kiwoncello
Master Florello
Due domeniche fa vado per la solita capatina ispettiva nel vivaio di un mio amico che mi chiede se voglio accompagnarlo a "visitare" camelie in una villa vicina. Dico sì ed arrivo in questa grande ed antica villa fatiscente localizzata proprio di fronte ad una famosa abbazia altomedioevale. Mi sono così trovato in un giardino-parco molto disordinato che mi ha lasciato sbalordito. Enormi alberi di camelie vecchi almeno di 150 anni, in piena fioritura sotto immense Magnolie grandiflora (non vi dico i diametri dei tronchi...) con grosse radici in risalto decorrenti sul terreno, tronchi letteralmente coperti da grandi cespi di Oncidium bifolium, orchidee che comunque spuntavano abbarbicate dovunque, su pietre, marmi, per terra. In un angolo un grande albero con tronco adeguato di Erythrina Crista-Galli e dovunque una profusione disordinata di piante tropicali o semi- e vasi, vasetti, vasoni con piante di ogni tipo dovunque, sparsi in mezzo a cose antiche abbandonate e segni di degrado della villa. La gentile padrona di casa mi ha regalata una talea di una splendida camelia che non avevo. Me ne sono andato col cervello inebriato dalla magia del giardino ed il cuore triste per il destino delle cose belle e forse uniche.