Io preferisco rinvasare le succulente in Ottobre, poiché sono alla fine del periodo vegetativo (almeno gran parte delle cactacee nel clima della mia regione) ed hanno così tutto il tempo per stabilizzarsi nel nuovo terriccio e riparare i danni alle radici. Il cactus della tua prima foto, Echinopsis eyresii, accestisce molto, puoi staccare solo alcuni piccoli polloni per ottenere nuove piante (cresce piuttosto velocemente). Una pianta grande e ben accestita ha più valore estetico (e non solo!), io non la rovinerei separando tutti i polloni principali. Puoi anche scegliere di non rinvasarla per diversi anni, in questo caso deborda dal vaso ma non soffre e rallenta la crescita. Sempre se non la rinvasi per diversi anni occorre che durante il periodo vegetativo somministri un po' di concime specifico per cactacee saltuariamente. Perché abbia sempre un bel colore verde puoi somministrare una sola volta alla prima annaffiatura del solfato di ferro. In inverno va tenuta rigorosamente asciutta, al fresco (anche all'aperto se le temperature non scendono sotto i -3°C) e in un posto luminoso. Il riposo invernale al fresco e all'asciutto stimola la fioritura in tutte le cactacee.
La pianta della seconda foto, Chamaecereus silvestrii, va tenuta in pieno sole in estate, mentre in inverno deve stare in un luogo ben illuminato, asciutto e fresco (anche fino a -1°C circa). Se tenuta in casa fila molto facilmente, si ammala e non fiorisce. Il passaggio al sole deve avvenire in primavera in modo graduale. In estate va annaffiata solo quando il terriccio è tornato completamente asciutto. Se la pianta è ben accestita non è facile sapere se il substrato è ancora umido, ma con un po' di esperienza lo si capisce dal peso del vaso tenuto in mano. Nel dubbio è sempre meglio aspettare un po' di più che dare acqua in eccesso perché le radici marciscono piuttosto facilmente. Si può anche nebulizzare acqua alla sera con una pompetta, poiché queste piante assorbono umidità anche dalla peluria che le ricopre.