La prima risposta che viene spontanea è rappresentata da un'altra domanda: che specie di ortensia è la tua?
Irrigazione: le Hydrangea macrophylla sono quelle considerate divoratrici di acqua, ma anche per le ortensie, l'apporto di acqua è subordinato alle condizioni climatiche stagionali, all'esposizione e al luogo di coltivazione, al suolo o al substrato di coltura, o dalla specie. Le H. quercifolia, per esempio, resistono bene in posizioni soleggiate senza che sia necessario bagnarle tanto spesso.
Concimazioni: evitare di concimare fintanto che la pianta non abbia attecchito bene. Somministrare un fertilizzante in granuli a lenta cessione a inizio primavera sarà sufficiente, soprattutto se l'hai posta in buon terreno ricco e profondo arricchito con materia organica (per es. compost).
Potature: dipende dalla specie. Ipotizzo che la tua sia un H. macrophylla, quindi potrai potare a fine fioritura (autunno o anche inverno) o ad inizio primavera, prima della ripresa vegetativa. La potatura serve a svecchiare il cespuglio tagliando a filo terra i rami che hanno 4-5 anni (legnosi), accorciando i rami che hanno fiorito subito sopra la seconda coppia di gemme ben sviluppate partendo dal basso, lasciando stare i rami nuovi di un anno, quelli cioé con l'apice florale in punta.
Se si tratta di una pianta giovane di recente impianto limitati ad abbassare i rami che hanno fiorito.