Riporto un commento di Oscar Grazioli:
Penso che è proprio vero che è facile santificare i morti. In questi giorni paginate di elogi sperticati su tutti i fronti per la Montalcini. Nessuno ha avuto il coraggio di scrivere che accettò di fare da madrina al Cronassial della Fidia per 50 milioni di lire versati da Della Valle alla sua fondazione. Come noto il Cronassial fu ritirato prima in Germania, poi in UK, poi a seguire in tutte le nazioni, buon ultima l'Italia dove ebbe strenua difesa da Poggiolini ( e ,si dice, Andreotti). Era asociato alla comparsa di casi di sindrome di Guillaume Barrè mentre la sua utilità era nulla, tanto da meritarsi la frase " un farmaco in cerca di patologia". In USA la FDA non lo registrò mai. Vero è che senza le ditte farmaceutiche in Italia non si fa ricerca, ma nel discorso ufficiale per il Nobel, forse la Montalcini poteva risparmiarsi i ringraziamenti pubblici alla Fidia che aveva sulle spalle il grosso fardello del Cronassial e un Della Valle un tantino "discusso".
Quanto all'invenzione della Montalcini, il NGF non mi risulta abbia ancora avuto, dopo decenni, una chiara applicazione in terapia. Si continua a parlare di sclerosi a placche, retinopatie, glaucoma, neurodistrofie le più disparate, ma non mi risulta che vi sia alcun dato scientifico di efficacia in patologie definite. Forse è in cerca di patologia anche lui?
Facile e anche ipocrita dimenticarsi di tutto solo perchè una persona è morta. Con tutto il rispetto per chi comunque ha lavorato sodo, ci ha creduto e magari è stata anche ingannata da qualche barracuda (anche se lei non era proprio un agnellino). Forse donna di spessore, ma non da beatificare subito.
Il commento è pubblico, potete leggerlo qui http://www.facebook.com/grazioli.oscar/posts/466146743439165