drago verdolino
Aspirante Giardinauta
Volevo presentarvi questo meraviglioso animale che parecchi di voi sicuramente ancora non avevano sentito nominare...si potrebbe trattare davvero di una evoluzione dell'uomo!!!!eheh
Rispetto agli altri scimpanzè i bonobo hanno scelto un'altra via. La loro comunità è infatti libera, allegra, e del tutto pacifica. Mai è stato osservato un bonobo uccidere un suo simile. Mai è stato visto un adulto comportarsi in modo aggressivo con un piccolo, che fosse o no un suo familiare stretto. Nessun maschio compete ferocemente con gli altri per il possesso di una femmina; del resto, nessuna femmina accetterebbe di porsi come passivo premio in palio per il vincitore. E soprattutto, i bonobo hanno collaudato una tecnica efficacissima per risolvere conflitti e tensioni: riderci sopra facendo l'amore.
Il bonobo è forse l'unico animale, oltre all'uomo, a fare sesso ogni volta che lo desidera, indipendentemente dall'istinto riproduttivo e dalla fertilità della femmina. Ma per questi nostri disinvolti cugini il sesso non è una componente specifica dell'esistenza, separata dal resto: esso permea qualunque aspetto della loro vita, assumendo un ruolo di primo piano in ogni forma di rapporto sociale.
Tra i bonobo, nessun maschio è sicuro di quali siano i figli propri; nessun maschio, quindi, aggredisce o molesta i piccoli, e tutti sono disposti ad aiutare e a difendere qualunque cucciolo del gruppo. Maschi e femmine si muovono insieme, in assoluta parità, formando piccoli gruppi per andarsene in cerca di cibo durante il giorno; poi si riuniscono per passare la notte tutti vicini, su rifugi costruiti sugli alberi, in una grande comunità che può contare anche più di cento individui. Se due gruppi diversi si incontrano e puntano allo stesso albero da frutta, invece di combattersi si accolgono e fanno amicizia attraverso contatti sessuali, e poi si spartiscono il cibo in pace. Non si vuol dire che i bonobo non litighino mai: ma lo slancio fortissimo verso la collaborazione e la condivisione delle risorse riesce sempre a smorzare ogni scontro, e a evitare che gli screzi degenerino in modo cruento.
Maschi e femmine sono quasi uguali nelle dimensioni e nella forza fisica; gruppi di individui dello stesso sesso - le femmine molto più dei maschi - stabiliscono forti legami di alleanza e collaborazione tra loro, ma questo non sfocia mai nella contrapposizione o nell'astio tra i due sessi. Al contrario, i fortissimi legami tra madri e figli, che si mantengono per tutta la vita, anche quando il figlio è adulto, influenzano i rapporti tra maschi e femmine più di ogni altro fattore: è la gerarchia che si stabilisce tra le femmine a guidare quella dei maschi, e sono i figli delle madri più autorevoli a guadagnarsi ruoli di rispetto tra i loro compagni.
Agli occhi umani, la cooperazione e l'affetto tra maschi appariranno naturali, perché di norma i maschi del gruppo sono tutti consanguinei stretti; ma i legami ancora più forti che si stabiliscono tra le femmine possono invece stupirci, dato che le femmine adulte di una stessa comunità non sono quasi mai imparentate tra loro. Solitamente, infatti, per evitare eccessivi incroci tra consanguinei, le giovani femmine che si avvicinano all'età fertile migrano verso altri gruppi; là ricominciano da capo ad allacciare rapporti sociali, prima con le femmine più anziane e poi con i maschi, sempre usando il sesso e la cooperazione come linguaggi privilegiati. Soltanto dopo qualche anno, e soprattutto dopo aver messo al mondo il primo figlio, saranno integrate appieno nella nuova comunità; se le alleanze tra maschi sono, in qualche modo, innate, possiamo dire che quelle femminili sono ricercate e costruite apposta, con pazienza, con forza e con decisione.
e una fotina
Rispetto agli altri scimpanzè i bonobo hanno scelto un'altra via. La loro comunità è infatti libera, allegra, e del tutto pacifica. Mai è stato osservato un bonobo uccidere un suo simile. Mai è stato visto un adulto comportarsi in modo aggressivo con un piccolo, che fosse o no un suo familiare stretto. Nessun maschio compete ferocemente con gli altri per il possesso di una femmina; del resto, nessuna femmina accetterebbe di porsi come passivo premio in palio per il vincitore. E soprattutto, i bonobo hanno collaudato una tecnica efficacissima per risolvere conflitti e tensioni: riderci sopra facendo l'amore.
Il bonobo è forse l'unico animale, oltre all'uomo, a fare sesso ogni volta che lo desidera, indipendentemente dall'istinto riproduttivo e dalla fertilità della femmina. Ma per questi nostri disinvolti cugini il sesso non è una componente specifica dell'esistenza, separata dal resto: esso permea qualunque aspetto della loro vita, assumendo un ruolo di primo piano in ogni forma di rapporto sociale.
Tra i bonobo, nessun maschio è sicuro di quali siano i figli propri; nessun maschio, quindi, aggredisce o molesta i piccoli, e tutti sono disposti ad aiutare e a difendere qualunque cucciolo del gruppo. Maschi e femmine si muovono insieme, in assoluta parità, formando piccoli gruppi per andarsene in cerca di cibo durante il giorno; poi si riuniscono per passare la notte tutti vicini, su rifugi costruiti sugli alberi, in una grande comunità che può contare anche più di cento individui. Se due gruppi diversi si incontrano e puntano allo stesso albero da frutta, invece di combattersi si accolgono e fanno amicizia attraverso contatti sessuali, e poi si spartiscono il cibo in pace. Non si vuol dire che i bonobo non litighino mai: ma lo slancio fortissimo verso la collaborazione e la condivisione delle risorse riesce sempre a smorzare ogni scontro, e a evitare che gli screzi degenerino in modo cruento.
Maschi e femmine sono quasi uguali nelle dimensioni e nella forza fisica; gruppi di individui dello stesso sesso - le femmine molto più dei maschi - stabiliscono forti legami di alleanza e collaborazione tra loro, ma questo non sfocia mai nella contrapposizione o nell'astio tra i due sessi. Al contrario, i fortissimi legami tra madri e figli, che si mantengono per tutta la vita, anche quando il figlio è adulto, influenzano i rapporti tra maschi e femmine più di ogni altro fattore: è la gerarchia che si stabilisce tra le femmine a guidare quella dei maschi, e sono i figli delle madri più autorevoli a guadagnarsi ruoli di rispetto tra i loro compagni.
Agli occhi umani, la cooperazione e l'affetto tra maschi appariranno naturali, perché di norma i maschi del gruppo sono tutti consanguinei stretti; ma i legami ancora più forti che si stabiliscono tra le femmine possono invece stupirci, dato che le femmine adulte di una stessa comunità non sono quasi mai imparentate tra loro. Solitamente, infatti, per evitare eccessivi incroci tra consanguinei, le giovani femmine che si avvicinano all'età fertile migrano verso altri gruppi; là ricominciano da capo ad allacciare rapporti sociali, prima con le femmine più anziane e poi con i maschi, sempre usando il sesso e la cooperazione come linguaggi privilegiati. Soltanto dopo qualche anno, e soprattutto dopo aver messo al mondo il primo figlio, saranno integrate appieno nella nuova comunità; se le alleanze tra maschi sono, in qualche modo, innate, possiamo dire che quelle femminili sono ricercate e costruite apposta, con pazienza, con forza e con decisione.
e una fotina