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giardini in bottiglia e orchidee

zerbo

Aspirante Giardinauta
mi sono preso da matti con sta storia dei giardini in bottiglia, ma mi è venuto un dubbio... ma metterci dentro un'orchidea? tipo una phal?
chiaramente con il bark al posto del terriccio
in fondo ha bisogno di umidità senza ristagni d'acqua, e tecnicamente si riesce a far stare l'acqua sul fondo... la solita argilla espansa...
in fondo sarebbe come se ci fosse la nebulizzazione, no? sempre umido...
che ne pensate?
 

LolòGi

Maestro Giardinauta
Mmmmmmh...non saprei.
E' vero che le orchidee vogliono molta umidità ma proprio per questo deve esserci sempre un'ottima circolazione d'aria altrimenti l'umidità da sola crea più danni che benefici, come marciumi e funghi.
 

lobelia

Florello Senior
Come dice Lolò le orchidee hanno necessità di ricambio d'aria, infatti le serrette dedicate a queste principesse devono sempre avre una ventola montata. Potresti magari tenerle dentro per un certo periodo e poi "liberarle" prima di vederle marcire....
 

zerbo

Aspirante Giardinauta
no beh, ma non è che devo farlo per forza... prima preferirei riuscire a far fiorire le mie orchidee normalmente...
piuttosto.. stavo pensando..
ho letto che volendo si possono coltivare le orchidee su un tronchetto, ma che in questo caso è necessario vaporizzare molto piu spesso essendo le radici esposte...
forse unendo le due cose?
cioè, un'orchidea in bottiglia, coltivata sul tronchetto, così per poca aria che giri, le radici sono comunque al sicuro dai ristagni, no?
 

lobelia

Florello Senior
Quello sì, ma i ristagni non son il pericolo maggiore, piuttosto la botrite o altre infenzioni fungine che si propagano facilmente in ambienti asfittici, caldo-umidi, indipendentemente dal fatto che le radici siano a mollo o no. Forse dovresti mettere il tronchetto col muschio, in modo che l'orchidea sia a filo dell'uscita, più in alto possibile, perchè riceva più aria possibile, però il rischio di vederla finire male è altissimo, non so dirti se il gioco valga la candela.
 

lobelia

Florello Senior
Mi è venuta in mente una cosa: e se si facessero due fori paralleli sotto il collo della bottiglia, nella parte panciuta in alto per capirci, magari favorirebbe un certo ricircolo d'aria. Qualsiasi vetraio dovrebbe essere in grado di fare tali buchi.
 

zerbo

Aspirante Giardinauta
no beh, ma a quel punto non vale la pena
tra l'altro ho notato che tutti i giardini in bottiglia che ho fatto dopo qualche giorno hanno una rapida infestazione di muffe, che se ne vanno lasciando aperto per qualche giorno senza tornare ma che magari ucciderebbero l'orchidea...
e fare un giardino in bottiglia con la pianta fuori dalla bottiglia non avrebbe molto senso, no?
piuttosto mi piacerebbe mettere un'orchidea sul tronchetto, mi sai dare qualche consiglio?
 

zeug49

Florello Senior
Caro Zerbo,
Intanto occorre vedere quale tipo di Orchi porre sulla zattera e/o tronchetto: la Cattleya, i Dendrobium ad esempio vanno benissimo, cosa che non puoi certo fare con i Cymbidium !
Questo tipo di coltivazione , molto in voga nei paesi tropicali ( la Thailandia per eccellenza ) , simula l’ambiente naturale e quindi ci dobbiamo attrezzare e utilizzare "supporti legnosi" di varia forma e misura in funzione della pianta in questione, ma la caratteristica indispensabile è la porosità della superficie e la resistenza agli agenti esterni( vento, acqua ecc...).
I materiali in questione ( ad esempio ) possono essere: la corteccia di sughero oppure legno di vite e anche di Robina chiamata (falsa Acacia ) , albero infestante dalle nostre parti e quindi di facile reperimento.La pianta così cresce in libertà e si organizza come nei suoi luoghi d'origine.
I vantaggi che questo metodo consente sono che :
- Non servono i rinvasi periodici.
- Si possono ottenere grandi esemplari.
- La pianta crescendo su se stessa si autocostruisce il substrato colturale che la rende meno vulnerabile a situazioni critiche e le da' stabilità.

