Sono sopravvissuti alla furia del terremoto e a quella dello tsunami, gli animali di Fukushima, in Giappone, solo per morire a causa dei danni causati dalla mano dell’uomo. Ma in fondo, non è sempre così?
Abbandonati all’interno dell’area contaminata stanno morendo tutti. Di fame, di sete, di radiazioni. Una fine orribile, inimmaginabile, nella solitudine e nel silenzio spettrale che caratterizza i paesaggi post-atomici.
La zona contaminata ha un raggio di trenta chilometri attorno all’epicentro della Centrale in cui i reattori sfuggono al controllo dell’uomo. Gli animali sono dunque radioattivi. Non si entra e non si esce. Chi era libero può sperare di trovare, vagando, cibo e acqua. Chi era chiuso nelle stalle, prigioniero nelle strutture, intrappolato nei recinti, può soltanto aspettare la morte.
Il video che vi segnaliamo a questo link http://www.express-news.it/assurdo/gli-animali-abbandonati-di-fukushima/ è impressionante non tanto per quello che mostra, ma per quello che fa sentire: i muggiti, i pianti disperati dei vitelli morenti, affamati, assetati. La maggioranza è già silenziosa, comunque.
Secondo le stime attuali, si tratta di tremila mucche, trentamila maiali, seicentomila polli e una quantità non nota di animali domestici come cani e gatti. Dicono le autorità che il 70% delle mucche e dei maiali sono già morti, così come la totalità dei polli.
E poi ci sono gli animali che non si vedono. I pesci. Abitanti ora di un’acqua contaminata dalle scorie radioattive. Impossibile quantificare i danni, impossibile valutare le mutazioni e le sofferenze cui la mano dell’uomo sta sottoponendo le creature del mare.
Per quanto riguarda quelle di terra, qualche anima pietosa ha proposto di entrare nell’area per un breve periodo e procedere all’eutanasia per evitar loro l’agonia, il dolore, la paura. Ma il divieto d’ingresso nella zona è insormontabile.
Davvero? Davvero non può esistere un altro modo? L’uomo, così bravo a trovarlo quando si tratta dei suoi interessi, non sembra aver intenzione, in questo caso, di far leva sull’ingegno di cui tanto si vanta.
Possiamo soltanto aiutarci che la morte, pietosa, arrivi presto per quelle povere creature mentre un altro po’ della pietas umana svanisce.
http://petslife.tv/blog/news/gli-animali-di-fukushima-abbandonati-muoiono-tutti/
Abbandonati all’interno dell’area contaminata stanno morendo tutti. Di fame, di sete, di radiazioni. Una fine orribile, inimmaginabile, nella solitudine e nel silenzio spettrale che caratterizza i paesaggi post-atomici.
La zona contaminata ha un raggio di trenta chilometri attorno all’epicentro della Centrale in cui i reattori sfuggono al controllo dell’uomo. Gli animali sono dunque radioattivi. Non si entra e non si esce. Chi era libero può sperare di trovare, vagando, cibo e acqua. Chi era chiuso nelle stalle, prigioniero nelle strutture, intrappolato nei recinti, può soltanto aspettare la morte.
Il video che vi segnaliamo a questo link http://www.express-news.it/assurdo/gli-animali-abbandonati-di-fukushima/ è impressionante non tanto per quello che mostra, ma per quello che fa sentire: i muggiti, i pianti disperati dei vitelli morenti, affamati, assetati. La maggioranza è già silenziosa, comunque.
Secondo le stime attuali, si tratta di tremila mucche, trentamila maiali, seicentomila polli e una quantità non nota di animali domestici come cani e gatti. Dicono le autorità che il 70% delle mucche e dei maiali sono già morti, così come la totalità dei polli.
E poi ci sono gli animali che non si vedono. I pesci. Abitanti ora di un’acqua contaminata dalle scorie radioattive. Impossibile quantificare i danni, impossibile valutare le mutazioni e le sofferenze cui la mano dell’uomo sta sottoponendo le creature del mare.
Per quanto riguarda quelle di terra, qualche anima pietosa ha proposto di entrare nell’area per un breve periodo e procedere all’eutanasia per evitar loro l’agonia, il dolore, la paura. Ma il divieto d’ingresso nella zona è insormontabile.
Davvero? Davvero non può esistere un altro modo? L’uomo, così bravo a trovarlo quando si tratta dei suoi interessi, non sembra aver intenzione, in questo caso, di far leva sull’ingegno di cui tanto si vanta.
Possiamo soltanto aiutarci che la morte, pietosa, arrivi presto per quelle povere creature mentre un altro po’ della pietas umana svanisce.
http://petslife.tv/blog/news/gli-animali-di-fukushima-abbandonati-muoiono-tutti/