bonvi
Giardinauta Senior
ciao a tutti :Saluto: con Elena (elebar) abbiamo preparato uno speciale interamente dedicato alle Sulcorebutia, un piccolo articolo con le principali nozioni e norme di coltivazione di questo genere, la loro classificazione e una galleria con più di 150 foto di fioriture tratte dalla mia collezione. Ora aspettiamo Elena che carichi il tutto qui sul forum k07: ciao a tutti. Bruno (bonvi)
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Sulcorebutia di Bruno Bonvecchio (bonvi)
Le Sulcorebutia, ora comprese nel genere Weingartia, sono piante di montagna, crescono sulle Ande boliviane a notevoli altitudini, tra i 2100 ai 3900 metri.
Il suolo su cui crescono è formato da rocce basaltiche e humus. La temperatura in natura è molto fresca, attorno ai 20°C, e in inverno in certe località può scendere di qualche grado sotto lo 0.
Da questo si può dedurre che le Sulcorebutia non amano le torride temperature come i cacti del deserto. La maggior difficoltà in coltura sono appunto le alte temperature, quindi in piena estate se troppo caldo e afoso meglio riservare a loro un posto molto arieggiato magari al sole del mattino, o con sole filtrato tramite copertura in materiale plastico opaco; in natura pur amando il sole pieno i raggi solari sono spesso filtrati dalle numerosi nubi.
Per quanto riguarda le annaffiature, già nel mese di marzo-aprile se le temperature lo consentono si può provvedere con qualche leggera nebulizzazione o annaffiatura, altrimenti aspettare i primi segni di risveglio vegetativo che si manifesta con la comparsa dei boccioli (piccoli puntini rossi) per poi aumentare fino a portare le piante ad un progressivo rigonfiamento.
In estate vanno annaffiate circa ogni 10 giorni lasciando che la composta asciughi bene tra un annaffiatura e l’altra. A fine agosto quando le temperature scendono e le piogge rinfrescano l’aria, si nota la crescita maggiore, le piante crescono sviluppando polloni e nuove spine.
Il mese di fioritura per le piante coltivate all’aperto è di solito verso fine maggio inizio giugno, anche prima se collocate in serra.
Il terriccio deve essere molto drenato, un buon terriccio è composto da una parte di lapillo, una di pomice, una di zeolite e una di torba di sfagno o torba bionda. Si può usare la sabbia o il quarzo per coprire l’ultimo strato attorno al colletto della pianta. Il pH dovrebbe essere di 6 -7.
Per quanto riguarda l’acidità e le concimazioni non bisogna esagerare in quanto producono piante molto innaturali, molto gonfie con corpi allungati e spine esili inoltre sono più facilmente attaccabili da patogeni fungini.
I vasi per le specie con radice napiforme devono essere abbastanza profondi da contenere la grossa radice e di grandezza adeguata alla pianta.
I parassiti più comuni sono la cocciniglia e il ragnetto rosso; per quanto riguarda le patologie fungine meglio prevenire nebulizzando con un prodotto a base di rame.
La propagazione si effettua tramite semina, nello stesso anno, in quanto i semi perdono presto la germinabilità, ad una temperatura compresa tra i 20 e 24° C. Per ottenere semi bisogna avere due cloni differenti in quanto le Sulcorebutia sono auto sterili.
Un'altra tecnica di propagazione è per pollone. Quest’ultimo è il modo più sicuro per ottenere individui uguali al genitore in quanto la semina dà spesso variabilità. Il periodo migliore per la propagazione da pollone è subito dopo la fioritura, staccare il pollone lasciare asciugare per alcuni giorni e appoggiarlo su sabbia umida in ombra finché non spuntano le radichette.
In autunno ridurre le annaffiature fino a sospenderle del tutto nel mese di ottobre; le piante vanno in riposo invernale quindi vanno preparate per trascorrere i mesi invernali totalmente asciutte. Riporre le piante in serra fredda o leggermente riscaldata, vanno bene anche i locali freschi e luminosi con temperature di pochi gradi sopra lo 0. In serra fredda sopportano anche lievi gelate se con poca umidità ambientale e terriccio asciutto. Lasciatevi tentare dall’acquisto di una Sulcorebutia, queste piante nane vi sorprenderanno regalandovi splendide fioriture dai vivaci colori magenta, gialli, rossi, viola, bicolori e stupitevi ancora di più se saranno bianchi… Avrete una autentica rarità!
CLASSIFICAZIONE Le Sulcorebutia, essendo un genere abbastanza recente, sono in continuo studio; molte non sono ancora state descritte, si troveranno quindi molte piante senza nome della specie con il solo numero di campo (field-number); ogni anno nuove specie e varietà vengono descritte.