Tu chiederai , intanto quali composti porre tra il tronchetto e le Orchi.
Bene, intanto procurati ciò che può essere disponibile dalle tue parti : la fibra di cocco sminuzzata oppure corteccia d’abete, carbone, torba e sfagno; tutte queste soluzioni possono andare bene e corrispondono alle richieste vitali della pianta in questione .
Ora chiederai come fissare le orchi al composto e lo stesso al tronchetto o zattera.
Il metodo Thailandese a mio avviso é il più semplice. I thailandesi fissano le Orchi con " calze da donna , quelle velate a rete " per intenderci, così essendo elastiche possono far ben aderire la pianta e il composto al tuo tronchetto; inoltre essendo trasparenti puoi agevolmente vedere ciò che succede "sotto". Altri usano uno spago di plastica ......dipende da te e dal tipo di Orchi ! , sicuramente le calze a rete trattengono meglio il composto.
Una volta che la pianta ha radicato sul tronchetto puoi senz'altro togliere con delicatezza e cautela la poco " elegante" calza........ma molto sexy .......!!!!
Ultima cosa, molti ( potendo ) coltivano i tronchetti e le zattere in serra ( dove crescono meglio ) ma tanti ottengono ottimi risultati anche in casa !
Buona coltivazione
zeug
 
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Gianni.de

Maestro Giardinauta
Bravo Zeug,
spiegazione su come montare le piante su "Zattera" proprio ben riuscita,
io ho una quarantina di miniature montate su legnami diversi, io poi le monto con un po`di sfagno e taglio a fette i collant ( o calze) usati di mia moglie, cosi`il nailon e` e rimane elastico e non si incide nella pianta quando cresce poi mantiene sempre anche un po`di umidita.
ciao
Gianni
 

zerbo

Aspirante Giardinauta
si beh, di robinia pseudo acacia qui sulle rive del Po ce n'è in abbondanza, la fibra di cocco invece mi sa proprio di no... ma posso andare a vedere se trovo una spiaggetta tropicale... ih ih...
comunque non sono sicuro di aver capito bene, l'orchidea quindi non va messa semplicemente su un tronco, ma tra questo e la pianta si deve comunque mettere una cosa tipo bark?
poi sotto rimane comunque il sottovaso con l'argilla espansa umida o niente?
ultima cosa... al momento io ho un epidendrum e tre phal... una di queste potrebbe andar bene?
 

zeug49

Florello Senior
Grazie mille Gianni,
beato te ad avere tante "zatterine" !!!!! Ottima constatazione il fatto che il nylon trattiene l'umidità!
Ciao
zeug
 

zeug49

Florello Senior
Hai capito bene, fra l'Orchi e il tronchetto / zattera va posto il composto come descritto precedentemente.
Se vuoi mettere il sottovaso sotto puoi farlo, aumenterai l'umidità , ma frequenti nebulizzazioni saranno alquanto più salutari per le tue Orchi.
Per il tipo di orchi che hai , mmhhhh....non credo possa andare bene il tronchetto o la zattera. In Thailandia però ho visto qualche Phal su zattera ( la cornu cervi ad esempio ) e per gli Epidendrum ho visto solamente ( su zattera ) l'Epidendrum Porpax, anche se i Thailandesi "affiggono " molte specie di Orchi sugli alberi .......
Benissimo andrebbe la Cattleya.........la Miltonia (é perfetta).
Vedi tu, potresti fare una prova, al limite ritorni al consueto vaso !
zeug
 

zerbo

Aspirante Giardinauta
si, quasi quasi provo... ho un tronchetto di robinia che mi gira per casa da alcuni anni in attesa di trovare il suo utilizzo, è bello stagionato...
pensavo di segarlo "a maccherone" e di fissarlo ad un basamento in modo da farlo stare in obliquo e fissarci su l'orchidea...
magari ci faccio un piccolo scasso per far aderire meglio lo sfagno e cose così...
messo così potrei poi appoggiarlo su un sottovaso con la solita argilla espansa o comunque appoggiarlo da qualche parte... no?
 

