Ciao a tutti, mi chiamo Francesco e vivo in provincia di Alessandria.
Ho appena intrapreso un "percorso", che per scaramanzia non riporto , che dovrebbe portarmi, tra due anni, ad essere il proprietario della vecchia cascina che fu di mio nonno. Una cascina nelle colline del monferrato.
In questi due anni devo rimettere un po' d'ordine e fare pulizia nel giardino, ma, appena cominciato, mi trovo un po' in difficoltà. Ho incominicato a leggere qualche post su questo forum e mi rendo conto che, dal punto zero in cui mi trovo, le nozioni da conoscere sono tantissime. Cerco di spiegarmi con il poco vocabolario in mio possesso, cercando di esporre la richiesta di aiuto affrotando un problema per volta. la casa è stata quasi abbandonata per quasi 5 anni. E' costruita su un terreno scosceso, all'interno di un "tornante" la cui strada è di proprietà della provincia. Spero si capisca dalla foto:
Il primo lavoro che ho iniziato a fare è stato quello di liberare una "riva" prospicente la strada dalle canne (le ho sempre chiamate così, spero sia corretto), ecco l'ingrandimento della zona prima del lavoro:
Non so se si capisce, ma, nella foto, sulla sinistra, ci sono due gruppi di canne: il primo con le canne più gialle ed alte, il secondo con un gruppo di canne verdi più basse.
Negli anni passati sono sempre state tagliate alla base e sono sempre ricresciute. Questa volta, ho voluto fare un bel lavoro ed ho iniziato a zappare (che fatica!) tutto il pezzetto. In un pezzetto che sarà stato lungo 10 metri e largo 50 centimetri, ho tolto una montagna di radici di canne. Tutti pezzi lunghi circa 50 cm con diametro intorno ai 3 o 5 cm
La riva adesso è costituita di terriccio di un bel colore, lavorato a dovere, ma ha perso l'azione di, passatemi il termine, contenimento superficiale costituito da queste radici di canna. Non tende a cedere ma a franare in superficie.
Leggendo nel post http://forum.giardinaggio.it/progettazione-giardino-terrazzi/35658-siepe-tutto.html ho trovato alcune indicazioni di Alchemilla che parlavano di una "geostuoia".
Su internet ho trovato il sito web di una grande azienda (Seic, gruppo Harpo) che vende geostuoie sia in fibre naturali che in materie plastiche e, ad occhio, mi sembrerebbero una ottima soluzione: poserei una di queste stuoie sulla riva appena "zappata" e, dopo averla ricoperta di terreno, ci semino dell'erba (o aspetto che cresca l'onnipresente erba che qui chiamano gramigna).
Io sarei più orientato ad una stuoia in materiale plastico per questioni di durata del lavoro, ma parlo da ignorante. Leggo sul foglio di presentazione della geostuoia:
L’intervento tipo che qui consideriamo prevede la protezione delle scarpate dall’azione erosiva esercitata
dalla pioggia e dal vento posando e picchettando la geostuoia Enkamat su una superficie opportunamente
regolarizzata; successivamente la geostuoia viene intasata con terreno vegetale e seminata con essenze
erbacee adeguate di tipo autoctono.
I miei quesiti sono, ammesso che la geostuoia sia indicata:
-Sintetica o naturale?
-Con cosa la picchetto?
-Sapete chi vende queste geostuoie?
-Con quale terreno la "intaso"? Compro dei sacchi di buon terreno o scavo vicino a casa?
-Cosa si intende con essenze erbacee di tipo autoctono?
Grazie per la pazienza
Ho appena intrapreso un "percorso", che per scaramanzia non riporto , che dovrebbe portarmi, tra due anni, ad essere il proprietario della vecchia cascina che fu di mio nonno. Una cascina nelle colline del monferrato.
In questi due anni devo rimettere un po' d'ordine e fare pulizia nel giardino, ma, appena cominciato, mi trovo un po' in difficoltà. Ho incominicato a leggere qualche post su questo forum e mi rendo conto che, dal punto zero in cui mi trovo, le nozioni da conoscere sono tantissime. Cerco di spiegarmi con il poco vocabolario in mio possesso, cercando di esporre la richiesta di aiuto affrotando un problema per volta. la casa è stata quasi abbandonata per quasi 5 anni. E' costruita su un terreno scosceso, all'interno di un "tornante" la cui strada è di proprietà della provincia. Spero si capisca dalla foto:
Il primo lavoro che ho iniziato a fare è stato quello di liberare una "riva" prospicente la strada dalle canne (le ho sempre chiamate così, spero sia corretto), ecco l'ingrandimento della zona prima del lavoro:
Non so se si capisce, ma, nella foto, sulla sinistra, ci sono due gruppi di canne: il primo con le canne più gialle ed alte, il secondo con un gruppo di canne verdi più basse.
Negli anni passati sono sempre state tagliate alla base e sono sempre ricresciute. Questa volta, ho voluto fare un bel lavoro ed ho iniziato a zappare (che fatica!) tutto il pezzetto. In un pezzetto che sarà stato lungo 10 metri e largo 50 centimetri, ho tolto una montagna di radici di canne. Tutti pezzi lunghi circa 50 cm con diametro intorno ai 3 o 5 cm
La riva adesso è costituita di terriccio di un bel colore, lavorato a dovere, ma ha perso l'azione di, passatemi il termine, contenimento superficiale costituito da queste radici di canna. Non tende a cedere ma a franare in superficie.
Leggendo nel post http://forum.giardinaggio.it/progettazione-giardino-terrazzi/35658-siepe-tutto.html ho trovato alcune indicazioni di Alchemilla che parlavano di una "geostuoia".
Su internet ho trovato il sito web di una grande azienda (Seic, gruppo Harpo) che vende geostuoie sia in fibre naturali che in materie plastiche e, ad occhio, mi sembrerebbero una ottima soluzione: poserei una di queste stuoie sulla riva appena "zappata" e, dopo averla ricoperta di terreno, ci semino dell'erba (o aspetto che cresca l'onnipresente erba che qui chiamano gramigna).
Io sarei più orientato ad una stuoia in materiale plastico per questioni di durata del lavoro, ma parlo da ignorante. Leggo sul foglio di presentazione della geostuoia:
L’intervento tipo che qui consideriamo prevede la protezione delle scarpate dall’azione erosiva esercitata
dalla pioggia e dal vento posando e picchettando la geostuoia Enkamat su una superficie opportunamente
regolarizzata; successivamente la geostuoia viene intasata con terreno vegetale e seminata con essenze
erbacee adeguate di tipo autoctono.
I miei quesiti sono, ammesso che la geostuoia sia indicata:
-Sintetica o naturale?
-Con cosa la picchetto?
-Sapete chi vende queste geostuoie?
-Con quale terreno la "intaso"? Compro dei sacchi di buon terreno o scavo vicino a casa?
-Cosa si intende con essenze erbacee di tipo autoctono?
Grazie per la pazienza