Cmq, io dico di non esagerare con queste cose.
Il nazionalismo esasperato non risolve nulla.
A livello alimentare, non siamo autosufficienti, c'è poco da fare (metà della carne epr esempio deve essere importata perchè s eno non basta, lo stesso per il grano, la metà è importato, non siamo l'Argentina o l'Australia che hanno pochi abitanti e vasti territori, tanto che sono paesi fornitori di derrate ailmentari)
metà della carne deve essere importata per lo stesso motivo delle quote latte
niente latte, niente vitellino, niente manzo niente carne
fai i conti delle % di quota latte concessaci, in base al nostro consumo, e poi ti avvicini anche alla % di carne che manca.. ta daaa
la sostituzione id certe colture a favore di altre invece, dipende dalla richiesta, ma non per il periodo di produzione, o almeno non solo
io ad esempio non compero le arance tarocco, non mi piacciono
se compero, prendo le washington, non sarà una varietà italiana, ma sono coltivate in italia, mi accontento
la biodiversità mi piace, ma non sono d'accordo di comperare prodotti, che magari non gradisco in maniera particolare, e pagarli il doppio perchè sono biodiversi
idem per i prodotti biologici, che vengono regolarmente trattati con derivati del petrolio (vedi olio bianco)
da controlli su decine di prodotti bio e altrettanti non bio.. si sono rilevati
parametri di determinati componenti praticamente identici
quindi un buon prodotto ben coltivato nel rispetto delle regole nazionali, lo considero di ottima qualità e se è quel che voglio, lo acquisto, se il prezzo è accettabile secondo i miei parametri personali
assodifiori--
il problema delle quote latte è che NON è giusto costringerci a sottoprodurre un alimento che invece consumiamo, ovviamente quel che manca alla nostra produzione viene importato da francia e germania (e anche danimarca mi pare) che hanno un surplus di produzione di latte rapportato al loro consumo interno, e gli è concesso produrlo
ovviamente questo è successo grazie a sovvenzioni che prendiamo per la sovraproduzione di altro, che poi va distrutto
cosa c'è di corretto in tutto ciò? è uno scambio a favore di qualcuno sulle spalle di altri
meglio sarebbe riconvertire quelle produzioni che vanno al macero invece di buttare soldi per pagare un prodotto da buttare (che poi viene venduto in nero sottobanco) e multare chi produce qualcosa che viene invece regolarmente consumato
questo è il motivo per cui troviamo burro latte e carni di produzione estera + facilmente che quelli di produzione nazionale
qui in vicinanza di confini europei, trovare carne nazionale è un miraggio, mi leggo tutte le etichette e poi spesso non compero
non ci riesco, su certe provenienze sono proprio razzista, su altre a volte cedo, in mancanza del prodotto nazionale
con frutta e verdura sono + possibilista, ed è + facile trovare il prodotto nazionale
con l'aglio cinese però no, mi rifiuto!!!
:Saluto: