ho notato come "giustificatorio"..tu che ne pensi? in vista di una rieducazione, ovvio.fondamentalmente è il concetto di "umanità" nel suo complesso che desidera andare oltre... la conquista dello spazio è un qualcosa che si attribuisce la generico "Uomo" non certo al singolo che può essere ingegnere aerospaziale così come coltivatore di riso, e così ogni scoperta, ricerca che vorrebbe superare i limiti naturali (clonazione, robotica ecc.)
Nella mia tesi di laurea, feci un'analisi (pare accurata perchè mi fruttò 10 punti) sul viaggio di Ulisse durante l'Odissea, facendo notare che fi ul primo ad oltrepassare i confini del conosciuto (le colonne d'ercole che indicavano i confini del mondo, a quei tempi), ma citai Orlando Furioso (e il "senno" sulla luna) e altri casi letterari in cui si metteva l'accento su questa innata pulsione alla trasgressione.
Discorso complesso, da salotto letterario-filosofico non già da "parliamo di tutto un po' "
E sopratutto ognuno vive la vita come meglio si sente, sempre rispettando gli altri e -nei limiti- sé stesso. Ognuno cerca il sé o la propria affermazione a modo suo, chi in pantofole in salotto, chi su una Yamaha lanciata a 320, chi suonando l'oboe e perfezionando passaggi complicatissimi al limite della slogatura delle falangi.
p.s non leggo il link di garofano:confuso:
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