Gianni.de

Maestro Giardinauta
hei ragazzi,
ma perche create dei problemi dove non ci sono, eccovi una foto della mia finestra in soggiorno con quasi tutte le zattere e zatterine appese sul Ibisco sinesnsis fatto crescere per aqnni appositamente per lo scopo che ha.
36143.jpg

le zattere le tengo senza argilla espansa puzzolente e senza evaporare o spruzzare, le bagno ogni sera in acqua di osmosi in un secchiello che tengo
appositamente a parte, una settimana acqua pura, e una con fertilizzante.
tutto qui`
ciao
Gianni
 

gab92

Giardinauta Senior
bellissima finestra...ma povero ibisco...come hai fatto a nn rompere i rami con i pesi dei vasi?
ci vuole sempre una vena di creatività a noi orchidioti!
ciao gabri
 

zerbo

Aspirante Giardinauta
dai, ma è bellissima!!!
devo assolutamente provare allora!
una cosa... ho presente cos'è l'osmosi, ma "l'acqua di osmosi" in cosa consiste?
e comunque ragaz mi pare di aver capito che gli "orchidioti" sono una manica di pazzi... gh gh... anche un po' fricchettoni se vogliamo... gh gh
 

Ronin

Esperto di Orchidee
Per "acqua di osmosi" si intende l'acqua filtrata attraverso un impianto ad osmosi inversa, in cui la pressione fa passare l'acqua attraverso una membrana trattenendo dall'altra parte una soluzione più concentrata.
Come effetto finale si ha un'acqua quasi pura, paragonabile a quella distillata o piovana.

P.S.: fossi in te io eviterei la robinia, il cui legno (e corteccia) pare ormai assodato cedere sostanze tossiche per molte piante: per alcune specie/ibridi di orchidea che si adattano bene a questo supporto moltissime altre, come abbiamo constatato in molti, dopo un iniziale periodo di crescita veramente ottimo iniziano a deperire, riprendendosi appena tolte da quel supporto e messe in vaso o su sughero.
 
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zerbo

Aspirante Giardinauta
azz, io ero tutto contento di avere tutta sta robinia, ma che altri legni si possono usare?
vabeh, a parte che poi le orchidee che ho mi hanno gia detto che non sono molto adatte, ho delle phal e un epidendrum (ma si scrive cosi?)
 

Ronin

Esperto di Orchidee
direi che il miglior supporto tra quelli comunemente reperibili è il sughero, anche per le caratteristiche di durata negli anni decisamente molto elevate: ad esempio, nelle mie condizioni, ho una pianta da almeno 13 anni sullo stesso pezzo di sughero ed ancora questo si presenta perfettamente.
Un altra essenza utile è la vite, sia i fusti sia i tralci di un paio d'anni: alcune orchidee (es. molte Tolumnia) sembrerebbero addirittura preferirla al sughero; però dura molto meno (massimo una decina d'anni).
La robinia potrebbe, secondo me, essere utilizzata, ma solo dopo un lungo periodo di ammollo nell'acqua (direi almeno un mese, meglio se un paio, cambiando l'acqua di tanto in tanto): quello che ho scordato di dire ieri sera è che, dopo alcuni anni (abbandonate in serra e quindi bagnate), le zattere fatte con legno e corteccia di robinia paiono ridiventare adatte all'uso un po' per tutte le piante, probabilmente per la perdita delle sostanze tossiche: a me è capitato di fare quest'osservazione con un odontocidium che, dopo alcuni anni (4 almeno) in cui palesemente le radici rifiutavano di aderire alla corteccia, dallo scorso anno (nelle stesse condizioni) ha "deciso" di attaccarsi e, in un anno, l'ha fatto solidamente.
Il problema tuttavia è che, a quel punto, la vita utile della zattera è considerevolmente più breve, dato che nel giro di qualche anno la corteccia tende a separarsi dal legno, vanificando tutto l'ancoraggio delle pianta (infatti il prossimo inverno dovrò togliere la pianta di cui sopra e metterla su sughero).
 

aisha

Giardinauta
:hands13: bravo gianni
che inventiva !!:slow:

orchidioti, un termine che può dare adito a qualche poco lusinghiera interpretazione...ma tant'è forse chi non ha questa passione e ci legge ....
anna
 
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