direi che il miglior supporto tra quelli comunemente reperibili è il sughero, anche per le caratteristiche di durata negli anni decisamente molto elevate: ad esempio, nelle mie condizioni, ho una pianta da almeno 13 anni sullo stesso pezzo di sughero ed ancora questo si presenta perfettamente.
Un altra essenza utile è la vite, sia i fusti sia i tralci di un paio d'anni: alcune orchidee (es. molte Tolumnia) sembrerebbero addirittura preferirla al sughero; però dura molto meno (massimo una decina d'anni).
La robinia potrebbe, secondo me, essere utilizzata, ma solo dopo un lungo periodo di ammollo nell'acqua (direi almeno un mese, meglio se un paio, cambiando l'acqua di tanto in tanto): quello che ho scordato di dire ieri sera è che, dopo alcuni anni (abbandonate in serra e quindi bagnate), le zattere fatte con legno e corteccia di robinia paiono ridiventare adatte all'uso un po' per tutte le piante, probabilmente per la perdita delle sostanze tossiche: a me è capitato di fare quest'osservazione con un odontocidium che, dopo alcuni anni (4 almeno) in cui palesemente le radici rifiutavano di aderire alla corteccia, dallo scorso anno (nelle stesse condizioni) ha "deciso" di attaccarsi e, in un anno, l'ha fatto solidamente.
Il problema tuttavia è che, a quel punto, la vita utile della zattera è considerevolmente più breve, dato che nel giro di qualche anno la corteccia tende a separarsi dal legno, vanificando tutto l'ancoraggio delle pianta (infatti il prossimo inverno dovrò togliere la pianta di cui sopra e metterla su sughero).