|emma|
Giardinauta
Era il 3 settembre 2012 quando la trovai. Se ne stava lì immobile.
Non oppose resistenza, la presi e l’infilai nel trasportino.
Non ero, e non sono, esperta nella cattura di gatti selvatici, per cui tornata a casa aprii la gabbietta per metterle un po’ d’acqua e un po’ di patè nella speranza che mangiasse… e la piccolina scappò subito, infilandosi prima sotto ad una cassettiera e poi arrampicandosi sul rosmarino. Povera piccola, era spaventatissima! Ci misi un po’ per riprenderla, soffiava, sputava, graffiava e mordeva. Una piccola demonietta!
Rimessa nel trasportino la portai dal veterinario, e anche qui per visitarla ci volle un bel po’ perché andava scappando e nascondendosi in giro per la stanza. La dottoressa stimò l’età a 45 gg, il suo peso era di appena 600 grammi. Le fu diagnosticata la rinotracheite, le mise l’antiparassitario (era piena zeppa di pulci), le pulì gli occhi e mi segnò la terapia. La visita di controllo fu fissata per il mercoledì Inoltre il mio dottore mi prestò una gabbietta per conigli e una mini lettiera, in modo che potesse stare un po’ più comoda.
Per fortuna quel giorno fui dispensata dalle cure perché la dottoressa le aveva già somministrato la dose. La sistemai nella sua nuova casetta e le parlai un po’ nella speranza che si tranquillizzasse un pochino e che si abituasse alla mia presenza (praticamente le raccontai una favola perché non sapevo cosa dire). La mattina dopo appena sveglia andai a controllarla, la trovai seduta sulla lettiera, sembra essersi calmata ed avere gli occhietti ancora aperti. La presi per darle le medicine e mi accorsi che, quelli che sembravano essere gli occhietti erano in realtà le pietrine della lettiera che le si erano attaccate. Almeno si era effettivamente calmata, mi faceva già le fusa.
La piccina non mangiava nulla da sola, dovevo darle da mangiare, da bere e le medicine tramite siringa e la cosa non le piaceva per nulla.
Voleva stare sempre in braccio, ma era così piena di pulci che le si vedevano camminare per il corpo! Quindi aspettai un paio di giorni che facesse un minino d’effetto l’antiparassitario per prenderla in braccio. Dovevo però utilizzare un pannolino (un pezzo di tappetino assorbente) perché era così debilitata che si faceva i bisognini addosso. Per questo motivo dovetti toglierla dalla gabbietta e la sistemai in uno scatolone in maniera da poterle mettere, non solo più bottiglie d’acqua calda, ma anche una superficie maggiore dove potesse dormire.
Il lunedì successivo la portai a controllo e purtroppo le cure non avevano dato gli esiti sperati. Mi cambiarono antibiotico, e mi dissero di portala ogni giorno in modo che potessero controllarla meglio e farle i lavaggi per aiutarla a riprendersi.
Per fortuna la nuova cura fece l’effetto sperato e la piccina cominciò a mangiare da sola ed ad essere più attiva, continuava però a sembrare un pipistrellino spellecchiato.
[
![xnhv1e.jpg](http://i43.tinypic.com/xnhv1e.jpg)
Non oppose resistenza, la presi e l’infilai nel trasportino.
Non ero, e non sono, esperta nella cattura di gatti selvatici, per cui tornata a casa aprii la gabbietta per metterle un po’ d’acqua e un po’ di patè nella speranza che mangiasse… e la piccolina scappò subito, infilandosi prima sotto ad una cassettiera e poi arrampicandosi sul rosmarino. Povera piccola, era spaventatissima! Ci misi un po’ per riprenderla, soffiava, sputava, graffiava e mordeva. Una piccola demonietta!
Rimessa nel trasportino la portai dal veterinario, e anche qui per visitarla ci volle un bel po’ perché andava scappando e nascondendosi in giro per la stanza. La dottoressa stimò l’età a 45 gg, il suo peso era di appena 600 grammi. Le fu diagnosticata la rinotracheite, le mise l’antiparassitario (era piena zeppa di pulci), le pulì gli occhi e mi segnò la terapia. La visita di controllo fu fissata per il mercoledì Inoltre il mio dottore mi prestò una gabbietta per conigli e una mini lettiera, in modo che potesse stare un po’ più comoda.
Per fortuna quel giorno fui dispensata dalle cure perché la dottoressa le aveva già somministrato la dose. La sistemai nella sua nuova casetta e le parlai un po’ nella speranza che si tranquillizzasse un pochino e che si abituasse alla mia presenza (praticamente le raccontai una favola perché non sapevo cosa dire). La mattina dopo appena sveglia andai a controllarla, la trovai seduta sulla lettiera, sembra essersi calmata ed avere gli occhietti ancora aperti. La presi per darle le medicine e mi accorsi che, quelli che sembravano essere gli occhietti erano in realtà le pietrine della lettiera che le si erano attaccate. Almeno si era effettivamente calmata, mi faceva già le fusa.
La piccina non mangiava nulla da sola, dovevo darle da mangiare, da bere e le medicine tramite siringa e la cosa non le piaceva per nulla.
![soabo3.jpg](http://i44.tinypic.com/soabo3.jpg)
Voleva stare sempre in braccio, ma era così piena di pulci che le si vedevano camminare per il corpo! Quindi aspettai un paio di giorni che facesse un minino d’effetto l’antiparassitario per prenderla in braccio. Dovevo però utilizzare un pannolino (un pezzo di tappetino assorbente) perché era così debilitata che si faceva i bisognini addosso. Per questo motivo dovetti toglierla dalla gabbietta e la sistemai in uno scatolone in maniera da poterle mettere, non solo più bottiglie d’acqua calda, ma anche una superficie maggiore dove potesse dormire.
Il lunedì successivo la portai a controllo e purtroppo le cure non avevano dato gli esiti sperati. Mi cambiarono antibiotico, e mi dissero di portala ogni giorno in modo che potessero controllarla meglio e farle i lavaggi per aiutarla a riprendersi.
Per fortuna la nuova cura fece l’effetto sperato e la piccina cominciò a mangiare da sola ed ad essere più attiva, continuava però a sembrare un pipistrellino spellecchiato.
![2j4px0o.jpg](http://i44.tinypic.com/2j4px0o.jpg)
[
![2135i8n.jpg](http://i43.tinypic.com/2135i8n.jpg)
Ultima modifica: