Ciao e benvenuta a Martinuzza.
Per il momento ho difficoltà a vedere le foto, ma non ho motivo di dubitare del riconoscimento di teo83.
Prima di parlare delle cose più importanti apro un breve (?) OT:
[
Tu hai raccolto una pianta destinata a morte certa solo perché malandata.
L'hai compatita ed aiutata ad aggrapparsi all'aiuto che le tue mani inesperte le hanno generosamente offerto ed ora sta ricompensandoti come le è possibile, ma prima di tutto già col fatto di essere viva e di vivere vicino a te. Ti ha anche già dato delle foglioline, quelle che senz'altro ha negato alla crudele persona che se n'è sbarazzato. Sembra quasi che ti si stia affezionando, come un cagnolino buttato in un fiume affinché muoia e che poi si affeziona a chi lo salva e lo accudisce.
E' un po' commovente,
Devo ora confessarti che ti sono debitore per la sana e prolungata risata di gusto che mi hai fatto fare perché la maggior parte di chi acquista un bonsai se lo trova bello, apparentemente sano ed in condizioni promettenti. Poi inizia a fargli di tutto, tranne magari quel che davvero serve, che magari è scritto in una qualche pagina di quasi tutti i libri su questo argomento ed in migliaia di "post" di qualunque forum.
Ma leggere ed impegnarsi costa fatica e assimilare il significato costa dell'altra fatica, mentre magari metterlo in pratica non sarebbe difficile. Ma la fretta, gli impegni, il disimpegno e tante altre ottime scuse a volte sono di ostacolo e la pianta, dopo un po' d'agonia "tira i remi in barca" e cercando di andare in una sorta di "stand-by" sacrifica tutto ciò che può, a partire dalle foglie. Allora non è più bella come quando l'abbiamo vista la prima volta in negozio, quando per lei abbiamo avuto il "colpo di fulmine", così alle volte una pianta viene gettata via, senza curarsi se è viva oppure no........ un po' macabro se ci rapportiamo con un essere vivente anziché con un oggetto (che comunque rispetterei).
Alcuni acquistano una pianta trovando che è un soprammobile un po' originale e se si sentono dire che va messo all'aperto, si demoralizzano ed iniziano a guardare vetrine di altro tipo.
Insomma per alcune piante il percorso è dal negozio alla casa e poi (presto o tardi) nel cassonetto.
Tu hai fatto percorrere alla tua pianta il percorso inverso.
Adesso quella pianta è proprio tua, ed è tua proprio per come sono andate le cose più che se tu l'avessi pagata una grande somma.
] Chiuso l'OT
I consigli di teo83 sono sostanzialmente giusti ed anche le sue osservazioni.
Nel caso tu fossi davvero intenzionata al rinvaso, ti vorrei però suggerire una alternativa al modo di estrarre la pianta dal vaso, perché sforzare con attrezzi è un po' pericoloso sia per il vaso che per la pianta.
Le radici dovrai effettivamente tagliarle in parte, ma non strapparle, quindi è meglio liberare l'apparato radicale e la zolla dalla morsa che li trattiene, al limite sacrificando il vaso e spezzandolo, ma penso di non dover arrivare a tanto.
Ciò che potresti fare è una operazione che per una volta non dovrebbe nuocere più di tanto e cioè immergere tutto il vaso in acqua e lasciarvelo per quei 15, 20 o più minuti necessari affinché la terra inizi a disgregarsi con facilità, sotto le tue dita (in guanti di gomma) o sotto l'azione di strumenti non appuntiti, come un legnetto, ma senza mai sforzare più di quel poco.
Attenzione al fatto che probabilmente le radici sono legate al vaso mediante un grosso filo metallico che potresti vedere dal disotto. Se è così taglialo e buonanotte.
Un'altra cosa che devi sapere è che questo è un momento poco adatto a manovre del genere, ma da quel che dici mi sembra che non ci sia scelta, allora vediamo il lato positivo: una primavera come questa aiuta!
Dopo l'eventuale rinvaso, tieni la tua pianta all'ombra per un paio di settimane, non concimare per un bel po', io direi anche un bel paio di mesi.
Tienila fuori di casa fin da adesso e non riportarla mai più in casa, se non per operazioni che saresti scomoda eseguire all'aperto.
Se per lei avrai paura del freddo, sappi che soffre più il caldo, ma se vorrai eccedere in prudenza senza per altro esagerare, potrai proteggere la tua pianta, affogando vaso e radici in uno scatolotto (magari di polistirolo) che poi riempirai di foglie secche (o di quotidiani appallottolati), ma : NIENTE SERRA per una zelkova o per un olmo.
Innaffia sempre e solamente a pioggia, evitando per quanto possibile di bagnare le foglie.
Quindi non irrigare per immersione e non spruzzare acqua sulle foglie come spesso viene consigliato.
Sulle foglie c'è chi spruzza violentemente acqua per rimuovere i parassiti.