Una donna si reca in un negozio di articoli sportivi per comprare una
canna da pesca da regalare al marito per il suo compleanno. Nel negozio
dietro la cassa l’unico impiegato e’ un tizio con gli occhiali scuri e
un cane che le chiede: "Posso aiutarla?". "Certo, vorrei una canna da
pesca, mi puo’ parlare di questa? ". Il venditore le dice: "Sono
spiacente, signora, ma sono cieco e non posso vedere la canna a cui lei
si riferisce. Tuttavia se la prende e me la porta qui io sono in grado
di descrivergliela in base al rumore che fa". La signora prende la canna
e la porta alla cassa dal rivenditore cieco. Questi la agita e dice:
"Questa e’ una Zebco 2500, in fibra di vetro, da 6.5 pollici, a media
gitatta. Costa 15 dollari". La signora dice: "Eccezionale!" e prende
un’altra canna. Il rivenditore la agita e dice: "Questa e’ una Orion
35C, di grafite, da 6 pollici, a lunga gittata, da usare con una
attrezzatura ultra-leggera. Costa 20 dollari". Notevolmente colpita la
signora decide di compare la seconda canna. Nel mentre la signora si
lascia sfuggire un gran peto rumoroso e puzzolente, ma pensa di non
scusarsi con l’uomo dato che e’ cieco e che non ha idea di chi lei sia.
Il venditore alla cassa dice: "Allora, fanno 25 dollari". E la signora:
"Ma come? 25 dolalri? Lei aveva detto 20 dollari! ". "Certo, signora, 20
dollari per la canna, 3 dollari per il richiamo dell’anitra e 2 dollari
per l’esca a base di vermi".
Una ragazza molto prosperosa e molto vogliosa e' invaghita di un ragazzo
molto carino, ma anche tremendamente stupido, a tal punto che non si
accorge delle intenzioni della fanciulla. Lei organizza una gita in
barca, e mentre lui rema incomincia a lamentarsi per il gran
caldo...cosi' si toglie prima la camicetta, poi il reggiseno, la
gonna....ma lui rema, rema. Alla fine lei sbotta esplicitamente: "Senti,
non hai voglia di fare le "porcate?". "Si’, si’, dai! Caghiamo sulla
barca! ".
Un ebreo, di nome Giacobbe, si trova in cattiva situazione economica,
per cui entra nella sinagoga e prega Dio: "Dio, per favore, aiutami,
fammi vincere una lotteria, una qualsiasi delle tante che ci sono. Cosi’
sistemo i miei affari e la mia famiglia". Viene il giorno
dell’estrazione, ma in nostro amico non vince. La settimana dopo ritorna
nella sinagoga: "Dio, per favore, sono disperato, se non vinco sono
rovinato, io, mia moglie e i miei figli. Fammi vincere alla lotteria".
Ma anche questa volta non vince nulla. Cosi’ la storia si ripete per
varie settimane senza che l’ebreo vinca nulla. Un giorno dopo l’ennesima
preghiera nella sinagoga Dio si fa vivo con lampi e tuoni ed esclama:
"Giacobbe, insomma, io ti voglio aiutare, ma vienimi incontro: compra
almeno un biglietto!".