Di seguito un elenco delle specie descritte secondo i maggiori conoscitori attuali di questo genere.
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Sulcorebutia di Bruno Bonvecchio (bonvi)
Le Sulcorebutia, ora comprese nel genere Weingartia, sono piante di montagna, crescono sulle Ande boliviane a notevoli altitudini, tra i 2100 ai 3900 metri.
Il suolo su cui crescono è formato da rocce basaltiche e humus. La temperatura in natura è molto fresca, attorno ai 20°C, e in inverno in certe località può scendere di qualche grado sotto lo 0.
Da questo si può dedurre che le Sulcorebutia non amano le torride temperature come i cacti del deserto. La maggior difficoltà in coltura sono appunto le alte temperature, quindi in piena estate se troppo caldo e afoso meglio riservare a loro un posto molto arieggiato magari al sole del mattino, o con sole filtrato tramite copertura in materiale plastico opaco; in natura pur amando il sole pieno i raggi solari sono spesso filtrati dalle numerosi nubi.
Per quanto riguarda le annaffiature, già nel mese di marzo-aprile se le temperature lo consentono si può provvedere con qualche leggera nebulizzazione o annaffiatura, altrimenti aspettare i primi segni di risveglio vegetativo che si manifesta con la comparsa dei boccioli (piccoli puntini rossi) per poi aumentare fino a portare le piante ad un progressivo rigonfiamento.
In estate vanno annaffiate circa ogni 10 giorni lasciando che la composta asciughi bene tra un annaffiatura e l’altra. A fine agosto quando le temperature scendono e le piogge rinfrescano l’aria, si nota la crescita maggiore, le piante crescono sviluppando polloni e nuove spine.
Il mese di fioritura per le piante coltivate all’aperto è di solito verso fine maggio inizio giugno, anche prima se collocate in serra.
Il terriccio deve essere molto drenato, un buon terriccio è composto da una parte di lapillo, una di pomice, una di zeolite e una di torba di sfagno o torba bionda. Si può usare la sabbia o il quarzo per coprire l’ultimo strato attorno al colletto della pianta. Il pH dovrebbe essere di 6 -7.
Per quanto riguarda l’acidità e le concimazioni non bisogna esagerare in quanto producono piante molto innaturali, molto gonfie con corpi allungati e spine esili inoltre sono più facilmente attaccabili da patogeni fungini.
I vasi per le specie con radice napiforme devono essere abbastanza profondi da contenere la grossa radice e di grandezza adeguata alla pianta.
I parassiti più comuni sono la cocciniglia e il ragnetto rosso; per quanto riguarda le patologie fungine meglio prevenire nebulizzando con un prodotto a base di rame.
La propagazione si effettua tramite semina, nello stesso anno, in quanto i semi perdono presto la germinabilità, ad una temperatura compresa tra i 20 e 24° C. Per ottenere semi bisogna avere due cloni differenti in quanto le Sulcorebutia sono auto sterili.
Un'altra tecnica di propagazione è per pollone. Quest’ultimo è il modo più sicuro per ottenere individui uguali al genitore in quanto la semina dà spesso variabilità. Il periodo migliore per la propagazione da pollone è subito dopo la fioritura, staccare il pollone lasciare asciugare per alcuni giorni e appoggiarlo su sabbia umida in ombra finché non spuntano le radichette.
In autunno ridurre le annaffiature fino a sospenderle del tutto nel mese di ottobre; le piante vanno in riposo invernale quindi vanno preparate per trascorrere i mesi invernali totalmente asciutte. Riporre le piante in serra fredda o leggermente riscaldata, vanno bene anche i locali freschi e luminosi con temperature di pochi gradi sopra lo 0. In serra fredda sopportano anche lievi gelate se con poca umidità ambientale e terriccio asciutto. Lasciatevi tentare dall’acquisto di una Sulcorebutia, queste piante nane vi sorprenderanno regalandovi splendide fioriture dai vivaci colori magenta, gialli, rossi, viola, bicolori e stupitevi ancora di più se saranno bianchi… Avrete una autentica rarità!
CLASSIFICAZIONE Le Sulcorebutia, essendo un genere abbastanza recente, sono in continuo studio; molte non sono ancora state descritte, si troveranno quindi molte piante senza nome della specie con il solo numero di campo (field-number); ogni anno nuove specie e varietà vengono descritte.
Di seguito un elenco delle specie descritte secondo i maggiori conoscitori attuali di questo genere.
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