Ha ragione Lore, se sono molto piccoli li uccidono. Lasciano stare quelli delle covate che nascono in pollaio perché c'è la chioccia a difenderli, ma, anche in questo caso, è meglio, per i primi giorni metterli in una gabbia con rete a buchi piccoli, larga, bassa e appoggiata a terra, senza fondo, in modo che possano razzolare, in questo modo rimangono vicini alla madre e hanno il tempo di crescere per diventare più svelti quando devono scappare. Dopo qualche giorno li puoi liberare.
Tornando al problema dell'aggressività dei polli e delle galline, in effetti il problema esiste, negli allevamenti tagliano loro il becco proprio per questo, ma questo comportamento lo si ha negli allevamenti intensivi, dove la densità di popolazione è tale da creare atteggiamenti antisociali, in un pollaio familiare, di solito, non vengono ammassati in uno spazio ristretto o nelle gabbiette. Lasciando loro un corretto spazio vitale sviluppano una società in cui ci sono sicuramente delle gerarchie, ma queste vengono instaurate grazie a delle semplici scaramucce, qualche beccata, qualche rincorsa e qualche atteggiamento di sfida con sfoggia di piumaggio, ma niente di più. Un ultima cosa, quelli che possono fare dei veri e propri danni in poche minuti sono i tacchini. Hanno bisogno di molto, molto più spazio, e in alcuni casi sono aggressivi anche nei confronti dell'uomo. Se hai spazio e li vuoi, mettine pochi, che siano in numero nettamente inferiore a quello delle galline, in modo che in gruppo possano difendersi, introducili giovanissimi e prediligi la vecchia linea, quelli grigi nostrani, rimangono leggermente più piccoli di quelli bianchi da allevamento e sono meno aggressivi. Ciao ciao