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il ragno rosso è utile?

A

alice

Guest
E' la prima volta che vengo a sapere che il ragno rosso è un isetto utile. Abito al sud dove la temperatura d'estate supera spesso i 40° e, nonostante i cerchi di tenere la terra umida, gli acari e il ragno rosso fanno strage della mia collezione di rose antiche. Io uso gli acaricidi in commercio, sbaglio?
grazie.
Alice
 

ezio

Giardinauta Senior
I ragni rossi sono acari, bisogna usare gli acaricidi. Ci sono acari utili, sono i ragni rossi più grossi che si muovono abbastanza velocemente, sono carnivori e predatori di quelli più piccoli a volte quasi invisibili, riconoscibili dalle ragnatele, quest'ultimi sono dannosi perchè succhiano la linfa dei vegetali.
Ciao
 
M

Mariangela sr

Guest
Ciao Alice,
purtroppo non ho buone notizie sul ragnetto rosso. Quello che si vede a occhio nudo, di un bel color rosso vivo, non ha nessuna importanza (non sapevo che fosse utile, ma certamente non è nocivo), ma il famigerato ragnetto rosso, che si vede solo con la lente d’ingrandimento sul retro delle foglie, dove a occhio nudo si vede comunque la sua ragnatela, è molto difficile da debellare, perché è spesso resistente al principio attivo “dicofol”, in quanto è il più usato, ed è il più usato in quanto gli altri acaricidi in circolazione sono praticamente tossici per le rose. Quindi per tenere il ragnetto rosso lontano dalle rose bisogna usare pratiche agronomiche eccellenti. L’aria deve circolare molto, e questo raramente avviene sui rosai rampicanti addossati ai muri. Di solito si raccomanda che la distanza dal muro sia di almeno 10 cm, ma la mia esperienza mi dice che anche così non basta, soprattutto nei climi caldi. Ci sono principi attivi insetticidi che hanno anche qualche effetto sui ragnetti, ma io non sono sicura che abbia senso usarli. Quello che io faccio, è di usare anche d’inverno il Fenilan (nome commerciale) acaricida a base di DICOFOL, ma additivato col TETRADIFON, e che ha effetto ovicida, neanicida e, ovviamente, adulticida.
Ho provato anche a tenere umide le foglie, il risultato è che si sono ammalate di botrite, peronospora, oidio, macchia nera, e quant’altro volete. Quindi, imperativamente, le foglie delle rose devono restare asciutte e per questo sono praticamente le uniche piante che d’estate vanno bagnate al mattino, di modo che il sole e il caldo asciughino le piante (o per meglio dire le foglie) il più rapidamente possibile, per evitare attacchi fungini. Si dice che le foglie delle rose non devono stare bagnate per più di cinque ore consecutive. Tutte le altre piante, d’estate, vanno bagnate possibilmente al calar del sole.
Gli altri principi attivi acaricidi, l’opargite (prodotto commerciale OMITE) e il fenson (prodotto commerciale MURVIS), sono tossici sulle foglie giovani delle rose, per cui si possono usare solo se non c’è niente di verde-giovane. Su foglie adulte, ben consistenti e quasi coriacee, non provocano danni, mentre su quelle tenerelle, appena fatte, provocano gravi ustioni. Poiché per il ragnetto rosso bisogna intervenire immediatamente pena veder la rosa defoliata in pochi giorni, io consiglio d’ispezionare la rosa tutti i giorni e non appena si vede una foglia gialla, strapparla e con la lente d’ingrandimento controllare che non ci sia il ragnetto e la ragnatela sulla pagina inferiore. In caso d’attacco, usare l’acaricida più conveniente, riassumendo, se le foglie sono giovani, il Fenilan (dicofol+tetradifon), se le foglie non sono più verde tenerello, alternare opargite e fenson, nella speranza che usando principi attivi diversi non si verifichi l’insorgenza di ceppi resistenti.
Naturalmente ci sono altri principi attivi acaricidi, non tossici per le rose, ma io non li ho mai trovati in vendita. Esiste un libro molto utile, “Il prontuario dei fitofarmaci”, chiamato normalmente il Muccinelli, dal nome dell’autore, oggi all’Ottava Edizione 1997, dell’EDAGRICOLE, costa 65mila lire, circa 1000 pagine. Li sono elencati tutti i fitofarmaci, sia sotto il nome del principio attivo, sia sotto il nome commerciale, e divisi sia a seconda dell’azione svolta (acaricida, insetticida, fungicida, ecc. ecc.) sia a seconda del gruppo d’appartenenza (ditiocarbammati, benzilati, solfoni, ecc. ecc.). E’ fatto molto bene.
Auguri, Mariangela
 
A

alice

Guest
Cara Mariangela, ti ringrazio per la risposta davvero esauriente e ricca di ottimi consigli.
Le mie rose non solo sono già in piena vegetazione, ma alcune addirittura già fiorite, perciò proverò ad usare il Fenilan l'anno prossimo nella speranza che almeno il 2002 porti qualche giornata invernale.
Ciao.
Alice
 
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